venerdì 24 agosto 2012

Paris je t'aime


E come promesso ecco un piccolo post con qualche veloce immagine della magnifica, romantica, dolce, favolosa, e quanti aggettivi, Parigi.  

Città degli innamorati? Città dell'arte? Città del mondo Disney? Io dico città del dolce!!! Prima di partire ero così emozionata soprattuto per il fatto di poter fare un confronto articolato tra cucina francese e cucina italiana, ma ahimè la vera cucina francese, quella gourmand, non è alla portata di una studentessa universitaria e mentre invece a Roma ben o male andando a zonzo per i vicoletti del centro qualche posticino caratteristico a buon prezzo si trova, per Parigi mangiare costa un po' caro anche alle brasserie o patisserie o boulangerie; anzi ad essere sinceri costa tutto caro, tranne...TRANNE...l'abbigliamento Vintage, che invece a Roma ti fanno strapagare nonostante sia semplice usato...
Tuttavia prese da qualche attimo di follia economica, e da voglie improvvise, ci siamo concessse qualche sfizio.




Quindi tra le passeggiate francesi, di mattina, di pomeriggio e di notte, tra le camminate sfiancanti dentro al Louvre, la scalata del sacré-cœur, le passeggiate al quartiere Marais, i pisolini ai Jardin de Luxemburg, ci siamo concesse qualche pausa culinaria nelle cosiddette boutique del cibo. Cercate quelle vetrine strapiene di cioccolatini, di macarons, di gelatine di frutta? Allora dovete assolutamente andare a Place de la Madelaine, dove troverete un paio di boutique che vi faranno uscire gli occhi dalle orbite. Vi faccio un paio di nomi: Hediard, dove avrete a disposizione un'ampia scelta di dolci quali cioccolatini, biscottini, confetti, torte e frutta di prima scelta e di stagione, ma anche vini, caffè, spezie, thè, formaggi e salumi...insomma una vera e propria boutique, anche in quanto a prezzi (6 euri per 3 cioccolatini...ecco appunto...); sulla stessa strada vi imbatterete inoltre in Fauchon, che più che una pasticceria può sembrare a prima vista una profumeria, ma che ad un secondo sguardo un po' più attento vi sommergerà con l'esposizione dei loro coloratissimi Macaron, valigette stracolme di cioccolatini, frutte candite, frutte secche, e dolcezze varie...




Da tutt'altra parte, su Rue de Bonaparte, davanti alla chiesa di Saint-Sulpice, si cela "grande quanto una scatola ci cioccolatini" cit. il negozietto di Pierre Hermè...il più grande maestro pasticcere della Francia, ma che dico? Del mondo!!! (a mio modestissimo parere). Ogni dolce è perfetto nei più piccoli dettagli, nelle più piccole sfaccettature, come un piccolo diamante glassato al cioccolato....lo zucchero a velo non cade mai a caso, i macaron sono ricoperti d'oro, le fragole si abbracciano e si amano in un mare di panna e cioccolato...non vi dico quanto ho speso, altrimenti vi prende un colpo, ma cosa più importante è che ho comprato un meraviglioso "The Best of..." delle ricette di PH, così che adesso ho anche la sua ricetta per i macaron (che non farò mai e poi mai perchè non ho un laboratorio di pasticceria :D).




Se oltre alle dolcezze volete assaporare un po' di salato, basta camminare la mattina e seguire l'odore delle baguette provenire da qualche patisserie; molte di queste hanno anche mezze baguette già farcite pronte per essere mangiate, e difatti le trovate belle affollate anche a pranzo. La cosa migliore è difatti prendere al volo una di queste verso le 2 di pomeriggio, dopo una mattinata passata a camminare tra le opere del Pompidou, posarsi sugli scalini della Place Igor Stravinsky e godersi i freschi schizzi della fontana della piazza assaporando una baguette all'indiana (pollo, insalata, pomodorini e curry) presa in una brasserie gestita da gay e che esibiva dolci dalla sembianza fallica nella vetrina...scusate la rozzezza...




A parte la cucina, bisogna dire che...no, anzi non c'è niente da dire...Parigi è un sogno, e io non avrei voluto svegliarmi stavolta...