domenica 30 dicembre 2012

Mini ma dolcini!!!

Scommetto che ormai i miei amici nemmeno si pongono più il problema di "cosa regalare alla Ciliegina per il suo compleanno?"...ogni volta che vengono a cena da me o a vedere un film eccetera, si affacciano nella mia camera, si avvicinano alla mia libreria, lanciano uno sguardo nell'angolo di culinaria e prendono nota dei libri di cucina che mi mancano...

Questo compleanno è stato davvero felice. Due anni fa avevo già sperimentato la super cena a casa con amici in cui io mi dedico unicamente alla cucina dall'inizio alla fine della serata, ma è inutile: se le persone che scegli di metterti a fianco sono quelle sbagliate, puoi fare i manicaretti più buoni di questa terra, ma questi non riusciranno mai ad addolcire a sufficienza la serata...stavolta invece ho ridotto gli invitati, li ho scelti in maniera accurata, ho invitato una sola persona a farmi da aiutante (e quella giusta devo dire...), e devo dire che è riuscito tutto per il meglio: dalle risate ai brindisi, dai giochi da tavolo alle chiacchiere serie...tutto!

Il menù della serata? Sul tavolino del salotto ho apparecchiato con Hummus di ceci e Tzatziki greco accompagnati da cruditè di verdure e tacos vari; per ciò che riguarda i primi ho voluto far assagiare un po' della mia pasta fresca agli amici con dei tortelli mia-nonna-style molto classici (ossia ricotta e spinaci con una macchietta di sugo al pomodoro); a seguire un ricco cous cous con tajine di pollo, ceci e cannella; infine un italiano tiramisù ricco di scaglie di cioccolato.

Essendo la mia data di nascita molto prossima al Natale, (non nego che con una punta di crudeltà i miei genitori per un cattivissimo istante hanno pensato di chiamarmi Natalina...), è ormai tradizione che oltre alla cena io regali anche un assaggio di dolcetto come presente per Natale ai miei amici, ma la torta cioccoaranciosa ve la racconto in un prossimo post...

Arriviamo allora allo scarto dei regali, ed appunto quale miglior presente se non un libro, e quale miglior libro se non uno di cucina, e quale miglior libro di cucina se non uno con stampini di silicone super colorati in omaggio? Ed ecco allora che entra a far parte della mia libreria e del mio cassetto degli accessori di cucina, un mini-libretto con fantastica ricetta per i cupcakes con annessi 16 stampini in silicone della dimensione di 2cm di altezza per 2cm di larghezza. E così ecco che nascono i:

Mini-Cupcakes

Ingredienti (per 20 mini-cupcakes circa):
- 100 g di farina 00
- 100 g burro
- 100 g zucchero
- 2 uova
- vanillina
- 1 pizzico di sale
- 1 pizzico di bicarbonato

Preparazione:
In una ciotola andate a setacciare farina, sale, bicarbonato e vanillina avendo cura di mescolare a dovere. In un'altra ciotola sbattete uova e burro con uno sbattitore elettrico; quando si saranno ben amalgamati aggiungete lo zucchero e continuate a sbattere vigorosamente finchè il burro non si sarà sciolto. A cucchiaiate aggiungete la farina continuando a sbattere con la frusta elettrica al fine di creare un impasto omogeneo.

Disponete gli stampini di silicone su una teglia coperta da carta forno a distanza uno dall'altro; inseriti dei pirottini di carta negli stampini, ed infine un cucchiaino abbondante di impasto in ogni pirottino.

Infornate in forno preriscaldato a 180° per 20 min.

La glassa l'ho fatta con 60 ml di panna, e 40 g di cioccolata fondente più praline, ma può variare.





martedì 25 dicembre 2012

Merry Tortelli!!!

E siamo infine giunti al fantomatico Natale...chi ci crede e chi non ci crede, chi gli attribuisce un significato religioso e chi no, chi vorrebbe approfittare semplicemente della festività per stravaccarsi sul divano a leggere o guardare film e chi invece sgobba in cucina più di quanto già non faccia tutti i giorni, chi asserisce che è assurdo aspettare Natale per "esser più buoni" oppure "stare assieme ai propri cari" e chi invece come me un po' se ne frega (concedetemi il francesismo) ed effettivamente approfitta di questo tempo per ringraziare amici e parenti dell'affetti e star in loro compagnia...

Confesso che amo cucinare per le persone che amo, vederli gustare (o nel nostro caso, divorare) le pietanze da me preparate con tanto ardore, sdraiarmi sulla sedia una volta che il piatto è vuoto e sorseggiare un bicchiere di vino dopo le fatiche, fare la valletta per lo scarto dei regali, strappare la carta e i vari involucri dei regali a me indirizzati e sorridere come una beota anche se non mi piacciono, insomma tutte cose che non fai di solito tutti i giorni...

Ciance a parte anche quest'anno ce la siamo cavata!!! La vigilia è andata e noi siamo ancora tutti vivi e le nostre pancione non sono ancora esplose...abbiamo cucinato, assaggiato, riso, lavato piatti, ancora risate ed infine condiviso con i nostri cari. A breve dovrò raggiungere casa di mia nonna per la seconda mandata di cibarie (oogi poverina tocca a lei...), ma prima eccovi la mia vigilia a base di pesciolini...

Menù

Antipasti:
Formaggi e mieli su tagliere
Dischetti di sfoglia con spuma di tonno, maionese e capperi
Uova sode con spuma di tonno, maionese e capperi
Taralli
Insalata di mare

Primo:
Tortelli di Ricotta e Salmone affumicato con salsa rosata

Secondo:
Salmone affumicato a fette

Dolce:
Coppe di Crema Diplomatica su letto di Panettone
Casetta di Pan di Zenzero


Tavola di Natale addobbata


Tavolata di antipasti


In particolare voglio raccontarvi del Tortello di Natale!!!

Tortelli Ricotta e Salmone

Ingredienti (per circa 80 tortelli):
per la sfoglia:
- 700 g farina
- 7 uova
- sale abbondante
per il ripieno:
- 700 g ricotta di pecora
- 250 g salmone affumicato
- 1 uovo
- noce moscata
per la salsa:
- 2 barattoli di pelati
- aglio
- olio
- peperoncino
- 3 cucchiai panna da cucina

Preparazione:
Per la preparazione della sfoglia rimando al link de "Il Tortello della Nonna" di qualche mese fa. In ogni caso ve lo ri-spiego volentieri brevemente.

Preparazione della pasta dei tortelli:
Sulla spianatoia (o sul tavolo della cucina) disponete la farina a vulcano ed andate a praticare un solco dentro il quale depositerete le uova ed il sale. Con le dita o con una forchetta sbattete le uova senza farle uscire dal solco di farina, e quando si saranno amalgamate incominciate ad unirvi gli estremi del vulcano di farina. Sul finire dell'impasto, coprite le uova con tutta la farina e impastate con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Lasciate riposare il panetto ben coperto sul tavolo per un'oretta.

Preparazione del ripieno (o ambiosima):
Tritate a dadini il salmone ed amalgamatelo con una forchetta assieme alla ricotta. Aggiustate di sale, aggiungete la noce moscata quanto basta ed infine versatevi anche l'uovo.

Preparazione dei tortelli:
Stendete la pasta dei tortelli quanto basta tentando di renderla tonda, e cominciate a versare cucchiai di ripieno a distanza l'uno dall'altro. Coprite da un lembo di pasta, separate con le mani i vari cucchiai di ripieno, e tagliate la fila di tortelli che avete creato.
Fatto ciò allargate la fina di tortelli e andate a definire la loro forma con i rebbi di una forchetta (i rebbi della forchetta hanno anche la funzionalità di decorare il tortello).
Infine tagliate i tortelli con un tagliapasta tondo e andate a disporli su di un panno di cotone dove li lascerete riposare qualche minuto scoperti. 
Lessate qualche minuto in acqua bollente salata.
Preparazione della Salsa:
Frullate i due barattoli di pelati e versateli in un padellino dove già stanno sfrigolando due spicchi d'aglio in olio caldo aromatizzato col peperoncino. Lasciate cuocere finchè la salsa non è più acidula ed aggiungete la panna. Amalgamate ancora qualche minuto su fuoco ed infine spegnete e di nuovo frullate col minipilmer.

Condite i tortelli.









A tutti voi cari lettori, auguro un felicissimo Natale, e non solo. Che sia ricco di golosità, manicaretti e dolcezze!!!
Con affettalo la vostra Ciliegina.

domenica 2 dicembre 2012

La Frolla perfetta della Signora Vittoria

E' ormai da quando ho iniziato questo blog che cerco la ricetta della frolla perfetta, e prova questa, prova quell'altra mi son sfogliata tutti i ricettari di questa terra...e lo confesso: ormai avevo anche perso le speranze, mi dicevo ogni domenica "è inutile che provi a fare una crostata, non sei capace a fare una frolla...", mi ero demoralizzata, e magari può sembrare una cosa di poco conto, ma a me vedere, ogni volta che tentavo una frolla, l'espressione per nulla soddisfatta di chi era destinato all'assaggio, dava un immenso dispiacere. Finchè non giunge tra le mie mani un piccolo tesoro, una ricercatezza, un dono di cuore. I ricettari della Signora Vittoria...

L'ultima volta che l'ho vista, eravamo andati a festeggiare una sorta di cena pre-Natalizia nella sua calda e lontana casetta. Ci fece trovare una tavola imbandita di prelibatezze, e la cosa che più mi ha stupito è vederla disporsi al fianco del nostro tavolo ad osservarci pasteggiare allegramente; di lato, discostata, come per studiare dai nostri volti le reazioni alle sue preparazioni, le guance arrossate dal vino, gli occhi brillare per l'assunzione di zuccheri, fino a giungere all'apoteosi: un mont-blanc alto 10 cm a troneggiare a centrotavola, con i marroni canditi ai lati che tentavano suadenti le nostre affamate bocche...e lei, che invece ancora separata dal tavolo, continuava ad osservarci senza toccare cibo, limitandosi a bearsi della nostra comune gioia...
A fine pasto, fattasi l'ora di tornare a casa anche per lasciarla riposare dopo tante fatiche, nulle sono state le offerte e le proposte di aiuto "Ti diamo una mano coi piatti, sparecchiamo, diamo una pulita alla cucina". Ma lei autorevole e accigliata ci fa "Ma stiamo scherzando? E che io secondo voi pulisco stasera? Io lascerò cucina e sala così come stanno e forse comincio domani a dare una pulita. E se domani non mi va, comincerò dopodomani!" e così ci fece per forza tornare alle nostre macchine per tornare alle nostre maison...

L'anno dopo Luisa, la fantastica figlia della Signora Vittoria, per il mio compleanno mi dà un pacchetto, e me lo lascia dicendomi "Io sono sicura che avrebbe voluto donarli a te". Scarto il pacchetto e mi sento improvvisamente invadere del profumo di farina, uovo, biscotti, zucchero...avete presente quei vecchissimi ricettari Cammeo degli anni '50, quando ancora la Cammeo faceva cose decenti? Ecco uno dei doni era proprio uno di questo splendidi ricettari, con la copertina ricoperta di tracce di zucchero, contenente ritagli di giornali con altre ricette, con alcune pagine attaccate tra loro che mi fanno pensare a lei ogni volta che lo sfoglio...e lì mi ritrovo "LA PASTA FROLLA"!!! Una descrizione del procedimento passo passo, con annesse ricette che rielaborano gli ingredienti a secondo dell'uso che bisogna farne (crostata alla frutta, torta della nonna, Charlotte, etc...la ricetta della frolla cambia per ognuna di queste preparazioni!!!).

Io sono più che sicura che la Signora Vittoria vorrebbe condividere anche con voi le sue ricette, perciò eccovi la frolla perfetta...

La Frolla Perfetta

Ingredienti (per una crostata con la marmellata):
- 180 g farina 00
- 3 g lievito per dolci
- 75 g zucchero
- 1 bustina di vanillina
- 1 presa di sale
- 1 uovo
- 60 g burro (freddo)


Preparazione:
Mescolare farina e lievito e setacciarli sul piano da lavoro. Praticare una buca nel mezzo del mucchio e mettervi zucchero, vanillina, sale e uovo. 
Con una forchetta sbattere l'uovo, lo zucchero e parte della farina presa dai bordi così da formare un impasto denso; allorchè andrete ad aggiungervi il burro a tocchetti ancora freddo. 
Importante è a questo punto coprire il burro appena fatto a tocchetti con la farina dei bordi (così da isolare il burro dal calore durante la lavorazione). Comprimere a questo punto tutto in un blocco, impastare velocemente gli ingedienti fino ad ottenere una pasta licia, avvolgere in pellicola e lasciare in frigo per mezz'ora circa.

Una volta fuori dal frigo, stendere la pasta col mattarello, depositare sullo stampo, e praticare dei piccoli punti con i rebbi di una forchetta (per evitare la formazione di bolle d'aria in cottura). Farcire con frutta o marmellata, ed informare in forno preriscaldato a 220° per 20/25 min.

Se volete con la frolla avanzata potete creare delle strisce decorative da applicare sopra la crostata prima di infornare.






domenica 25 novembre 2012

Domenica Gnocchi!!!

Per puro caso la prima volta che ho fatto gli gnocchi da sola era proprio un giovedì, ma da noi lo gnocco è il protagonista del pranzo della Domenica! E' da quando sono una bambina che mi diverto a guardare nonna fare gli gnocchi e mi diletto nel creare forme buffe con quella pasta morbida e coccolosa, ma la differenza tra guardare e vedere è sostanziale. Così l'ultimo giorno di soggiorno nella nostra casuccia in Toscana sul finire dell'estate, appena prima di essere rilanciati nella frenetica vita cittadina di tutti i giorni, mi sono piantata al lato di mia nonna e le ho intimato "Ora tu fai gli gnocchi...ed io ti guardo ed imparo!". La settimana subito successiva è quindi stato il turno delle minacce rivolte ai miei genitori "No, non mi frega nulla se non volete mangiare! Io stasera vi faccio gli gnocchi e voi state zitti e mangiate, sennò mi scordo come si fanno!!!", e così un giovedì sera ho comprato due porcinetti carini, li ho saltati in padella con aglio, olio, e peperoncino, ci ho aggiunto prezzemolo a crudo, ed ho fatto questi benedetti gnocchi. Con questi ho concluso gli archetipi della pasta fatta in casa...

Gnocchi della Nonna

Ingredienti (per 4/5 persone):
per lo gnocco:
- 400 g farina 00
- 2 kg patate lesse
- sale q.b.
per il sugo ai funghi:
- 3/4 porcini puliti ed asciutti
- aglio
- olio e.v.o.
- peperoncino
- prezzemolo
- 1 bicchiere di vino bianco

Preparazione:
Sulla spianatoia fate una montagnola con la farina e praticate un buco al centro, dentro al quale andrete a schiacciare le patate ancora calde con lo schiacciapatate (mi raccomando le patate, che siano calde, altrimenti non vi si schiacciano bene). Cospargete di abbondante sale ed incominciate ad impastare con ambedue le mani, fino a creare un panetto compatto di pasta.




Nel frattempo preparate il sugo: in una bella padellona lasciate scaldare l'olio e.v.o. in cui andrete a soffriggere qualche minuto l'aglio intero, ed il peperoncino. Una volta che il soffritto è bello insaporito, versate i porcini (mondati, asciugati e tagliati a pezzi abbastanza piccoli). Saltate qualche minuto, poi abbassate la fiamma e lasciate che l'acqua dei funghi si asciughi. Una volta asciutta, rialzate la fiamma, aggiungete il bicchiere di vino e lasciate svaporare. Una volta asciugatosi anche quello, spegnete e lasciate riposare fino all'uso.

A mano a mano prendete delle piccole porzioni di impasto e cominciate a farle rotolare fino a creare dei fili spessi di pasta (per non dire dei "vermoni di pasta", che magari sembra brutto!); una volta terminato l'impasto e messi da parte tutti i filoncini, cominciate a tagliarli a tocchetti con un coltellino a lama piatta, e spostateli su un vassoio infarinato. 



 



Terminati gli gnocchi è necessario lessarli subito in acqua salata, scolarli in un vassoio e cospargere di sugo ai porcini e prezzemolo tritato fresco. Accompagnate con un bel bicchiere di vino bianco ;D





domenica 11 novembre 2012

Eurochocolate...per la liberazione delle endorfine!

"Cosa le regalo? Cosa le regalo? COSA LE REGALO?" 
Domande che ti tengono sveglia la notte, turbano i viaggi in autobus sovrastando la musica a tutto volume dell'iPod, movimentano le noiose giornate in università, provocano scatti d'ira immotivati con i colleghi (della serie "Ma che mi importa del risultato della dimostrazione, dimmi cosa le regalo???"). Quando infine la risposta giunge inaspettata in una inaspettatamente assolata giornata d'autunno:

C.: "Sai penso proprio che o ed il mio ragazzo ci concederemo una romantica giornata all'Eurochocolate uno di questi weekend..."

E lì...la calma.
Mi precipito nel laboratorio di calcolo del dipartimento, mi connetto al server, mi collego a facebook, e le scrivo il messaggio:
"Cara amica, io ti dono una giornata al'Eurochocolate, ti piace l'idea?"

Scatti perugini
La risposta è stata ancora più cara e dolce della proposta: ci siamo accordate per il giorno, abbiamo ritardato l'orario del treno di ritorno per prolungare quelle poche ore insieme, ed il 20 ottobre Ch. da Bologna ed io da Roma ci siamo riabbracciate dopo mesi davanti alla stazione di Perugia, come se non ci fossimo mai separate!!!

Ma ora parliamo di cose serie: non appena varcato l'ingresso per l'Eurochocolate (appena fuori dall'uscita del MiniMetrò) ci siamo trovate sommerse da odori e profumi di tutti i tipi: dal tartufo, al cioccolato a qualche formaggio stagionato, alle nocciole tostate...inevitabile è stato fermarsi a sognare di fronte ad ogni vetrina, ad ogni bancarella, ad ogni insignificante banchetto colorato e ricco di sapori...
Primo assaggio: una sbrisolona nocciole e crema di cioccolato...goduria allo stato puro. Ma le cose salutari son finite lì: abbiamo scroccato una scaglia di cioccolato fondente al peperoncino ad un banchetto con due paia di occhi da cerbiatte, non abbiamo resistito alla fontana di cioccolata che inondava uno strafritto waffle infilzato da uno stecchino, ci siamo concesse un paio di pezzi di pizza per ricordarci il sapore di pietanze salate, abbiamo sgraffignato gadgets cioccolatosi dagli stand più commerciali, e, per concludere la giornata, una cioccolata calda da Sandri lo storico bar di Perugia.

Assaggi di cioccolato
 
La separazione è stata dura, ma necessaria, con la promessa di rivederci prestissimo, e di una fettuccina fresca fatta in casa per pranzo in quel di Bologna.

Dall'Eurochocolate sono spuntate un mare di idee: da cose talmente semplici che ci si sente sciocche a non averle pensate da sole, a cose invece più elaborate ed originali, che denotano il genio di chi le crea. Una di quelle cose sciocche è stata proprio la pasta fresca al cacao: ero lì lì per acquistarla, quando mi son detta schernendomi "Ma che dici? Le tagliatelle al cacao te le puoi benissimo fare a casa da sola, senza spenderci una fortuna!". E così (per l'enorme felicità di mio padre -_____-) è stato...con la piena approvazione di mia nonna (la donna della pasta fresca per eccellenza) ecco a voi le succulente:

Tagliatelle al Cacao con Speck e Noci

Ingredienti (per 4 persone):
per le fettucce:
- 350 g farina 00
- 25 g cacao amaro in polvere
- 4 uova
- sale
per il condimento:
- 150 g speck
- 20 noci
- 2 cucchiai di ricotta di pecora
- 1 cucchiaio di latte
- olio e.v.o.
- sale
- pepe nero

Preparazione:
Sulla spianatoia setacciate assieme farina e cacao; praticate un buco al centro della montagna di farina, ed al suo interno sbattete (con mani o forchetta) le uova ed il sale. A mano a mano impastate fino a formare un impasto compatto.

Lasciate riposare l'impasto coperto da panni di cotone per più di un'ora, e poi cominciate a stendere. Infine lasciate seccare un po' la pasta per un'altra oretta e mezza e poi affettate le tagliatelle.

In una padella lasciate saltare in olio caldo lo speck tagliato a listarelle rendendolo croccante e saporito. Aggiungete noci, sale e pepe, ed infine la ricotta ammorbidita da qualche goccia di latte e mantecate qualche minuto.

Lessate e scolate le tagliatelle, versatele in un vassoio da portata e conditele con il sugo di noci e speck. Impiattate con un sorriso ;D




 



domenica 28 ottobre 2012

Passione Sigrid

E' tradizione ormai che per compleaani, festività, ricorrenze mi vengano regalati libri di cucina che entrano ben volentieri a far parte della mia biblioteca culinaria; dopotutto sono una persona abbastanza semplice, non ho richieste particolari, ho tutto ciò che mi può rendere felice, e quindi le uniche cose che mi rimangono da chiedere sono dei libri di cucina, che per una singola persona sono economicamente irraggiungibili (davvero i prezzi stanno diventando troppo alti ed antipatici!).

Il mio compleanno è passato ormai da un bel pezzo, anzi si avvicina velocemente ed inesorabilmente il prossimo (sì incominciano a venirmi le crisi di mezz'età...vorrei essere una piccola Peter Pan), e chi ha il tempo di mettersi seduta bella comoda, su una soffice poltrona con una pipa in bocca ed una tazza di tè fumante e pasticcini di frolla, a sfogliarsi questi dolci tesori ricchi di esperienze di tante donne fantastiche che hanno avuto la capacità di raccogliere, riscrivere, ricucinare, e rifotografare le loro creazioni?

Ma per fortuna capitano di tanto in tanto quelle domeniche mattina in cui invece di aggiornare il proprio blog, una ragazza riesce a stravaccarsi sulla sedia Skruvsta della propria scrivania a leggere qualche ricetta di sfuggita appena sveglia mentre fa colazione, con i capelli arruffati davanti agli occhi e gli occhiali di traverso sul naso, e magari spinta da un atto di pura bontà si propone di fare un paio d'infornate di biscotti per i suoi colleghi dell'università (di rado accade tutto ciò...mooooolto di rado...): per dare un assaggio d'amore a quella persona, o per far spuntare un sorriso sul viso di quell'altra, per tentare di spargere un po' di dolcezza tra quei corridoi che di tanto in tanto paiono grigi ed amari.

Questi che sto per ricettarvi sono due lunedì della mia vita: il primo è stato il primo giorno di lezioni dell'anno accademico 2012-13 al dipartimento di Matematica (e vi assicuro che di cioccolata ce n'era bisogno), il secondo è stato un altro piacevole lunedì...meno piacevole del primo però. La realizzazione di queste dolcezze è dovuta interamente alla simpaticissima foodblogger Sigrid Verbert, della quale mi è stato regalato il ricettario "Regali Golosi" (edizione Giunti) in occasione appunto del mio 22° compleanno; un libro ricco di idee, di pensieri golorsi, di abbracci di cioccolato da regalare alle persone che si amano...

Eccole a voi:

100% Chocolate Cookies

Ingredienti (per circa 30 biscotti):
- 370 g cioccolato fondente
- 160 g zucchero di canna
- 110 g farina
- 2 uova
- 60 g burro
- 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
- 1/2 cucchiaino di sale
- altri 50 g di cioccolato fondente tiritato grossolanamente

Preparazione:
Far sciogliere a bagnomaria 220 dei 370 g di cioccolato assieme al burro, avendo cura di mescolare di tanto in tanto con una spatola; in un recipiente iniziate a sbattere con una frusta le uova e lo zucchero cercando di ottenere un composto leggero e spumoso. Aggiungere il composto di cioccolato e burro fuso intiepidito (non lo versate quand'è ancora bollente, altrimenti vi cuoce le uova!!!), ed infine aggiungete a piccole cucchiaiate la farina setacciata assieme a lievito e sale, amalgamando senza fare grumi. Infine incorporate 150 g di cioccolato tritato.

Distribuite a cucchiaiate su una teglia da forno e decorare con gli ultimi 50 g di cioccolato tritato. Infornate a 160° per circa 15 min.








 



Biscotti Cioccolato e Vin Santo

Ingredienti (per circa 30 biscotti):
- 225 g di cioccolato fondente
- 100 g di farina
- 2 uova
- 65 g di zucchero semolato
- 45 g burro
- 2 cucchiai di Vin Santo (o grappa, o Rhum)
- 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
- una punta di sale
- zucchero a velo q.b.

Preparazione:
Far sciogliere innanzitutto il cioccolato con burro e vin santo mescolando sempre assiduamente e gentilmente con una spatola (se lo maltrattate il cioccolato si arrabbia ><). A parte in un recipiente lavorare con la frusta le uova con lo zucchero rendendo il tutto leggero e spumoso; incorporate il cioccolato fuso ed intiepidito, ed infine aggiungete la farina setacciata assieme a lievito e sale; amalgamate per ottenere un composto omogeneo.

Coprite il recpiente con della pellicola alimentare e mettete a rassodare in frigo per una mezz'ora, al termine della quale riprenderete il recipiente e da esso raccoglierete un po' per volta l'impasto ed andrete a formare delle palline cioccolatose (della grandezza di una noce circa); passate le palline nello zucchero a velo, e posizionatele a distanza di sicurezza l'una dall'altra su una teglia da forno.

Infornate a 180° per 20 minuti.





Piccolo consiglio: la prima ricetta è fatta apposta per conquistare qualcuno (ovviamente io non ci sono riuscita ma non per colpa dei biscotti, sono io che sono un'imbranata cronica), la seconda è fatta per consolare e coccolare (un'amica, un amico, un parente...chiunque!!!)...dunque datevi da fare ;D

domenica 14 ottobre 2012

Un dolce...DOLCE

Ormai il testimone è passato a me: è da quando sono nata che la domenica a pranzo è tradizione trascinarsi addormentati da nonna ad un orario devo dire molto anticipato rispetto al pranzo (l'orario dei nonni appunto), e gustare le sue paste fatte in casa, i suoi conigli in porchetta, le sue patatine arrosto, le sue verdure succulente...ed ora invece il testimone passa a me. Ogni fine settimana mi invento qualche piatto particolare, una cosa diversa da far mangiare alla famiglia, che ormai con la nonna si era abituata bene! Io punto sulla diversità, perchè benchè nonna fosse una cuoca eccelsa, faceva all'incirca sempre gli stessi piatti a rotazione e da tradizione, invece io punto su ingredienti diversi (e anche più costosi), su piatti più particolareggiati, sbagliando puntualmente perchè alla mia famiglia piace il tradizionale piatto di fettuccine fatte in casa con una scodellata di ragù sopra...e dunque adattiamoci: fettuccine, tortelli, gnocchi, però sempre con quel pizzico di originalità che vuole distinguere questi piatti dalla tradizione ma pur sempre presentandole il dovuto rispetto.

Detto ciò, la ricetta che vi propongo oggi è un dolce (dopo parecchio tempo, devo dire), perchè cosa che può parervi assai strana è che mia nonna non ha MAI fatto dolci in casa, e di solito le pastarelle le portavamo noi dalla pasticceria sotto casa o quando avevo tempo sfornavo io qualcosa di goloso. L'ultimo numero di Sale&Pepe (quello di ottobre), è stato davvero un ricettacolo di sfizioserie, e da lì ho preso parecchie idee che ho riproposto in casa in queste settimane, la più zozza delle quali è stata il:

Truffle Semifreddo al Rum

Ingredienti:
- 400 g cioccolato fondente
- 3 dl panna fresca
- 2 cucchiai di rum
- 80 g burro (a temperatura ambiente)
- 4 tuorli d'uovo
- 150 g nocciole tostate
- 130 g zucchero

Preparazione:
In una padella antiaderente sciogliete lo zucchero con 3 cucchiai d'acqua, aggiungetevi le nocciole (precedentemente tostate qualche minuto al forno), e lasciate saltare finchè il composto non diventa bianco e sabbioso (NON VI SPAVENTATE: E' NORMALE!!!). Continuate a cuocere lo zucchero finchè non si caramella, alchè spegnete e versate tutto su un piano ricoperto di carta forno.

Una volta freddate nocciole e zucchero, pestatele finemente col mortaio se l'avete, o nel mixer, avendo cura di tenerne qualche d'una da parte per la decorazione finale.

In una casseruolina antiaderente, sciogliete a fiamma bassissima il cioccolato finemente tritato con il rum e con un cucchiaio d'acqua.

A parte, montate il burro a crema, ed aggiungetevi i tuorli delle uova; versate a filo il composto di cioccolato intiepidito, ed amalgamate.

Montate la panna ed unitela al composto di cioccolato facendo attenzione a non smontarla.

Riempite uno stampo da budino (di capacità da 1 l) con strati di composto a cioccolato, e strati di polvere alle nocciole caramellate (tenendone da parte un paio di cucchiaiate).

Fate gelare il truffle in freezer per 6/8 h. Una volta tolto dal freezer immergere lo stampo in acqua calda qualche istante, sformate e cospargete con nocciole tritate ed intere, e magari unite una bella colata di caramello...




 

domenica 30 settembre 2012

Due piatti in rosa

Ed eccoci qua: mi sono fatta una calda e profumata doccia rilassante mentre fuori dalla finestra sento gocce di pioggia bussare alla mia finestra, ho coccolato il mio corpo con una morbida crema agli agrumi, mi sono nutrita con una veloce cena a base di qualche tocchetto di formaggio e qualche cavoletto di bruxelles, e finalmente adesso ho raggiunto uno stato psicofisico che forse domani mi permetterà di svegliarmi alle 6 del mattino ed avviarmi verso l'inizio di un nuovo anno accademico...un anno che si prospetta particolarmente faticoso e di cui ho un po' paura (da qui lo stato di agitazione che ha richiesto una doccia calda e profumata). Spero di riuscire a ricavare un po' di tempo per entrare e rovistare negli angoli più curiosi della mia cucina, evitando così di diventare completamente matta al ritmo della matematica universitaria. Intanto quest'estate ho incamerato abbastanza ricette da proporvi nel caso non trovassi tempo per cucinare sufficientemente spesso, ed ora quindi mi siedo al computer per raccontarvi qualche ricetta curiosa degli ultimi giorni.

Diversamente dalle precedenti estati, durante i mesi di luglio ed agosto, mesi di pieno fermento pre-sessione-d'esame-di-settembre, spesso mi sono messa a creare qualche dolcezza anche durante l'ora di pranzo (quando in genere, per la stanchezza mi aprivo semplicemente una scatoletta di tonno e mi spaccavo un pomodoro scondito), ed oggi vi faccio dono di un paio di ricette per cui i miei genitori mi hanno dato della matta non riuscendo al suono del mio racconto figurarsi l'accostamento di sapori...

Perchè ricette in rosa? No, non è perchè sono una femminuccia e quindi il rosa mi si addice (aborro queste sciocchezze), ma bensì perchè la protagonista di entrambe le preparazioni è proprio lei: la barbabietola (o rapa) rossa!

Hummus di Rape Rosse

Ingredienti:
- 250 g di ceci precotti
- 250 g di rapa rossa già lessata
- 1 spicchio d'aglio
- 1 limone
- spezie: paprika forte, curcuma, pepe nero, sale
- olio e.v.o.

Preparazione:
In una padella anti aderente lasciate soffriggere lo spicchio d'aglio mondato in un po' d'olio. Aggiungete la rapa rossa tagliata a cubetti e lasciatela cuocere per una decina di minuti accompagnata dalle spezie (assicurandovi che sia giusta di sale); allora mettete anche i ceci e fate saltare qualche minuto.

Lasciate freddare qualche minuto e poi frullate tutto nel mixer (aglio compreso) assieme al succo spremuto del limone. Frullate finchè non rimane una crema densa e saporosa. 

Aggiustate di sale e pepe e servite nel modo che preferite, magari accompagnato da qualche crostino di pane.







"E vabbè", direte voi, "non è troppo particolare come ricettina, l'hummus ben o male lo conosciamo tutti con o senza rape rosse", e difatti avete ragione. L'inquietudine della mia famiglia è arrivata quando ho narrato loro del mio:

Riso alle Rape Rosse

Ingredienti:
- 80 g di riso basmati
- 150 g di rape rosse già lessate
- 1 scalogno
- olio e.v.o.
- sale e pepe

Preparazione:
In una pentola lessate il riso basmati per il tempo di cottura indicato sulla confezione; scolate e lasciate freddare.

In una casseruola, soffriggete lo scalogno in olio extra vergine e aggiungetevi la rapa rossa tagliata a dadini; cuocete un quarto d'ora circa. Salate e pepate, ed infine frullate tutto con il mini-pimer creando anche stavolta una crema densa. 

Riponete la crema nuovamente nella casseruola, aggiungetevi il riso e insaporite su fuoco vivace evitando che la pietanza si attacchi sul fondo. 

Servite caldo e gustate!




Tanto per fare uno smacco ai miei, l'altro giorno ho messo davanti a loro l'ultimo numero di Sale & Pepe (di ottobre), in cui guarda caso è proposto un riso basmati con rape e lenticchie...nemmeno avessi la sfera di cristallo ;D

giovedì 20 settembre 2012

Bicchierini Sugnosi

Devo dire che nulla è meglio di quelle splendide serate in cui dopo una cena succulenta, ti ritiri in camera per una breve pausa al computer, per vedere un film strappalacrime, ti permi un attimo a leggere due pagine di un libro, ed a poco a poco sale arrampicandosi lungo la gola quella piccola voglia di dolcezza e di coccole che nessuno ti può dare se non un bel tocchetto di cioccolata fondente!!! E la serata migliora sempre di più in quel momento in cui avviandosi verso la cucina ed aprendo il frigo nella speranza di trovarvi qualche cosa di consolatorio e di accomodante (invece della solita insialata, i soliti pomodorini, la solita bresaola magra e le confezioni da sei di uova), scorgi nascosto dietro le bottiglie di succhi di frutta una fila ordinata di bicchierini che inondano il frigo dell'aroma di caffè espresso, quello che faccio io stretto stretto da italiana che si rispetti!!! La serata migliora ancora di più quando ti raggiunge un'amica a farti compagnia mentre ti inorridisci davanti ad un film che racconta la condizione femminile in Medio Oriente, ed allora tra un cucchiaino cioccolatoso e l'altro, tra un grido di rifiuto ed un insulto verso il genere maschile, ecco che la serata si trasmuta in un piccolo paradiso da serbare nel cuore nei momenti meno carini della propria vita.

La ricetta di queste piccole meraviglie me l'ha suggerita Fior di Frolla, che tra l'altro tramite facebook è stata anche così gentile da darmi qualche indicazone dell'ultimo minuto, senza la quale sarei andata nel panico più totale...

Bicchierini di Espresso e Cioccolata

Ingredienti (per circa 5/6 bicchieri):
- 10 g di gelatina in fogli
- 500 ml di caffè (espresso possibilmente, circa 3 macchinette)
- 110 g di zucchero di canna
- 250 g di cioccolato fondente
- un bicchierino di rhum
- 250 ml di panna fresca

Preparazione:

Per prima cosa dovete ammollare i fogli di gelatina in una bacinella d'acqua fredda per circa 5/10 minuti (controllate quello che vi dice la confezione della gelatina). 

A parte in casseruola fate scaldare a fuoco basso il caffè insieme allo zucchero finchè non si scioglie, quindi appena giunge all’ebollizione spegnete. Spento il fuoco unitevi i fogli di gelatina ben strizzati e mescolate bene in modo che si sciolga completamente. 

Fate intepidire e versate in 5 bicchierini. Mettete in frigorifero e fate addensare. Saranno necessarie circa 3 ore.

Nel frattempo prepariamo la parte più succulenta: il tocco di cioccolato! In un'altra casseruola fate fondere a fuoco basso il cioccolato insieme a 125 ml di panna e al rhum mescolando dolcemente con una spatola o leccapentole fino ad ottenere un composto morbido e vellutato. Fate raffreddare mescolando di tanto in tanto per evitare che si formi la fastidiosa patina superficiale. Allora versate il cioccolato ormai freddo sullo strato già pronto di caffè aiutandovi con un cucchiaino e formando uno strato meno spesso. 

Fate raffreddare in frigorifero per una mezz'ora circa (finchè in poche parole non si sia rassodato). Qualche minuto prima di servire tirate i bicchierini fuori dal frigorifero, così che il cioccolato divenga più morbido, montate i rimanenti 125 ml di panna e, aiutandovi con laa sac-a-pochè decorate la superficie dei bicchierini con qualche nuvoletta di panna. 

Ed ora godete questa dolcezza di cioccolato!!!









 

venerdì 7 settembre 2012

Due fettuccine per due giorni!!!

Ormai, quando giunge la domenica, prendo coraggio, afferro spianatoia e mattarello dallo sgabuzzino, li pulisco con amore, li asciugo con mano tremante ed incomincio: prendo il sacchetto di farina, le uova ed il sale, sospito, e parto. Senza nonna al mio fianco ho sempre un po' di timore: verranno, non verranno? Troppo spesse, troppo poco? Stese in maniera omogenea? Ma lei è in Toscana ed io qui a Roma quindi devo imparare a cavarmela da sola. Vi racconto dunque adesso come impasto le mie amate fettuccine, quelle che mi ha insegnato nonna...

Le occasioni son state le classiche "fettuccine del pranzo della domenica", che appunto essendo nonna fuori città toccano a me, ed un ospite a cena, carissimo amico dei miei genitori (io ahimè sto ancora sotto esami quindi mi proibisco di fare i bagordi di sera se non qualche uscitella qui e là tipo un cinemino od una birretta). Un paio di nidi di fettuccine della domenica le ho anche donate alla mia più cara amica, che da Frosinone migrava verso l'università a Bologna: impacchettate in una bustina di plastica trasparente elegata da un nastro rosso brillante, così che riuscisse a portarsi una forchettata di me anche in Emilia...

La regola classica della fettuccina di base è: un uovo e 100 g di farina a persona; l'ultima volta che le ho fatte assieme alla mia cara nonnina, lei mi ha inoltre rivelato "la mi mamma ci metteva sempre un goccetto d'acqua nell'impasto", ed allora chi sono io per rifiutare un goccio d'acqua al mio impasto?

Per un altro tipo di fettuccina vedi qui (golosa fettuccina verde allo spinacio) oppure qui (fettuccina lissia lissia alle fave e ventresca). In questo post io vi regalo due esperimenti: la fetuccia classica, e quella integrale.


Fettuccine classiche

Ingredienti (per 3 persone):
- 300 g farina 00
- 3 uova
- sale q.b.

Preparazione: 
Sulla spianatoia formate un montarozzo di farina cui andrete a praticare un foro largo al centro. Riempite il foro con le uova ed il sale, e con le mani o con una forchetta sbatteteli abbondantemente sino a renderli omogenei. Dai bordi del vulcano di farina versatene a poco a poco sulle uova fino a creare una crema densa all'interno, ed allora rovesciateci sopra tutta la farina. Armatevi di ambedue le mani e di olio di gomito e cominciate ad impastare aiutandovi con una spatola per staccare l'impasto dal piano di lavoro. Impastate fino ad ottenere una palla di impasto dalla superficie liscia. 

Coprite con un piatto fondo e con un panno di cotone e lasciate riposare un paio d'ore.

Una volta riposato l'impasto, scopritelo, spolveratelo di farina e cominciate a stenderlo con il mattarello tendendolo bene. Raggiunto lo spessore giusto cospargete nuovamente con un po' di farina e lasciate asciugare la pasta un'altra oretta.

Arrotolate da sopra e da sotto la pasta fino ad ottenere un unico rotolo, che andrete ad adagiare su di un tagliere ed affetterete dello spessore che preferite.

Cuocete in acqua bollente salata per circa 3 min., scolate e condite a piacere.









Fettuccine Integrali ai Porcini, Champignon e Salsiccia

Ingredienti (per 3 persone):
- 200 g farina 00
- 100 g farina integrale
- 3 uova
- sale q.b.
per il condimento:
- 2 spicchietti d'aglio
- peperoncino
- olio e.v.o.
- 200 g champignon affettati e puliti
- qualche porcino essiccato
- 2 salsiccie
- vino bianco q.b.
- prezzemolo

Preparazione:
Per la preparazione delle fettuccine, vedi sopra.

In una padella, fate rosolare aglio olio e peperoncino, cui andrete ad aggiungere gli champignon. Lasciate trifolare una decina di minuti ed aggiungete i porcini precedentemente ravvivati in acqua bollente per 5 min. Saltate ancora qualche minuto con un goccio di vino bianco ed infine aggiungete le salsiccie spezzate a piccoli tocchetti. Finite di cuocere.

Una volta scolate le fettuccine, versatele nella padella e saltate con un po' d'acqua di cottura pochi minuti. Guarnite con del prezzemolo fresco tritato.



domenica 2 settembre 2012

Farciamoci...il pancino!!!

L'estate, sia benedetta, ci offre una quantità di frutta e verdura che mi lascia davvero esterrefatta: rughette, insalate, pomodori, melanzane, peperoni, peperoncini, fagiolini, zucche estive, pesche, fragole, ciliegie, albicocche, prugne di tutti i colori, e chi più ne ha più ne metta. C'è una tale varietà che capita che ogni estate mi son dimenticata di assaggiare qualche prelibatezza!!!
Inoltre questa stagione mi riporta a quelle delizioserie che mi faceva mia nonna: pomodori riepieni e strabordanti riso e basilico, zucchine ripiene di carne, fagioli corallo in umido...gnam!!! Torno improvvisamente all'infanzia...

Quest'anno mi sono buttata anch'io sulle verdure ripiene, farcite e succulente, ed oggi vi riporto due sfizioserie approvate dalle mia amiche/cavie durante i nostri pranzetti-cinema, situazione in cui si spettegola, si mangia, si passa lo smalto l'una all'altra, ci si racconta aneddoti, si ri-mangia, si versano lacrimucce sul film che si sta vedendo, e così via...


Melanzane ripiene di Riso

Ingredienti (per 2 persone):
- 1 melanzana
- 200 g riso carnaroli
- 1/2 lattina di pelati
- basilico abbondante
- aglio, olio e peperoncino
- sale

Preparazione:
Prendete la melanzana, mondatela e levatele il picciolo; spaccatela in mezzo, ed incidetene la polpa che andrete a condire con sale, olio e pepe nero macinato fresco. Mettete a cuocere in forno preriscaldato al massimo per 30/45 minuti e sfornate. Tentando di non scottarvi con un cucchiaio togliete la polpa dalla coccia di melanzana (tentando anche di non rompere l'involucro), e versatela in una padella in cui già sfrigolano aglio e peperoncino in abbondante olio; aggiungete i pelati e lasciate rosolare con qualche foglia di basilico.

A parte lessate il riso, scolatelo ed andate ad aggiungerlo al sugo di melanzane; lasciate insaporire, spegnete il fuoco e lasciate riposare con altro basilico fresco.

Condite con un pizzico di sale ed olio l'involucro di melanzane, andate a farcirlo col riso ormai insaporito, e lasciate riposare. Un goccio d'olio a crudo, una foglia di basilico a decorare ed è pronto!!!









Peperone Mediterraneo
con pomodori, olive e feta

Ingredienti (per 2 persone):
- 2 peperoni gialli
- 300 g pomodorini pachino
- 150 g feta
- olive nere di Gaeta
- basilico, origano
- sale, pepe

Ingredienti:
Lavate i peperoni e praticate un'apertura sulla superficie del peperone (non troppo grande, a mo' di tasca), togliete semi e filamenti dall'interno, condite con sale olio e pepe e infornate a 180° per 30 min.

Nel frattempo in una cofana spaccate i pachino che andrete a condire con i tocchetti di feta, le olive, olio, sale, origano e basilico. Lasciate riposare l'insalatina in frigo per qualche ora.

Una volta pronto sfornate il peperone, lasciatelo freddare e farcitelo con l'insalatina di pomoori e feta; coprite il peperone con la pellicola e lasciatelo riposare in frigo fino ad ora di pranzo!!!







Quest'ultima ricetta è particolarmente comoda, proprio perchè si può preparare in anticipo; io personalmente l'ho preparata un giorno prima dell'uso, e sinceramente tornare dopo una caldissima giornata trascorsa a passeggiare tra le meravigliose bancarelle di Porta Portese, e trovare un pranzo pronto e fresco fresco, non può che coronare una giornata già di per se perfetta. 
Bon Apetit <3 p="p">

venerdì 24 agosto 2012

Paris je t'aime


E come promesso ecco un piccolo post con qualche veloce immagine della magnifica, romantica, dolce, favolosa, e quanti aggettivi, Parigi.  

Città degli innamorati? Città dell'arte? Città del mondo Disney? Io dico città del dolce!!! Prima di partire ero così emozionata soprattuto per il fatto di poter fare un confronto articolato tra cucina francese e cucina italiana, ma ahimè la vera cucina francese, quella gourmand, non è alla portata di una studentessa universitaria e mentre invece a Roma ben o male andando a zonzo per i vicoletti del centro qualche posticino caratteristico a buon prezzo si trova, per Parigi mangiare costa un po' caro anche alle brasserie o patisserie o boulangerie; anzi ad essere sinceri costa tutto caro, tranne...TRANNE...l'abbigliamento Vintage, che invece a Roma ti fanno strapagare nonostante sia semplice usato...
Tuttavia prese da qualche attimo di follia economica, e da voglie improvvise, ci siamo concessse qualche sfizio.




Quindi tra le passeggiate francesi, di mattina, di pomeriggio e di notte, tra le camminate sfiancanti dentro al Louvre, la scalata del sacré-cœur, le passeggiate al quartiere Marais, i pisolini ai Jardin de Luxemburg, ci siamo concesse qualche pausa culinaria nelle cosiddette boutique del cibo. Cercate quelle vetrine strapiene di cioccolatini, di macarons, di gelatine di frutta? Allora dovete assolutamente andare a Place de la Madelaine, dove troverete un paio di boutique che vi faranno uscire gli occhi dalle orbite. Vi faccio un paio di nomi: Hediard, dove avrete a disposizione un'ampia scelta di dolci quali cioccolatini, biscottini, confetti, torte e frutta di prima scelta e di stagione, ma anche vini, caffè, spezie, thè, formaggi e salumi...insomma una vera e propria boutique, anche in quanto a prezzi (6 euri per 3 cioccolatini...ecco appunto...); sulla stessa strada vi imbatterete inoltre in Fauchon, che più che una pasticceria può sembrare a prima vista una profumeria, ma che ad un secondo sguardo un po' più attento vi sommergerà con l'esposizione dei loro coloratissimi Macaron, valigette stracolme di cioccolatini, frutte candite, frutte secche, e dolcezze varie...




Da tutt'altra parte, su Rue de Bonaparte, davanti alla chiesa di Saint-Sulpice, si cela "grande quanto una scatola ci cioccolatini" cit. il negozietto di Pierre Hermè...il più grande maestro pasticcere della Francia, ma che dico? Del mondo!!! (a mio modestissimo parere). Ogni dolce è perfetto nei più piccoli dettagli, nelle più piccole sfaccettature, come un piccolo diamante glassato al cioccolato....lo zucchero a velo non cade mai a caso, i macaron sono ricoperti d'oro, le fragole si abbracciano e si amano in un mare di panna e cioccolato...non vi dico quanto ho speso, altrimenti vi prende un colpo, ma cosa più importante è che ho comprato un meraviglioso "The Best of..." delle ricette di PH, così che adesso ho anche la sua ricetta per i macaron (che non farò mai e poi mai perchè non ho un laboratorio di pasticceria :D).




Se oltre alle dolcezze volete assaporare un po' di salato, basta camminare la mattina e seguire l'odore delle baguette provenire da qualche patisserie; molte di queste hanno anche mezze baguette già farcite pronte per essere mangiate, e difatti le trovate belle affollate anche a pranzo. La cosa migliore è difatti prendere al volo una di queste verso le 2 di pomeriggio, dopo una mattinata passata a camminare tra le opere del Pompidou, posarsi sugli scalini della Place Igor Stravinsky e godersi i freschi schizzi della fontana della piazza assaporando una baguette all'indiana (pollo, insalata, pomodorini e curry) presa in una brasserie gestita da gay e che esibiva dolci dalla sembianza fallica nella vetrina...scusate la rozzezza...




A parte la cucina, bisogna dire che...no, anzi non c'è niente da dire...Parigi è un sogno, e io non avrei voluto svegliarmi stavolta...