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domenica 20 settembre 2015

"E quindi uscimmo a riveder le stelle"

Come promesso, siamo giunti ad una nuova domenica, e con una nuova domenica arriva un nuovo dessert! Sì stiamo ufficialmente tornando in carreggiata, e non nego che la cosa mi galvanizzi parecchio. Rimettere le mani in pasta mi rende libera, tranquilla, felice...scegliere un ricettario dalla libreria, comporre la ricetta predestinata, pianificare la spesa, partire alla ricerca dei giusti ingredienti, scegliere la musica giusta per cucinare, chiedere alla mia fidata aiutante (la mamma) se è libera e se anche la cucina è libera, e cominciare a pesare finalmente gli ingredienti: 
"quanta farina?"
"180 grammi"
"ah ok, il burro?"
"me ne attocchetti 65g?"
"sì, va bene. Quanta farina?"
"ma...te l'ho detto...180 grammi..."
"eh vabbè dai la vecchiaia!"
e così via...
Ogni volta è una barzelletta sia che io sia sola, sia che io sia in compagnia della vice mamma, ed ogni volta c'è un ingrediente chiave che rende la pietanza che piano piano si sta creando tra le mie mani o nel forno una creazione unica, aiutata dalle mani di tanti. E come l'altra volta qui ci sono le mani fatat di Erica.

Erica è una signora Polacca, è la vicina di casa dei miei nonni, nella casa Toscana. Una donna che non si ferma mai, ad ogni ora la senti sfaccendare per casa, e quando non la senti è perché è al lavoro, oppure nell'orto, oppure con le galline a raccogliere uova fresche. E sei sicura che se è andata nell'orto ritornerà con qualcosa per te: che siano delle gigantesche zucchine, o delle piccole zucche arancioni che ancora profumano di sole caldo e aria fresca, o delle uova fatte da galline che hai effettivamente incontrato, viste zampettare libere su di un prato, sentito fare coccodè nel bel mezzo della giornata. L'ultima volta che siamo stati in Toscana, in concomitanza con il nostro rientro su Roma, Erica si è presentata alla nostra porta con due enormi barattoli: uno di marmellata di ciliegie (che ahimé non sono proprio riuscita a conservare per un dolce e che alloggia nel mio frigo quasi agli sgoccioli dato che è stato protagonista delle mie colazioni da allora), l'altro strabordante di sciroppo con altre ciliegione che galleggiavano allegre al suo interno. Il secondo è il protagonista di questa ricetta che vi presento oggi ed anche di quella dell'ultimo post (che trovate qui). Pronti?

CROSTATA di RICOTTA e CILIEGIE 

Ingredienti: 
per la frolla:
- 180g farina 00
- 65g burro
- 75g zucchero semolato
- 2 tuorli d'uovo
- 1 cucchiaio di latte
- vanillina
- 3g lievito in polvere
- 1 pizzico di sale
per la farcia:
- 500g ricotta vaccina
- 3 cucchiai di zucchero semolato
- 1 uovo
- 2 albumi
- 1 pizzico di sale
- scorza grattugiata di mezzo limone di Amalfi
- ciliegie sciroppate q.b.

Procedimento:
Setacciate assieme su di una spianatoia la farina con il lievito e la vanillina tentando di formare un piccolo montarozzo. Praticate un foro al centro ove andrete a sbattere i due tuorli d'uovo con lo zucchero ed il pizzico di sale, amalgamate col cucchiaio di latte se il compost è troppo duro. Aggiungete il burro portato a temperatura ambiente e tagliato a tocchetti, impastate nel più breve tempo possibile. Una volta formatosi un panetto omogeneo di frolla, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per una buona mezzora.

Nel frattempo preparate la farcia: montate gli albumi con il pizzico di sale a neve ferma, mentre in una ciotola sbattete la ricotta fresco con lo zucchero e l'uovo intero. Aggiungete la scorza del limone e una volta montati anche gli albumi avendo cura di amalgamarli alla ricotta con un movimento che va dal basso verso l'alto per non smontarli. Infine inserite le protagoniste: le ciliegie assieme a qualche cucchiaiata del loro sciroppo. Riponete in frigo coperto.

Tirate fuori la frolla dal frigo e stendetela su di una spianatoia; adagiatela su di uno stampo precedentemente imburrato ed infarinato, forate con i rebbi di una forchetta, coprite con della carta forno e dei pesetti di ceramica (non avendoli io uso dei legumi tipo ceci o lenticchie) per evitare che in cottura la frolla lieviti troppo. Infornate per 20 min a 180°.

Una volta tirata fuori la base di frolla e raffreddatasi, coprite con la farcia di ricotta e cospargete di stelline di frolla (o quello che volete voi ;) ). Rimettete in forno a 180° per altri 15 min.

Ed quindi uscirete a riveder le stelle...








domenica 31 marzo 2013

Easter...

Della serie che ti ritrovi domenica sera verso le 19 che apri gli occhi dopo una dormita di circa 4 ore, esausta dopo il grande pranzo di Pasqua, ti alzi dal letto stropicciandoti svogliatamente gli occhi, dai uno sguardo fuori alla finestra, vedi buio e dici "tutto qui...due giorni di intensa cucina, gran sfaccendare, alacri pulizie, ed è già tutto finito". Sì, è finito, ma ne è valsa la pena, come sempre! Già solo per le foto, ne è valsa la pena! Per i complimenti del babbo che dice di aprire un ristorante ne è valsa la pena! Per lo sguardo goloso della nonna ne è valsa la pena! Per nonno che pur non capendoci nulla di ciò che gli accade attorno, continua a ripetere "Ma questo è proprio speciale, è proprio buono!", ed infine per mamma che si impegna sempre al massimo e con passione per darmi una mano nelle mie creazioni...anche se lo confesso, stavolta è stata una pessima assistente, ha sempre dormito!!! 
Ebbene per tutti questi motivi, siamo riusciti anche quest'anno a Ciliegina's house a creare una cosa dolce e buona che confortasse tutti e che ci facesse sentire ancora più affetto gli uni con gli altri! Qual è il menù di quest'anno? Eccovi questo potpourri di pietanze e dolcezze!!!





Menù

Antipasto
Semplice tagliere di Pizza al Formaggio umbra, Uova sode e Corallina romana

Primo
Tortelli agli Asparagi al Burro e Salvia

Secondo 
Carrè d'Agnello in crosta di Pistacchi ed Erbe
Carciofi gratèn al forno

Dessert
Mezze uova di Cioccolato Fondente ripiene di Bignè alla Panna



Detto ciò andiamo per ordine...l'antipasto pronto per essere arraffato è il seguente, non mi spreco in spiegazioni...





Tortelli agli Asparagi al Burro e Salvia

Ingredienti (per circa 45 tortelli):
per la pasta:
- 400g di farina 00
- 4 uova
- sale q.b.
per l'ambiosima (o ripieno):
- 500g di ricotta di pecora
- 1 mazzo di asparagi
- 1 uovo
- 1 spicchio d'aglio
- 50g burro
- noce moscata
- sale&pepe

Preparazione:
Come sempre mi dilungo fin troppo nel post "Il Tortello della Nonna" indi per cui per la preparazione e stesura della sfoglia mi riferisco assolutamente a quello. Tuttavia per ciò che riguarda il ripieno (o come lo chiama la mia nonnina, ambiosima), dovrete operare diversamente.

In primis lessate per un tempo abbondante (10 min dal fischio in pentola a pressione) gli asparagi. Fatto ciò tagliateli a tocchetti e saltateli in padella con burro, uno spicchio d'aglio, sale, pepe nero macinato fresco e noce moscata lasciandoli insaporire a sufficienza. Togliete l'aglio, e frullate gli asparagi con il loro succulento sughetto, ed infine amalgamateli assieme alla ricotta ed all'uovo.

Aggiustate di sale e con questo riempite la sfoglia dei tortelli. Lessateli in abbondante acqua salata per 3/4 min.







Carrè d'Agnello in crosta di Pistacchi ed Erbe

Ingredienti:
- 1 carrè d'agnello
- 300g di pistacchi tostati sgusciati
- salvia, timo e peperoncino tritati secchi
- sale grosso
- pepe nero macinato fresco
- olio e.v.o.

Preparazione:
Sì anche l'anno scorso ho fatto il carrè, e se volete curiosare eccovi il link del Carrè d'Agnello ripieno di Asparagi. Ma quest'anno l'ho fatto in maniera divesa.

In primis con un coltello affilato (mi raccomando fate attenzione) pulite il carrè eliminando la pellicina che lo ricopre. Massaggiate il carrè dolcemente con sale grosso e pepe macinato, e lasciatelo riposare. A parte tritate i pistacchi assieme alle erbe e cospargetevi un largo rettangolo di carta forno.

In una casseruola bella larga, rosolate il carrè in olio da ambo i lati così che si formi una crosta dorata; fatto ciò toglietelo dal fuoco e passate il carrè nel composto di pistacchi, ricoprendolo ovunque (aiutatevi con la carta forno). 

Trasferite il carrè con carta forno annessa in una teglia da forno ed infornate a 180° per 25 min. Al termine della cottura lasciate in forno spento ma ancora caldo il carrè per altri 10 min.

Tagliate seguendo il verso dell'osso e servite con qualche sfizioso contorno.






Ed ora arriviamo al piatto forte...il dessert. Due giorni di attente e faticose preparazioni, una vera rottura di scatole detto tra noi, ma quanto ne è valsa la pena!!! Vi premetto che ovviamente i bignè li ho fatti io, ma ne voglio parlare in un altro post dedicato solo a loro perchè come per ogni ricetta c'è sempre una storia dietro.


Mezze uova di Cioccolato Fondente ripiene di Bignè alla Panna

Ingredienti (per 5 persone):
- 15 bignè appena fatti
- 1 kg di cioccolato fondente
- 250 ml panna da montare
- 50g burro
attrezzi:
- stampo per mezze uova in silicone
- sac-à-poche

Preparazione:
Ahimè non sono dotata di attrezzature super intelligenti per il temperaggio del cioccolato e quindi mi sono dovuta arrangiare all'esperienza di vecchie amiche ed a video di mastri cioccolatieri come Luca Montersino; ho seguito in particolare questo video, che magari per alcune cose può essere illuminante, perciò prima di leggere quanto sotto vi consiglio di guardarlo.

Mettete a sciogliere a bagno maria tutto il cioccolato fondente ben tritato assieme al burro, levigandolo senza sosta con una leccapentole. Ogni tanto con il mignolo misurate amatorialmente la temperatura. Una volta sciolto il cioccolato, togliete la pentola dal fuoco (o meglio dalla pentola con l'acqua bollente) e cominciate a levigare il cioccolato con la leccapentole incessantemente (usate la leccapentola proprio come un pennello, arrivando sul fondo della pentola massaggiando e levigando il cioccolato) finchè con il mignolo non vi accorgerete che la temperatura del cioccolato si sarà abbassata parecchio. 

A questo punto rimettete in acqua bollente la pentola e riscaldate nuovamente (senza smettere di massaggiare il cioccolato con la leccapentole) ed una volta alzata la temperatura del cioccolato liquido, spegnete definitivamente il fuoco, togliete la pentola dall'acqua, e ri-abbassate un po' la temperatura del cioccolato con lo stesso metodo di prima. 

A questo punto mettete a cucchiaiate il cioccolato negli stampi a forma di mezze uova (io ho uno stampo in silicone della silikomart), cospargetelo fin sui bordi delle mezze uova ed infine rovesciate lo stampo lasciandolo sospeso su due appositi sostegni così da far scolare il cioccolato in eccesso. Mettete in frigo a freddare, ed una volta pronte tirate fuori gli stampi e raschiate via il cioccolato in eccesso. 

Fate una seconda passata di cioccolato fuso negli stampi, di nuovo in frigo a freddare e di nuovo raschiate il cioccolato in eccesso. Togliete le mezze uova di cioccolato dallo stampo e lasciate in frigo fino al momento dell'uso.

A questo punto farcite i bignè con una sac-à-poche con della panna ben montata, disponeteli sulle mezze uova, decorate con colate di cioccolata, ciuffetti di panna e zucchero a velo.




 





Ecco la pasqua della Ciliegina...e la vostra? Vi siete ripresi o magari siete ancora a tavola?

mercoledì 23 gennaio 2013

Stuzzicami ancora...raviolino!

Tornano...sempre...inesorabilmente...come le tasse, il raffreddore o il nuovo album di Tiziano Ferro...GLI ESAMI!!! Sì, ahimè anche al Dipartimento di Matematica giunse la sessione d'esame, e per primo eccolo lì, Istituzioni di Geometria: 9 crediti di ostacolo alla mia vita professionale, sociale e culinaria!!! Settimane seduta sulla mia sedia skruvsta dell'Ikea, china sulla mia scrivania in finto legno, addormentata su quaderni, fogli, appunti, con le mani sporche di penne dai colori più improbabili (ve l'ho mai detto che sono una grafomane? Appunto mentale: una volta uscita dall'università piantare come minimo 10 alberi per ripagare la cara Madre Terra dei suoi sforzi e dei suoi frutti...). Tuttavia il richiamo dei fornelli è troppo forte, la mia ciccia non sa resistere, DEVO cucinare!!! Inoltre in università avevo promesso un dolcetto post-befana che non è mai arrivato, quindi ho dovuto produrre: una cosina semplice, dolcina, che stuzzichi il palato e che non appesantica, per accompagnare le lunghe e tediose mattinate di studio, per sollazzare giovani palati affamati ed esigenti...

Raviolini ripieni di Crema di Ricotta

Ingredienti:
per la frolla:
- 180 g farina 00
- 3 g lievito per dolci
- 75 g zucchero
- 1 bustina di vanillina
- 1 presa di sale
- 1 uovo
- 60 g burro (freddo)
per la farcia:
- 400 g ricotta di pecora
- 1 uovo
- 150 g zucchero semolato
- aroma millefiori

Preparazione:
fase 1): preparare la frolla
Mescolare farina e lievito e setacciarli sul piano da lavoro. Praticare una buca nel mezzo del mucchio e mettervi zucchero, vanillina, sale e uovo. 
Con una forchetta sbattere l'uovo, lo zucchero e parte della farina presa dai bordi così da formare un impasto denso; allorchè andrete ad aggiungervi il burro a tocchetti ancora freddo. 
Importante è a questo punto coprire il burro appena fatto a tocchetti con la farina dei bordi (così da isolare il burro dal calore durante la lavorazione). Comprimere a questo punto tutto in un blocco, impastare velocemente gli ingedienti fino ad ottenere una pasta licia, avvolgere in pellicola e lasciare in frigo per mezz'ora circa.
Una volta fuori dal frigo, stendere la pasta col mattarello, con un coppa pasta od un taglia biscotti tondo praticare dei dischi di sfoglia, e stenderli nuovamente con il mattarello al volo per renderli poco più larghi.

fase 2): preparare la crema
In una ciotola amalgamare ricotta e zucchero fino a raggiungere una certa omogeneità; aggiungere l'uovo e l'aroma millefiori.

fase 3): creare i raviolini
Aiutandovi con due cucchiaini depositate al centro dei dischetti di sfoglia poco impasto e chiudete a fagotto.
Disponete i raviolini sulla superficie di una teglia da forno coperta da carta forno ed infornate in forno pre-riscaldato a 180° per 20 min.






martedì 25 dicembre 2012

Merry Tortelli!!!

E siamo infine giunti al fantomatico Natale...chi ci crede e chi non ci crede, chi gli attribuisce un significato religioso e chi no, chi vorrebbe approfittare semplicemente della festività per stravaccarsi sul divano a leggere o guardare film e chi invece sgobba in cucina più di quanto già non faccia tutti i giorni, chi asserisce che è assurdo aspettare Natale per "esser più buoni" oppure "stare assieme ai propri cari" e chi invece come me un po' se ne frega (concedetemi il francesismo) ed effettivamente approfitta di questo tempo per ringraziare amici e parenti dell'affetti e star in loro compagnia...

Confesso che amo cucinare per le persone che amo, vederli gustare (o nel nostro caso, divorare) le pietanze da me preparate con tanto ardore, sdraiarmi sulla sedia una volta che il piatto è vuoto e sorseggiare un bicchiere di vino dopo le fatiche, fare la valletta per lo scarto dei regali, strappare la carta e i vari involucri dei regali a me indirizzati e sorridere come una beota anche se non mi piacciono, insomma tutte cose che non fai di solito tutti i giorni...

Ciance a parte anche quest'anno ce la siamo cavata!!! La vigilia è andata e noi siamo ancora tutti vivi e le nostre pancione non sono ancora esplose...abbiamo cucinato, assaggiato, riso, lavato piatti, ancora risate ed infine condiviso con i nostri cari. A breve dovrò raggiungere casa di mia nonna per la seconda mandata di cibarie (oogi poverina tocca a lei...), ma prima eccovi la mia vigilia a base di pesciolini...

Menù

Antipasti:
Formaggi e mieli su tagliere
Dischetti di sfoglia con spuma di tonno, maionese e capperi
Uova sode con spuma di tonno, maionese e capperi
Taralli
Insalata di mare

Primo:
Tortelli di Ricotta e Salmone affumicato con salsa rosata

Secondo:
Salmone affumicato a fette

Dolce:
Coppe di Crema Diplomatica su letto di Panettone
Casetta di Pan di Zenzero


Tavola di Natale addobbata


Tavolata di antipasti


In particolare voglio raccontarvi del Tortello di Natale!!!

Tortelli Ricotta e Salmone

Ingredienti (per circa 80 tortelli):
per la sfoglia:
- 700 g farina
- 7 uova
- sale abbondante
per il ripieno:
- 700 g ricotta di pecora
- 250 g salmone affumicato
- 1 uovo
- noce moscata
per la salsa:
- 2 barattoli di pelati
- aglio
- olio
- peperoncino
- 3 cucchiai panna da cucina

Preparazione:
Per la preparazione della sfoglia rimando al link de "Il Tortello della Nonna" di qualche mese fa. In ogni caso ve lo ri-spiego volentieri brevemente.

Preparazione della pasta dei tortelli:
Sulla spianatoia (o sul tavolo della cucina) disponete la farina a vulcano ed andate a praticare un solco dentro il quale depositerete le uova ed il sale. Con le dita o con una forchetta sbattete le uova senza farle uscire dal solco di farina, e quando si saranno amalgamate incominciate ad unirvi gli estremi del vulcano di farina. Sul finire dell'impasto, coprite le uova con tutta la farina e impastate con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Lasciate riposare il panetto ben coperto sul tavolo per un'oretta.

Preparazione del ripieno (o ambiosima):
Tritate a dadini il salmone ed amalgamatelo con una forchetta assieme alla ricotta. Aggiustate di sale, aggiungete la noce moscata quanto basta ed infine versatevi anche l'uovo.

Preparazione dei tortelli:
Stendete la pasta dei tortelli quanto basta tentando di renderla tonda, e cominciate a versare cucchiai di ripieno a distanza l'uno dall'altro. Coprite da un lembo di pasta, separate con le mani i vari cucchiai di ripieno, e tagliate la fila di tortelli che avete creato.
Fatto ciò allargate la fina di tortelli e andate a definire la loro forma con i rebbi di una forchetta (i rebbi della forchetta hanno anche la funzionalità di decorare il tortello).
Infine tagliate i tortelli con un tagliapasta tondo e andate a disporli su di un panno di cotone dove li lascerete riposare qualche minuto scoperti. 
Lessate qualche minuto in acqua bollente salata.
Preparazione della Salsa:
Frullate i due barattoli di pelati e versateli in un padellino dove già stanno sfrigolando due spicchi d'aglio in olio caldo aromatizzato col peperoncino. Lasciate cuocere finchè la salsa non è più acidula ed aggiungete la panna. Amalgamate ancora qualche minuto su fuoco ed infine spegnete e di nuovo frullate col minipilmer.

Condite i tortelli.









A tutti voi cari lettori, auguro un felicissimo Natale, e non solo. Che sia ricco di golosità, manicaretti e dolcezze!!!
Con affettalo la vostra Ciliegina.

domenica 11 novembre 2012

Eurochocolate...per la liberazione delle endorfine!

"Cosa le regalo? Cosa le regalo? COSA LE REGALO?" 
Domande che ti tengono sveglia la notte, turbano i viaggi in autobus sovrastando la musica a tutto volume dell'iPod, movimentano le noiose giornate in università, provocano scatti d'ira immotivati con i colleghi (della serie "Ma che mi importa del risultato della dimostrazione, dimmi cosa le regalo???"). Quando infine la risposta giunge inaspettata in una inaspettatamente assolata giornata d'autunno:

C.: "Sai penso proprio che o ed il mio ragazzo ci concederemo una romantica giornata all'Eurochocolate uno di questi weekend..."

E lì...la calma.
Mi precipito nel laboratorio di calcolo del dipartimento, mi connetto al server, mi collego a facebook, e le scrivo il messaggio:
"Cara amica, io ti dono una giornata al'Eurochocolate, ti piace l'idea?"

Scatti perugini
La risposta è stata ancora più cara e dolce della proposta: ci siamo accordate per il giorno, abbiamo ritardato l'orario del treno di ritorno per prolungare quelle poche ore insieme, ed il 20 ottobre Ch. da Bologna ed io da Roma ci siamo riabbracciate dopo mesi davanti alla stazione di Perugia, come se non ci fossimo mai separate!!!

Ma ora parliamo di cose serie: non appena varcato l'ingresso per l'Eurochocolate (appena fuori dall'uscita del MiniMetrò) ci siamo trovate sommerse da odori e profumi di tutti i tipi: dal tartufo, al cioccolato a qualche formaggio stagionato, alle nocciole tostate...inevitabile è stato fermarsi a sognare di fronte ad ogni vetrina, ad ogni bancarella, ad ogni insignificante banchetto colorato e ricco di sapori...
Primo assaggio: una sbrisolona nocciole e crema di cioccolato...goduria allo stato puro. Ma le cose salutari son finite lì: abbiamo scroccato una scaglia di cioccolato fondente al peperoncino ad un banchetto con due paia di occhi da cerbiatte, non abbiamo resistito alla fontana di cioccolata che inondava uno strafritto waffle infilzato da uno stecchino, ci siamo concesse un paio di pezzi di pizza per ricordarci il sapore di pietanze salate, abbiamo sgraffignato gadgets cioccolatosi dagli stand più commerciali, e, per concludere la giornata, una cioccolata calda da Sandri lo storico bar di Perugia.

Assaggi di cioccolato
 
La separazione è stata dura, ma necessaria, con la promessa di rivederci prestissimo, e di una fettuccina fresca fatta in casa per pranzo in quel di Bologna.

Dall'Eurochocolate sono spuntate un mare di idee: da cose talmente semplici che ci si sente sciocche a non averle pensate da sole, a cose invece più elaborate ed originali, che denotano il genio di chi le crea. Una di quelle cose sciocche è stata proprio la pasta fresca al cacao: ero lì lì per acquistarla, quando mi son detta schernendomi "Ma che dici? Le tagliatelle al cacao te le puoi benissimo fare a casa da sola, senza spenderci una fortuna!". E così (per l'enorme felicità di mio padre -_____-) è stato...con la piena approvazione di mia nonna (la donna della pasta fresca per eccellenza) ecco a voi le succulente:

Tagliatelle al Cacao con Speck e Noci

Ingredienti (per 4 persone):
per le fettucce:
- 350 g farina 00
- 25 g cacao amaro in polvere
- 4 uova
- sale
per il condimento:
- 150 g speck
- 20 noci
- 2 cucchiai di ricotta di pecora
- 1 cucchiaio di latte
- olio e.v.o.
- sale
- pepe nero

Preparazione:
Sulla spianatoia setacciate assieme farina e cacao; praticate un buco al centro della montagna di farina, ed al suo interno sbattete (con mani o forchetta) le uova ed il sale. A mano a mano impastate fino a formare un impasto compatto.

Lasciate riposare l'impasto coperto da panni di cotone per più di un'ora, e poi cominciate a stendere. Infine lasciate seccare un po' la pasta per un'altra oretta e mezza e poi affettate le tagliatelle.

In una padella lasciate saltare in olio caldo lo speck tagliato a listarelle rendendolo croccante e saporito. Aggiungete noci, sale e pepe, ed infine la ricotta ammorbidita da qualche goccia di latte e mantecate qualche minuto.

Lessate e scolate le tagliatelle, versatele in un vassoio da portata e conditele con il sugo di noci e speck. Impiattate con un sorriso ;D




 



lunedì 9 luglio 2012

"With a little help from my friends"

Come al solito, in periodo sessione estiva d'esame, con calura, sonno, zero voglia di studiare, e soprattutto zero voglia di studiare matematica (sì ho scelto proprio la facoltà giusta), faccio a rotazione nell'invitare a pranzo od a cena le mie amiche: prima Sara,  poi Isa e Giulia, poi Chiara Claudia e Rick, ed infine Flamy che studiando fuori Roma riesco a vedere raramente, ma i nostri incontri son sempre ricchi di eventi e ciance come se non ci fossimo mai perse di vista (tranne quando ci arrabbiamo :D). Finalmente giunge una delle poche volte che si riesce ad organizzare un incontro, e inizialmente non avevo idea di cosa intavolare in quanto a cibo; mi ritorna infine in mente la cena che ci ha preparato una cara collega di mamma qualche giorno prima: una cena davvero raffinata e succulenta, di cui una delle portate era un favoloso pollo saltato con mandorle e zenzero. Ho dunque deciso di emulare la ricetta dell'amica di mamma e di tentare un dessert con le poche cosine che avevo in frigo (sì, di questi giorni mi fa fatica anche solo scendere a fare spesa al super, va bene???). Eccovi dunque queste ricettine succulente:


Padellata di Pollo con Mandorle e Zenzero

Ingredienti (per 2 persone):
- 400 g petto di pollo
- 1/2 radice di zenzero
- 40 g mandorle intere pelate
- 1 spicchio d'aglio
- olio e.v.o.
- farina q.b.

Preparazione:
In un'ampia padella fate sfrigolare lo spicchio d'aglio mondato con un filo d'olio ed assieme allo zenzero tagliato a fini fettine. A parte tagliate a listarelle il pollo e passate i tocchetti nella farina sgrullandoli di quella in eccesso. Una volta pronto mettete anche il pollo nella padella con l'aglio e lo zenzero e lasciate cuocere a fuoco lento rigirando i tocchetti di pollo di tanto in tanto così da cuocerli interamente ed aggiungendo qualche goccia d'acqua se necessario.

A parte in un altro padellino tostate le mandorle con un filo d'olio smuovendole talvolta così da evitare che si brucino.

Una volta cotto il pollo, aggiungete le mandorle già tostate e saltateli qualche minuto per farli insaporire.








Pseudo-Tiramisù di Ricotta e Pesche

Ingredienti (per 2 bicchieri):
- 2 pesche
- 2 savoiardi
- 200 g ricotta
- 100 g philadelphia
- 150 g zucchero
- zucchero di canna q.b.

Preparazione:
In una ciotola amalgamare con una piccola frusta la ricotta, la philadelphia, e lo zucchero facendo in modo da renderlo un composto compatto ed omogeneo. A parte mondate, sbucciate e tagliate a tocchetti le pesche e unitevi un poco di zucchero di canna.

Preparate i bicchieri: mettete sul fondo un savoiardo spezzato a metà, e cospargete di pesche; versate una parte del composto di ricotta e zucchero fino a riempire quasi il bicchieri, e cospargete nuovamente di pesche.

Lasciate in frigo per un minimo di 3 ore e servite.




martedì 10 aprile 2012

Pasqua with family

Allora questa pasqua? Cosa avete combinato di bello? E soprattutto quanto e cosa avete mangiato? Invece di augurare Buona Pasqua a destra ed a manca ho augurato a tutti un Buon Pranzo, perchè lo ammetto, avevo in mente solo il mio menù: l'ho pensato e ripensato per settimane dubbiosa della sua riuscita, ed invece è riuscito al meglio: nel giro di una nottata e mezza mattinata la tavola del mio soggiorno era addobbata ed imbandita. Devo dare merito a mia madre per la tavola (cui io ho applicato minuscole modifiche dovute alla mia mania di perfezionismo in cucina) e per la scelta dell'accostamento di fiori e colori. Quanto alla cucina, il merito me lo prendo tutto io: dalla A alla Z l'idea è stata mia, e la realizzazione anche.

Passiamo all'enunciazione del menù. Vi premetto che è un menù per sole 5 persone quindi abbastanza ridotto: ho sentito di gente che ha festeggiato in grande con tre primi, cinque secondi e millanta dolciumi, ma avendo in famiglia gente affetta da diabete e colesterolo alto mi sono concentrata sulla filosofia del poco ma buono (non siamo scesi dalle siedie affamati ve l'assicuro).


Menù

Antipasto:
Uova sode farcite di Crema agli Asparagi
Fette di Pizza di Pasqua al Formaggio Umbra con Corallina e Formaggio al Pepe Nero

Primo:
Tortelloni ripieni di Ricotta e Spinaci al Burro e Salvia

Secondo:
Carrè d'Agnello agli Asparagi

Dolce: 
Pastiera Napoletana


Andiamo per ordine, come al solito.


Uova sode farcite di Crema agli Asparagi

Ingredienti:
- 5 uova
- 180 g asparagi freschi
- parmigiano q.b.
- 1 spicchio d'aglio
- olio
- sale
- pepe nero

Preparazione:
Mondate e tagliate gli asparagi a tocchetti e cuocerli o in acqua bollente salata o in pentola a pressione. In una padella antiaderente scaldare un filo d'olio in cui andrete a rosolare l'aglio (che eliminerete non appena imbiondisce) e ad unire gli asparagi con un po' della loro acqua di cottura; lasciar insaporire, a fiamma media, per circa dieci minuti. 

A parte rassodare le uova, raffreddarle sotto acqua corrente e sgusciarle (se non ricordate come lessare un uovo ecco qui: mettetelo in un pentolino coperto da acqua fredda, portate sulla fiamma e fate bollire 10 min). 

Dividerle a metà le uova, estrarne delicatamente i tuorli, e versarli insieme agli asparagi e tutto il loro condimento nel boccale di un mixer. Unire anche il parmigiano, un pizzico di sale e pepe, e tritare fino ad ottenere una cremina densa. Con questa farcire i bianchi d'uovo con una sac-a-pochè, coprire e conservare al fresco fino al momento di servire.




NOTA: sono troppo contenta perchè ho imparato ad usare prefettamente la sac-a-pochè!!! Grazie a quelle usa e getta della Cuki che sono davvero facili da usare (e che userò più e più volte alla facciaccia loro).



Tortelloni ripieni di Ricotta e Spinaci al Burro e Salvia

Ingredienti (per circa 3 tortelloni a piatto):
(Sulla falsa riga della preparazione del "Tortello della Nonna" che troverete già raccontata qui).
per la pasta:
- 400 g farina 00
- 4 uova
- sale
per l'ambiosima:
- 300 g spinaci lessati e strizzati
- 800 g ricotta di pecora
- 1 uovo
- parmigiano q.b.
- sale & pepe
- noce moscata
- cannella
per il condimento:
- 70 g burro
- 10 foglie di salvia appena colta

Preparazione:

fase 1) Preparazione della pasta dei tortelli:
Come prima cosa sulla spianatoia (o sul tavolo della cucina) create un montarozzo di farina su cui andrete a fare un solco dentro il quale andrete a depositare le uova ed il sale. Con le dita sbattete le uova senza farle uscire dal solco di farina, e quando si saranno amalgamate incominciate a versarci gli estremi del vulcano di farina. Sul finire dell'impasto, coprite le uova con tutta la farina e impastate con le mani fino all'ottenimento di un impasto omogeneo.
Mettete in frigo a riposare, coperto da pellicola, per un paio d'ore.

fase 2) Preparazione del ripieno (o ambiosima):
Tritare finemente gli spinaci lessati e strizzati, e uniteli a ricotta e parmigiano in una ciotola. Amalgamate per bene e condite con gli aromi. Unite anche l'uovo (il quale serve a mantenere compatto il composto in cottura).

fase 3) Preparazione dei tortelli:
Stendete la pasta dei tortelli quanto basta tentando di renderla tonda, e cominciate a versare cucchiai di ripieno a distanza di circa 2/3 cm l'uno dall'altro (i tortelli dovranno alla fine venire di circa 5cmx5cm, per questo li ho chiamati tortelloni). Coprite da un lembo di pasta, separate con le mani i vari cucchiai di ripieno, e tagliate la fila di tortelli che avete creato.
Fatto ciò allargate la fina di tortelli e andate a definire la loro forma con i rebbi di una forchetta (i rebbi della forchetta hanno anche la funzionalità di decorare il tortello).
Infine tagliate i tortelli e andate a disporli su di un panno di cotone dove li lascerete riposare qualche minuto scoperti.
(vi rimando nuovamente a vedere le foto al "Tortello della Nonna" dove ho descritto passo passo la preparazione dei tortelli).

fase 4) Cottura:
Bollite i tortelli in abbondante acqua salata per 3/4 min, o per meglio dire, quando risalgono a galla nella pentola, andate a scolarli ed a riporli nei piatti a servire.

A parte sciogliete a fiamma dolce il burro con le foglie di salvia ed un pizzico di sale. Ancora caldo lo andrete a disporre a cucchiaiate sui piatti e servite.

 

Carrè d'Agnello agli Asparagi
Ingredienti:
- 800 g carrè d'agnello
- 6/8 asparagi fini
- 1/2 bicchiere di vino bianco (ho usato del Vermentino di Sardegna)
- 2 scalogni
- salvia
- olio
- sale & pepe
- noci

Preparazione:
Per prima cosa intagliate il carrèa partire dall'alto a 3 cm dall'osso così da ottenere una grossa fetta attaccata alle costine. Salate e pepate l'interno del taglio e farcite con gli asparagi mondati ed interi; riavvolgete la fetta e legate con abbondante spago da cucina.
Coprite una teglia con carta da forno, e depositatevi l'agnello. Condite con gli scalogni tagliati a spicchi, olio, il vino e la salvia.
 

Personalmente prima di infornarlo, l'ho lasciato riposare ed insaporire negli aromi un'intera notte coperto da un panno di cotone, per poi infornarlo la mattina dopo a 180° per 45 min, aprendo di tanto in tanto per irrorare la carne col proprio sughetto.

Tirate fuori dal forno la teglia e cospargete il carrè con un battuto di noci tritate con sale e pepe. Reinfornate per 5 minuti al massimo della temperatura per far fare una bella crosticina all'agnello. 

Ritirate fuori dal forno ed affettate su un tagliere l'agnello avendo cura di togliere tutto lo spago, disponete su un vassoio d'acciaio che possa essere messo in forno, e reinfornate l'ultima volta per 10/15 min a 180° tentando di non far asciugare troppo la carne.

A questo punto l'agnello è pronto e lo potete servire (magari cosparso all'ultimo di un altro po' di noci tritate se vi sono avanzate).


Infine per ciò che riguarda la pastiera, ho nuovamente seguito la ricetta della mia nonna ischitana, che trovate qui.


sabato 12 febbraio 2011

Dopo una lunga degenza...


La ciliegina non ha più scritto perchè è stata tanto male...sono stata bloccata in casa per circa due settimane da questa influenza intestinale dei miei stivali: prima settimana con escursione termina fisica dai 35 ai 39 gradi (in pratica mi svegliavo con la febbre a 39, poi verso le 10 dopo colazione mi si abbassava repentinamente a 37, poi a 36 poi a 35 per poi risalire improvvisamente a 39 sul calar della notte), e seconda settimana senza febbre ma con nausee e mal di pancia continui. Il che mi ha portato a non aver cucinato proprio un bel nulla.
La prima settimana proprio non ho mangiato, e da allora in poi mi nutro a pranzo di paste e risi rigorosamente in bianco, ed a cena di fettine di carne all'olio e limone. Ma è vita questa? Due settimane senza cibo vero, senza dolci, e soprattutto con colazioni striminzite a base di tè e fette biscottate senza nulla sopra...

Ora che ho spiegato la mia assenza da queste rinfrancanti pagine e dai fornelli, mi son tenuta da parte una splendida torta alla ricotta modalità siciliana che ho fatto un mesetto fa per degli ospiti importanti. In realtà non è riuscita molto Sicilian style come avrei desiderato (o meglio come ho assaggiato quest'estate alla bancarella siciliana di San Lorenzo), però si può sempre migliorare...

Torta alla Ricotta

Ingredienti:
per la frolla integrale:
- 170 g farina integrale
- 80 g farina 00
- 125 g burro freddo
- 1 uovo ed un tuorlo
- 50 g zucchero di canna
- 50 g zucchero semolato
- 1 cucchiaino di lievito in polvere
- 1 punta di sale
per la farcia:
- 300 g ricotta di pecora
- 100 g zucchero (andate a gusto)
- gocce di cioccolato (a volontà)
- 2 uova
- una fialetta di aroma al rhum

Preparazione:
Intanto preparate la vostra frolla come l'ho fatta qui (ormai gli aficionados la conoscono a memoria la mia frolla integrale). Una volta pronta appallottolatela, impellicolatela e fatela riposare in prigo per un'oretta.
Nel frattempo preparate la farcia: in una terrina mettete la ricotta fredda assieme allo zucchero e con le fruste elettriche oppure a mano amalgamate fino ad ottenere un composto omogeneo; aggiungete le uova e di nuovo fate in modo di intriderle bene nell'impasto. Incorporate il cioccolato, il rhum (non tutta la fialetta che è troppo, e se avete il rhum vero usate quello che è meglio...).
Finita la farcia, prendete la frolla da frigo e la dividete in due palle, che andrete a stendere separatamente: una la metterete come base sulla vostra teglia (imburrata ed infarinata) e sulla quale poi andrete a versare il composto di ricotta; l'altra la adagerete supra la farcia a mo' di coperchio che andrete a richiudere ai bordi con la frolla della base che fuoriesce dalla teglia.
In forno a 180° per 40 min, prova delo stecchino et voilà!!!


domenica 7 febbraio 2010

Ancora vellutate


Ormai ogni volta che vedo una verdura...la frullo. Sarà che devo sfogare la mia rabbia repressa, o lo stress, o magari ce l'ho a morte con le verdure, chissà. O forse è colpa del concorso di Ale sulle zuppe, le minestre e le vellutate!!! Penso sia così, perchè da quando ho fatto la prima vellutata di verza & yogurt, non sono più riuscita a smettere...
Tra l'altro mi vado a cercare le cose più strane, tipo questa:

Crema di Broccoli & Pere Abate
(circa 195 kcal per porzione)


Ingredienti (per una porzione):
- 200 g cime di broccolo (già lessate)
- 1 pera abate
- 1 bicchiere d'acqua
- 1 cucchiaino di zucchero (di canna)
- 1 cucchiaino d'olio extra-vergine d'oliva
- sale

Preparazione:
Mettete a bollire l'acqua in una piccola casseruola. Aggiungete le cime di broccolo, salate e lasciate sbollentare per 5 min coprendo con un coperchio.
Nel frattempo lavate e sbucciate la pera, toglietele il torsolo e fate a tocchetti. In una padella anti-aderente mettete il cucchiaino d'olio e il cucchiaino di zucchero e quando caldi aggiungete la pera. Fate caramellare girando di tanto in tanto con una spatola di legno. Quando sarà pronta versate la pera nella casseruola col broccolo, lasciate amalgamare un minutino, spegnete il fuoco e frullate il tutto.
Impiattate e decorate con qualche cima di broccolo residua.
(In teoria la dolcezza di entrambi gli ingredienti sarebbe dovuta essere smorzata da una spolverata di bottarga o qualche tocchetto di Stilton Cheese, ma non avendo nessuno dei due mi sono accontentata di altri broccoli).


La ricetta è di Kja, che come al solito propone cose gustose e veramente originali.
Altrimenti se avete una porzioncina da 100 g di ricotta di mucca magra (e chi non ce l'ha, se siete a dieta T____T), potete allegramente frullarla assieme a dei pisellini congelati (che anche quelli sono nel congelatore dell'italiano medio XD). Un modo alternativo di mangiare le solite cose:

Vellutata di Piselli & Ricotta
(circa 346 kcal per porzione)

Ingredienti(per una porzione):
- 100 g piselli medi surgelati
- 100 g ricotta di mucca
- 1 porro
- 2 bicchieri di acqua tiepida
- 3/4 di cucchiaio d'olio extra vergine d'oliva
- 1 cucchiaino di curry
- sale & pepe

Preparazione:
Mettere a sbollentare in un bicchiere d'acqua l'olio ed il porro tagliato precedentemente a tocchetti; dopo 5 minuti aggiungere i piselli surgelati e la rimanente acqua; salate e coprite con un coperchio.Lasciate cuocere per 20 min a fiamma allegra, ed in seguito aggiustate di sale, aggiungete la ricotta, il curry ed il pepe. Lasciate amalgamare per altri 5 min ed infine togliete dal fuoco e frullate col frullatore ad immersione.
Impiatate ed accopagnate con pane abbrustolito.



Anche queste ricette parteciperanno al favoloso concorso di Timo & Maggiorana...spero che anche voi parteciperete senza però fissarvi come io ho fatto!!!



domenica 20 dicembre 2009

Aspettando Natale


Mentre attendo con relativa ansia il Natale, e quindi il mio inevitabile compleanno (che per inciso è domani T___T), ho preparato il mio dolce settimanale alla mia nonnina. Siccome il mio tesoro non ama i dolci eccessivamente cioccolosi, ho deciso di contenermi, e le ho quindi preparato la Crostata di Ricotta & Cioccolato di Dolci Ricette (si è vero, ormai le prendo sempre da lei, ma al momento è la mia preferita!!!).

Crostata di Ricotta & Cioccolato

Ingredienti per la frolla:
- 250 g di farina
- 150 g di burro morbido
- 100 g di zucchero
- 3 tuorli
- 1 cucchiaino di essenza di vaniglia
- la buccia di un'arancia grattuggiata (ho usato il limone)
- un pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno:
- 300 g di ricotta
- 100 g panna da montare
- 100 g di gocce di cioccolato o cioccolato in scaglie
- 40 g di zucchero
- 1 uovo
- 1 cucchiaino di essenza di vaniglia

Preparazione:
Mescolare rapidamente tutti gli ingredienti della frolla, formare una palla e mettere in frigo, coperta di cellophane per una mezz'ora.
Ho avuto un piccolo disguido: non avevo tempo di far arrivare a temperatura ambiente il burro, così l'ho sciolto a bagnomaria; la frolla è venuta molto morbida (ed in effetti era molto bella), però è stato un po' difficoltoso lavorarla in seguito.
Nel frattempo preparare il ripieno mescolando bene tutti gli ingredienti insieme ed accendere il forno. Anche qui ho fatto una modifica al composto: intanto ho usato il cioccolato in tavoletta e l'ho spezzettato io; e inoltre ho fuso, con 5g di burro e un goccio di latte, 20g di cioccolato (lo stesso che ho spezzettato), ed ho fatto una cremina per colorare ed amalgamare la ricotta...un giorno proverò la ricetta classica con le classiche gocce di cioccolato, lo giuro.
Imburrare e infarinare la teglia, stendere la frolla (lasciandone da parte un terzo per fare la decorazione superiore) e metterla nella teglia, quindi versarci sopra il composto, quindi stendere la rimanete frolla e decorare la superficie.
Quindi in forno a 180° per 45 minuti.

Ed è andata bene, in ogni caso: era molto delicata e gustosa, nonostante le mie assurde modifiche. Eccola:


Comunque ora come ora non ho molta voglia di parlare di dolci, ed è grave...
E' solo che...il giorno del proprio compleanno dovrebbe essere un giorno di gioia, un giorno in cui tutti fanno a gara per condividere la tua felicità o anche un solo barlume del sole che emani; il proprio compleanno è la celebrazione della vita di una singola persona, e per me, che credo nell'azione e nella forza dei singoli esseri umani, è un giorno veramente importante.
Tuttavia sono ormai due (ma anche tre) anni che mi accorgo che per le persone che mi circondano non è affatto così, anzi devono farsi pregare di festeggiare con te, o di fare uno sforzo per ricordarsi che sei nata tu, proprio tu, quel giorno...ma allora mi chiedo: a cosa serve? Cosa importa?
A questo punto preferisco raccogliermi in me stessa...
Secondo voi una persona può stare una sera intera a scrivere messaggi col cellulare per cercare di decidere dove vedersi, a che ora vedersi, con chi vedersi, ma soprattutto PERCHE' vedersi...io lo trovo avvilente e stupido. Perciò preferisco lasciar perdere in partenza e dire: se volete vedermi, sapete dove e come trovarmi.
Ma parliamo di cose più allegre e non della mia solitudine cronica. Ho anche accompagnato mamma a fare le ultime compere di Natale (ed anche lì si potrebbe fare tutto un discorso sul piacere che dovrebbe dare il pensare un regalo per una persona cui vuoi bene, ma lasciamo stare), e così ci siamo ritrovate a farci regali a vicenda solo per avere qualcosa da scartare il 24 notte a tavola coi nonni...sta di fatto che come al solito io ho avuto qualcosa che mi piaceva, mentre lei no (domani in ogni caso rimedierò, il vero regalo di certo non glielo faccio davanti agli occhi); ho avuto un favoloso ricettario di dolci e dei gancetti a forma di rana...





Ed hanno fatto il loro effetto, perchè li adoro come regali (mi accontento di molto poco).
In ogni caso passerà anche questo compleanno, come tutti gli altri, ed i miei 20 anni mi scorreranno addosso come acqua, senza che me ne accorga...un giorno dimenticherò tutto ciò perchè avrò persone migliori e più mature intorno, e io per prima sarò migliore e più matura...spero.
Buonanotte a tutti...