domenica 20 ottobre 2013

Napul'è...

Ormai siamo quasi giunti allo scoccare dei due mesi nella città dell'amore...la vita prosegue placida e calma: la padrona di casa ti chiede soldi in anticipo a tradimento, lo scaldabagno certi giorni è stanco e sciopera, il professore quello tanto simpatico e che parla un francese maccheronico mette online dispense in un inglese ancora più maccheronico, una volta a settimana esci di casa la mattina col buio per andare fuori Parigi per una lezione all'Ecole politecnique, ecc...
Poi giunge il sabato: il mio orologio biologico alle 8.30 am puntualmente mi sveglia e mi porta in cucina per un fumante caffè, poi torno in camera con un paio di biscotti e mentre la mia coinquilina lettone ronfa della grossa, mi poggio comoda sul letto, computer in grembo, cuffie all'orecchio e tartasso amici, facebook, blog, faccio la lista della spesa, finchè verso le 10 mi prende addirttura VOGLIA di studiare! (sarà l'aria di Parigi che fa bene al cervello?). Ed infine arriva la magica ora di pranzo...e la frittata di pasta di Francesco...

Chi è Francesco? Sappiate che i primi miei giorni Parigini non sono stati il massimo della felicità: tra un raffreddore fulminante, aggravato nel viaggio di 13h in treno da Roma-Termini a Paris-Gare de Lyon, l'ostello che aveva una fantastica doccia a getto (premi il bottone ed avrai acqua ad una temperatura non bene identificata), le faccede burocratiche erasmus da svolgere il prima possibile, e una frenetica ricerca di una casa in cui costruire il proprio nido, una perfetta conoscenza della lingua francese, diciamo (anzi confessiamo) che un piantino isterico ce lo siamo fatto...finchè tra varie peripezie su internet trovo questa camera a 500€/mese (affitto normalissimo a Parigi) che tra l'altro mi invita a chiamare per prendere appuntamento e vedere la casa. Chiamo...

"Oui?" 
"Bonjour! Je m'appelle Michela, nous avons parle sur Appartager"
...casino...telefono che sfrega contro superfici ignote...urletti soffocati, bisbigli, sussurri...finchè non parla una voce maschile:
"Se? Chi è?" 
"Ehm...Michela di Appartager..." 
"Ciao Michela sono Francesco, sono italiano sono un coinquilino di Georgette!" 
"SIA LODATO IL SIGNORE TEVOGGHIOBBBENEEEEEEEEEEEEEEE!"
Il sollievo di sentire quella voce italiana, con un accento del sud che mi ricorda i miei nonni di Ischia...che bello! Improvvisamente tutto sembrava andare improvvisamente a posto. Vado a vedere la casa e la padrona di casa mi accoglie con i suoi soliti strani modi che non mi metto qua a spiegarvi (magari le dedicherò proprio un post a parte!), e prendo accordi per trasferirmi definitivamente il giorno dopo! E così fu...
Arrivo con le valigie sotto casa (una CIFRA di valigie!) e la locataria mi fa scendere il fantomatico Francesco per darmi da mano. La prima cosa che ho pensato vedendolo è stata "ecco un orsacchiotto!" altro minimo 1,80, piazzato e soprattutto CUOCO!!!
*Eccallà* ho pensato *e dire che ero venuta qui col proposito di mettermi a dieta...* e col cavolo che mi ci so messa a dieta infatti! Da quando so arrivata ogni volta che ci troviamo in corridoio o giunge l'ora dei pasti, la classica domanda che ci rivolgiamo reciprocamente è: "Maaaaaa...che se mangiamo oggi?".
E tra i vari racconti/insulti/prese in giro davanti ai fornelli non ha mancato di raccontare della classica frittata di pasta che mammà a Napoli gli fa il sabato a pranzo da tradizione: il venerdì sera fa i maccaroni al sugo, li fa avanzare, ed il giorno dopo a pranzo ecco che diventa magicamente la frittata di maccaroni...e io col consenso di Francesco, vi spiego oggi come farla:
 

La Frittata di Spaghetti (alla boscaiola)
quella della mammà di Francesco


Ingredienti (per 4 persone):
- 400g spaghetti
- 2 uova
- pancetta affumicata a cubetti
- champignon q.b.
- parmigiano grattuggiato q.b.
- sale, pepe nero, peperoncino
- burro
Preparazione:
In abbondante acqua salata lessate gli spaghetti lasciandoli vagamente al dente. A parte in una ciotola sbattete vigorosamente le uova con un pizzico di sale, le spezie, ed infine il grana. In un padellino saltate e insaporite la pancetta assieme agli champignon ed ad un pizzico di pepe nero.
Nella pentola in cui avete lessato la pasta, amalgamate la pasta ormai cotta assieme alle uova ed alla pancetta, girate qualche minuto con una spatola, e versate in una padella ampia a bordi alti ed antiaderente su cui avrete già fatto abbronzare un po' di burro (facendo attenzione ad ungere anche i bordi della padella).
Cuocete a fiamma medio-alta il centro della frittata appiattendo la superficie con una spatola, e a poco a poco spostate la padella sulla fiamma così da cuocere uniformemente tutto il bordo della frittata (diciamo approssimativamente 5 min per punto cardinale).
Aiutandovi con un piatto girate la frittata (se non è ben colorita/dorata/imbrunita non giratela e continuate a cuocere lo stesso lato), e operate la stesso procedimento (centro, poi spostate la padella a nord, sud, est ed ovest) godendovi come dice Francesco "la crosticina che si forma sulla superficie della pasta, che quando la giri se ci fai caso il burro è ancora lì che bello bello sfrigola sullo spaghetto".
Servite BOLLENTE!!!