lunedì 24 maggio 2010

Altra ricetta strana...

Premesso che veramente non so di cosa stiamo parlando, dato che l'ho solo fatto ma non l'ho mangiato, so già dalle facce dei vari assaggiatori, che questo è stato un esperimento strano...molto controverso. Ci sono persone che l'hanno amato (Chiara, d'ora in poi sarai la mia cavia prediletta, come soddisfi una cuoca tu, nessuno!!!) e persone che hanno preso in seria considerazione la possibilità di sputarmelo in un occhio. Ora...avete fegato? Siete pronti per qualcosa di veramente inaspettato da avere tra le mascelle? Quanto siete veramente coscienti della vostra resistenza al tavolo da pranzo?
Ora, ovviamente sto esagerando non poco, visto che in fin dei conti è un semplice cake da colazione e non una bomba ad orologeria; tuttavia se siete più per i sapori classici tipo cioccolato, vaniglia, crema, panna eccetera magari evitatelo...è pur sempre una sfida...

Cake al Papavero & Limone

Ingredienti:
- 180 g farina 00
- 170 g zucchero semolato
- 150 g burro
- 3 uova
- 2 limoni non trattati
- 1 cucchiaio di semi di papavero
- 1/2 bustina lievito per dolci
- 1 presa di sale

Preparazione:
Preriscaldate il forno a 180° ed infarinate ed imburrate una teglia da plum cake dalle misure di circa 30x12 cm. Fate sciogliere il burro a bagno-maria in un pentolino. In un'insalatiera setacciare farina e lievito ed aggiungere il sale.
In un mixer sbattere le uova con lo zucchero fino a far raddoppiare loro il volume ed aggiungete a piccole dosi il composto di farina (lasciando sempre il mixer attivato); una volta che il composto è omogeneo travasatelo nell'insalatiera di prima ed aggiungeteil burro fuso amalgamando bene.
A parte grattate la buccia di uno dei due limoni e spremete il succo di entrambi. Aggiungeteli al composto assieme ai semi di papavero, versate l'impasto nello stampo ed infornate.
Lasciate in forno per 40 min, prova dello stecchino, e BOOOOOOOOOM!!! Esplosione di sapori!!!


La ricetta è sempre presa dal mitico "Plumcake dolci e salati" di Ilona Chovancova (Sale&Pepe Collection), e non delude mai.
Perdonate l'assenza di un paio di settimane, ma qui i ritmi sono abbastanza sostenuti: esco tutte le mattine alle 7 e torno alle 21, e poi crollo sul letto...dio che tristezza XD
Spero di essere più costante nelle mie pubblicazioni, ma dopotutto non ci corre dietro nessuno giusto?
A presto

domenica 9 maggio 2010

Mother's Day

In genere non festeggio queste ricorrenze, per i soliti motivi dei "bastian-contrario": è sciocca, consumistica, non serve un giorno apposito, bisognerebbe idolatrarle tutti i giorni, ecc...tuttavia ci siamo attivati ed abbiamo invitato i nonni a pranzo ed abbiamo comprato due bellissime azalee dell'AIRC trasformando questa benedetta farsa in qualcosa di utile: una per la mamma ed una per la nonna (e per la nonna c'è stato anche un piccolo presente XD). E' stato un pranzo dolce, come tutti quelli che facciamo assieme, ed io mi sono avventurata nella preparazione di qualcosa di più elaborato del solito...che tra l'altro è anche riuscito malino. Ho fatto una splendida crostata alle fragole, la cui base ho cotto troppo, rendendola un vero e proprio biscotto e non una morbida frolla che si squaglia in bocca al primo boccone. In effetti la colpa è stata mia perchè ho insistito nel non seguire le istruzioni di Giallo Zafferano e di fare di testa mia (sbagliando ovviamente -___-)...

Crostata alle Fragole

Ingredienti:
per la frolla:
- 125 g burro
- 250 g farina 00
- 1 bustina di vanillina
- 1/2 cucchiaino di sale
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- 2 tuorli d'uovo
- 100 g zucchero a velo
per la crema pasticcera:
- 25 g maizena
- 3 tuorli d'uovo
- 250 ml latte
- 1 baccello di vaniglia
- 75 g zucchero
copertura:
- 300 g fragole di Terracina

Preparazione:

fase 1: preparare la frolla

Tritare nel mixer farina, sale , bicarbonato e burro freddo a cubetti fino ad ottenere un composto sabbioso. Versare il trito su una spianatoia scavando una conca al centro del mucchio, dove andrete a depositare lo zucchero, la vanillina ed i due tuorli d'uovo. Lavorate brevemente con le mani fredde cercando di rendere il composto omogeneo, e quando raggiungete lo scopo, avvolgete la pasta in pellicola e lasciate riposare in frigo per 30/40 min.

solite indicazioni: la frolla dev'essere lavorata poco, altrimenti impazzisce, e con tutti ingredienti freddi di frigo. Il sale la rende friabile, mentre il bicarbonato funge da agente lievitante per renderla più soffice. La mezz'ora di riposo in frigo, dà struttura al burro che abbiamo lavorato violentemente nel mixer ed evita l'eccessiva lievitazione della frolla.

fase 2: preparare la crema pasticcera


Mentre aspettiamo che la frolla dorma in frigo, noi ci attiviamo con la crema pasticcera: prendete 1/2 bicchiere dai 250 ml di latte e mettetelo da parte, mentre il restante lo mettiamo in una casseruola con il baccello di vaniglia intagliato sul fuoco medio-basso. Non appena bolle spegnete il fuoco e lasciate in infusione coperto circa 10 min alla fine dei quali toglierete la bacca. Mentre il latte cuoce, sbattete i tuorli d'uovo assieme alo zucchero, la farina ed il latte al fine di ottenere un composto spumoso. Quando il latte è pronto, riaccendiamo il fuoco ed aggiungiamo il composto di uova. Abbassiamo la fiamma al minimo e con una frusta giriamo senza posa fino a raggiungere la densità desiderata. Una volta pronta, lasciamola raffreddare.

fase 3: cuocere la frolla

Una volta freddata la frolla, stenderla su una spianatoia e depositarla su una teglia di circa 24 cm di diametro precedentemente imburrata ed infarinata. Bucherellare la base della frolla con i rebbi di una forchetta e ricoprire con della carta forno dove andrete a depositare dei legumi secchi (questo impedirà alla frolla di alzarsi durante la cottura). Infornate in forno pre-roscaldato a 180° per 20/25 min.
Alla fine dei miei 20 min la base mi risultava ancora morbida, e così l'ho lasciata per altri 20 min in forno...SBAGLIANDO!!! Vedrete che anche se è morbida inizialmente, freddandosi si indurirà automaticamente. Una volta passati i 20 min in forno, tirate fuori e lasciate freddare.

NOTA: se siete anti-spreco, potete conservare i legumi secchi in barattolo di vetro ed utilizzarli per la prossima frolla, ma NON per mangiarli...

fase 4: composition...

Ed ora, una volta freddata anche la frolla, schiaffate quella vanigliosissima crema pasticcera sulla base levigando col fondo di un cucchiaio; lavate ed asciugate le fragole e tagliatele a metà, per poi depositarle sulla superficie della crostata dando loro la forma che preferite.
Mettete in frigo per minimo 1 ora (meglio tutta la notte).







Infine a tutte le mamme del mondo...

Happy Mother's Day

sabato 8 maggio 2010

Dopo la tempesta

La pioggia cade e comincia a correre sull'asfalto in una maratona senza posa...come fa ad essere così viva? Non fa che cadere e rialzarsi, e correre, e rimbalzare...è meravigliosa. Il suo suono riempie la citta di sabato mattina, quando gli studenti indulgono nel piacere di una bella dormita che si prolungherà fino a mezzogiorno, ed i genitori (anche loro in ferie per il week-end) li spiano dalla porta di camera...Per strada solo i motorini dei postini e qualche rara macchina, ma la pioggia riesce a coprire tutto con la sua musica e riempie casa mi
a di una luce argentea che si riflette dal salotto sull'entrata della mia stanza e mi sveglia dolcemente, ricordandomi che un nuovo giorno è cominciato da un bel po' di ore.

Come si può vedere sono più tranquilla, e questo solo grazie al fatto che questa settimana mi sono un po' lasciata andare sia nel cibo sia nelle uscite infra-settimanali (vietate dal mio codice di condotta universitario, che finirà nel mio cestino mentale molto presto)...un po' di "socialità" mi ha fatto davvero bene, anche se come al solito posso stare in compagnia di mille persone e sentirmi completamente sola, e viceversa basterebbe una sola persona con cui stare per sentirmi del tutto appagata...

Vi voglio lasciare una torta semplice semplice che ha allettato i palati di un po' di gente. Viene molto soffice e profumata, tuttavia non sono riuscita a mangiarla perchè...mi faceva schifo...mi spiego: mentre gli altri la divoravano alacremente, io sentivo già l'odore che non mi sconfifferava, vado per assaggiarla e sento un saporaccio salato e acre che mi ricorda un mio esperimento culinario con dei muffins ipocalori qualche tempo fa (c'è un valido motivo per cui non li ho mai postati); successe che la base dei muffins sarebbe stata anche buona (miele al posto dello zucchero, meno farina, pochissimo burro, cannella per ovviare alla mancanza di altri sapori, ecc...) se non fosse per i grumi di farina e lievito che mi sono ritrovata dando il primo morso...una cosa abominevole!!! Morale della favola, mi hanno talmente disgustato che non riesco più a mangiare dolci di questo tipo specie se profumati alla cannella...
Per fortuna il dolce in realtà era ottimo (mi è stato confermato dagli assaggiatori), io tuttavia l'avrei buttato al secchio. Questa cosa mi sconvolge, perchè se non riesco più ad assaggiare i dolci che preparo con che coraggio li posso portare in giro? Spero che magari aggiungendo qualche sapore forte tipo cioccolata o frutta, io non senta più il sapore salato della farina...dovrebbe funzionare...

Torta alla Cannella

Ingredienti:
- 4 uova
- 250 g di farina
- 150 g di zucchero di canna
- 120 g di burro morbido a pezzi
- 80 ml di latte
- 1 cucchiaio raso di cannella in polvere
- 1 bustina di lievito vanigliato in polvere
(- cacao in polvere)

Preparazione:
Per mancanza di tempo ho usato il mixer: all'inizio frulliamo zucchero e burro a pezzetti. Quando si sarà amalgamato in una crema molto compatta, staccarla dai bordi con una spatolona di legno e riattivare il mixer, aggiungendo le uova una alla volta. A parte, in una ciotola setacciate farina, cannella, e lievito. A cucchiaiate andrete ad aggiungere il composto di farina nel mixer (abbassate la velocità così da farli amalgamare meglio), ed una volta finita la farina, aggiungete a filo il latte. Lasciate mescolare ancora un poco, poi spegnete tutto e travasate il composto in una teglia da 24 cm di diametro precedentemente imburrata ed infarinata. Mettete in forno, a 200° per i primi 15 min (così fa la crosticina), e poi a 180° per altro 30 min. Prova dello stecchino e...


E' venuta molto morbida e soffice, il che vuol dire che ha cotto bene, e ripeto: chi l'ha mangiata ne è rimasto estasiato (secondo me è stato organizzato un complotto per farmi dimagrire...). La ricetta è di Ducisi in Furno, che ha creato anche un'ottima cremina da abbinarci, e che io non ho avuto il tempo di preparare (ho sostituito con del banale cacao in polvere)...
Auguro a tutti un proficuo (e piovoso) fine settimana...

domenica 2 maggio 2010

Cake nero come il mio risentimento


Sto facendo un vero e proprio macello...mi rendo conto che questi ultimi post sono stati ricchi di lagnanze, melanconie e tristezze varie...ma purtroppo il blog lo scrivo io e se io sto sbattuta come uno straccio per pavimenti strizzato, è logico che questo status si rifletta sulla parola scritta.
Come volevasi dimostrare, gli esoneri sono andati davvero da schifo: l'unica occupazione che ho è questa dannatissima università, devo fare solo questo e nemmeno mi riesce...allora son proprio handicappata!!! Inoltre non trovo tempo per fare dolci, e con questa situazione generale mi passa anche la voglia di farli sinceramente...
Qui in casa sono capaci solo di chiedermi come sono andati gli esoneri, e io appeno sento questa parola divento hulk (e me lo rinfacciano pure); tra l'altro da un'uscita di mio padre riferita alla situazione economica disastrosa di cui ci tartassano nei TG, mi sono accorta che sono quasi due anni che sto in quel dipartimento e lui non ha ancora capito un accidenti di quello che faccio dalla mattina alla sera: no dico, i libri che ho sulla libreria non sono off-limits, vagli a dare una sfogliata una volta ogni tanto così capisci che non faccio economia, ma faccio matematica, comprì??? Matematica: tesi, formula, dimostrazione, tesi, formula, dimostrazione, stop niente più...non mi spiegano i movimenti economici mondiali...toh al massimo faccio qualche applicazione alla fisica.

Mi consolo col fatto che nessuno nella mia famiglia è mai andato all'università, e quindi in effetti non capiscono...non è il liceo...non è la scuola...è La Scuola; mia nonna ogni tanto mi fa ridere, perchè quando non passo un'esame mi dice che "si vede che non avevo studiato abbastanza"...no, proprio non capiscono...

Però pazienza: ingoi tutto il malessere, tutti gli insulti velati, tutti i 14/30 che ti assegnano (e anche tutti i 16/30), e piano piano smetti anche di piangere; ti asciughi gli occhi col polsino della camicetta, ti soffi il naso (possibilmente non col polsino della camicetta), e ti rendi conto che questa rabbia che stai reprimendo, la puoi usare a tuo vantaggio...la conservi per usarla poi contro queste persone, per rinfacciargli un giorno cosa voglia dire avere 20 anni, ed essere sola, completamente sola, in questo oceano di persone e di giudici che ti pesano sulle spalle.

Mi piacerebbe essere più forte, e meno sensibile ai loro giudizi; mi piacerebbe non sentirmi addosso il peso delle loro aspettative, perchè, poichè sei l'unica, se fallisci tu falliscono tutti; e mi piacerebbe elevarmi al di sopra di stupidi voti ed avere una migliore percezione di quello che valgo veramente...mi servono certezze. Ma le avrò, le avrò tutte.

Cake Orzo & Mandorle

Ingredienti:
- 100 g farina
- 100 g mandorle (andranno ridotte in polvere)
- 3 uova
- 170 g zucchero (io 150 g zucchero di canna)
- 150 g burro (andrà fuso)
- 3 cucchiai di orzo solubile
- 1/2 bustina di lievito per dolci)
- 1 pizzico di sale
(- altri 50 g di mandorle affettate o tritate per decorare)

Preparazione:
Preriscaldate il forno a 200°.
Con un poco del burro imburrate (ed in seguito infarinate) la teglia da plum cake di media grandezza; il resto del burro lo andrete a fondere a bagnomaria. In una ciotola sbattete con la frusta le uova e lo zucchero sino a far raddoppiare il loro volume ed a renderle spumose (se avete le fruste, fatelo con le fruste, perchè io a mano mi sono quasi slogata un polso...non riesco a montarli più di tanto). Aggiungete a cucchiaiate la farina assieme alle mandorle tritate, e amalgamate col burro fuso facendo attenzione acchè non ci siano grumi di farina, e man mano mettete anche l'orzo, il sale ed il lievito (rigorosamente setacciato). Mescolate velocemente e versate nello stampo; guarnite con i rimanenti 50 g di mandorle ed infornate. Dopo 10 min di cottura a 200°, abbassate la temperatura a 180° e proseguite per altri 40 min.
Se le mandorle vi si scuriscono troppo, dopo 15/20 min coprite con un foglio d'alluminio (tuttavia a me non si sono scurite eccessivamente).



E' molto suggestivo a vedersi, perchè sembra cioccolato...e invece di cioccolato non ve n'è l'ombra. La ricetta è presa da "Plum cake dolci e salati" di Ilona Chovancova, inserto di Sale&Pepe di maggio...un libello davvero delizioso e colorato grazie alle splendide foto di Piere Javelle...se fate una corsa in edicola magari lo trovate ancora...
Al prossimo post miei cari amici, sperando che sia più allegro, e più vicino...