sabato 3 aprile 2010

Pizza...ma perchè si chiama pizza???

A me sembra più un panettone gigante...e formaggioso...
Residuo della tradizione umbra, da bimba ero convinta fosse di tradizione toscana, dato che mia nonna mi faceva trovare la colazione pasquale con uova sode, salame a tocchi, pizza al formaggio e ciambellone all'anice ogni volta che soggiornavamo a Poderetto in occasione di questa festività.
Piccola nota: Poderetto è un'altra delle località della mia infanzia; i miei nonni paterni sono di origini toscane (profonda maremma) ed hanno una casetta in una località sperduta al sud di Grosseto (proprio a pochi km dal confine col Lazio) che si chiama Poderetto: un agglomerato di una 15-ina di case senza l'ombra di un negozio, una bottega, nè niente. Solo recentemente i genitori del mio amico d'infanzia che abita laggiù hanno messo su un Bed&Breakfast/Restaurant che hanno allestito in casa loro (se vi interessa: La Locanda della Picciolana), ma nulla più vi è ad alleviare la solitudine di quei lochi ameni a parte le dolcissime Irene, Ismene, Veronica, Pia, Luciana, Siviglia, ecc...le dolci vecchiette che mi hanno accudita da piccola e che sopportavano le sciocche rappresentazioni estive di noi tre bambini alla ricerca disperata di svago (ora che abbiamo le macchine il problema non si pone più...ahahahahah).
Torniamo a noi: non avrei mai pensato, nemmeno nei miei sogni più entusiastici, che sarei mai riuscita a sfornare una cosa del genere...invece, grazie al mio guru per i lievitati Anice&Cannella, sono riuscita anche stavolta.

Pizza di Pasqua al Formaggio

Ingredienti:
- 5 uova
- 500 g di farina (250 g di tipo 0, 250 g di tipo manitoba)
- 100 ml di acqua
- 25 g di lievito di birra
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 cucchiaino di sale (assaggiare in base al formaggio che avete messo)
- 1 cucchiaino di pepe nero appena macinato (anche di più, ed inoltre io ho aggiunto una spolveratina di noce moscata)
- 5 cucchiai di olio evo (quello vero der contadino!!!)
- 50 gr di strutto
- 250 g di formaggio grattugiato (125 g Parmigiano Reggiano e 125 g Pecorino Romano)

Preparazione:

fase 1: preparare l'impasto

In primis prepariamo il lievito sciogliendolo in un bicchiere (consigliato di plastica) assieme all'acqua tiepida ed allo zucchero, e lasciarlo fermentare una decina di minuti.
Nel frattempo preparare il montarozzo di farina in una insalatiera molto grossa, facendo un buco al centro dove andrete a colare il lievito fermentato; fateci cadere un po' di farina dai bordi e create una pasta molliccia (quasi fosse quella del ciambellone). Mi raccomando: NON impastate tutta la farina, perchè il lievito deve rimanere separato da essa. Adesso coprite con altra farina sempre senza impastare così da isolare dall'aria il panetto, e lasciate crescere 40-50 min.
Mentre attendete che il lievito decida cosa fare da grande, preparate l'impasto formaggioso sbattendo le uova, col sale, il pepe, i formaggi grattugiati ed infine l'olio: lasciar amalgamare i sapori nella terrina coperto da pellicola o piatto.

fase 2: impasto e lievitazioni

Quando la farina sopra al lievito sarà tutta screpolata unire mano a mano l'impasto di uova e formaggio e finalmente impastare con la farina.
Impastare bene e alla fine unire lo strutto morbido a piccole dosi. Impastare bene e a lungo (io ci ho combattuto una 20-ina di minuti). L'impasto deve rimanere morbido, magari fate attenzione a non superare i 600 g di farina.
Lasciatelo riposare a temperatura ambiente per 45 min coperto da un canovaccio, quindi mettelo nella teglia dove andrete a cuocerlo alta, stretta e svasata, ben unta, e far lievitare in luogo caldo fino al bordo della teglia (il luogo migliore è il forno acceso a 30° massimo per una 50-ina di minuti).

NOTE sullo STAMPO:
Lo stampo consigliato da Anice è quello in alluminio (detto caldaietta, mia nonna lo usa per cuocerci la pasta...ma il suo era troppo grande così ho usato lo stampo da soufflè) di altezza 12 cm, base inferiore 16 cm, e base superiore 21 cm.

fase 3: cottura

Preriscaldate il forno a 200° lasciandolo un poco aperto (incastrate uno strofinaccio sulla parte superiore della bocca), così che l'interno del forno non sia eccessivamente caldo e i bordi siano invece arroventati; posizionate due teglie (io una teglia al piano di sotto ed una griglia a quello di sopra). Appena è ora di infornare, mettete sulla griglia (che starà a metà altezza del forno) la pizza, e versate velocemente un bicchiere d'acqua sulla teglia che previdentemente avrete messo sotto. Chiudete il forno e lasciate cuocere a vapore per 45 min senza mai aprire.
Prova dello stecchino, e se non è pronta lasciate qualche altro minuto (max 5 min).

NOTA:
E' consigliato aspettare 4 giorni prima di gustarla così da lasciar amalgamare bene i sapori. Fatevi forza!!!

La mia ha fatto un bel crostone marrone sopra, spesso circa 4 mm, infatti all'inizio pensavo mi fosse uscito un mattone dal forno; tuttavia tagliandola, abbiamo scoperto che nascondeva un morbido e friabile ripieno. Semmai dovessi rifarla ci metterò più pepe nero e più noce moscata.


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