sabato 24 aprile 2010

Non ho ancora deciso se mi piace...

Dopo ben 8 giorni di pace e beata solitudine, poichè come sapete sono stata abbandonata a casa da sola dal parentame, ho deciso di ritrasformarmi nell'animale sociale che mi ero forzata ad essere fino a qualche giorno prima dell'abbandono. Ebbene ho aperto le porte della mia casa a pochi eletti, degni di entrare nella mia tana. La seconda sera (sabato scorso) ho invitato Andrea e Claudia, e non mi hanno fatto cucinare...a parte una torta che ho voluto fare per forza e purtroppo non è rimasta una fetta da fotografare (era venuta meravigliosamente, e la riproporrò presto); la prima sera invece ho cucinato per la mia dolce amica d'infanzia-barra-compagna di viaggio-barra-la sorella che non ho mai avuto, ecc...Grazie al cielo lei mi ha permesso di cucinare (e grazie al cielo è arrivata in ritardo, altrimenti mi avrebbe guardato in cagnesco con la bava alla bocca per un'ora mentre aspettavamo un'ora che si cuocesse qualcosa), e così le ho preparato: fettuccine (non fatte in casa ahimè) alla crema di ricotta ed asparagi, asparagi lessi con spolverata di grana, vettutata di cavolo cappuccio rosso, e per dessert:

Torta di Mele, Mandorle & Cardamomo

Ingredienti:
- 100 g farina 00
- 120 g mandorle spellate
- 5 uova (io ne ho messe 4)
- 250 g zucchero bianco (io 200 g)
- 2 mele granny smith (quelle verdi, pe' capisse)
- 1/2 cucchiaino sale
- 1/2 cucchiaino cardamomo macinato (io ho preso i semini di 6 bacche)

Preparazione:
Tagliate le mandorle a metà se le avete intere, oppure fatevi furbi (non come me che sono tonta e le compro intere) e compratele già affettate, ed in una padella antiaderente fatele tostare finché non diventeranno dorate. Lasciatele raffreddare e passatele al mixer assieme ai semi di cardamomo, aggiungendo a poco a poco la farina e il sale, finché tutti gli ingredienti siano ridotti a farina fine. Sperare tuorli ed albumi d'uovo e in una ciotola capiente sbattere i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto denso e chiaro. Aggiungere la farina di mandorle amalgamando bene. Sbucciare e gratuggiare le mele e aggiungere anche quelle all'impasto. Montare gli albumi a neve ben ferma (perchè agirà da lievito...avrete notato che non c'è lievito) e incorporarli delicatamente nell’impasto di prima (mescolando sempre dal basso verso l'alto). Versare l’impasto in una teglia da torte (di diametro circa 24 cm) e infornare a 180° per 40-50 minuti (la torta deve essere dorata e solida...prova dello stecchino). Cospargere con lo zucchero a velo setacciato prima di servire tiepido o a temperatura ambiente (gente, anche tiepida è una cosa favolosa).



Al primo morso mi sono chiesto cosa avesse avuto in mente la mia amica Sigrid quando aveva scritto questa ricetta particolarissima...ma poi...un altro morso, ed un altro, ed un altro ancora...e non riuscivo a decidermi se mi piacesse o meno questo benedetto cardamomo e tutt'ora sono indecisa.
La mia amicucciola mi ha guardata strana quando l'ha mangiata, ma alla fine l'ha ingurgitata per non farmi troppo dispiacere...non penso l'abbia gradita particolarmente (aspetto un suo commento di conferma o smentita), io invece l'ho odiata ed amata, finchè all'ultimissimo morso ho deciso che mi piaceva...accidenti ne devo fare un'altra perchè non mi ricordo se mi piaceva o meno...aaaaaaargh!!!

sabato 17 aprile 2010

Piacere, mi chiamo Cavolo Cappuccio Rosso


Una new entry del mio frigo: il cavolo cappuccio rosso. L'avevo notato già tempo fa, che troneggiava dalla sua cesta (al fianco del cavolo cappuccio verde che meglio conosciamo) e mi guardava con aria fiera distinguendosi con la sua originale pigmentatura, tuttavia a quel tempo lo snobbai com'è giusto che sia ai primi incontri con un uomo che non si conosce.
Poi ho continuato ad incontrarlo più e più volte: lui sempre nella sua posizione invitante ed io sempre presa da altri (l'ho tradito spesso con i porri, o con gli asparagi, o ancor meglio con i finocchi...), finchè un giorno son scesa proprio in cerca di Lui...e mi aspettava, poichè lo sapeva che un giorno sarei arrivata e sarei stata lì solo per ello.

Vellutata di Cavolo Cappuccio Rosso

Ingredienti (per 2/3 persone):
- 500 g cavolo cappuccio rosso
- 1 patata grande
- 1/4 di porro
- 1 spicchio d'aglio
- 1 cucchiaio d'olio e.v.o.
- sale
- curcuma
- curry

Preparazione:

Tagliate a cubetti la patata ed a fette non eccessivamente sottili il cavolo cappuccio, e poi lavate tutto.
Mettete a soffriggere nel cucchiaio d'olio in una casseruola, il porro tagliato a rondelline e l'aglio, aggiungendo anche un po' d'acqua tiepida per incremosirle.
Dopo 5 minuti aggiungete le verdure, aggiungete acqua (senza sovrastare le verdure), e coprite la casseruola lasciando stufare a fuoco dolce per 50 min girando di tanto in tanto per non farle attaccare sul fondo.
Quando filamente il cavolo di sarà ammorbidito, quel birichino, condite con sale, curcuma e curry (assaggiate per sentire se vi gusta), lasciate cuocere altri 5-10 min ed infine passate tutto col mini-pimer stesso nella pentola.

Per condirlo ulteriormente ildeborino, che è stata così dolce da condividere la sua ricetta favolosa, consiglia di saltare in padella (senza olio nè altri condimenti), due fettine di speck (io ho sperimentato col prosciutto crudo), che poi andrete a tagliare a strisce sottili ed a depositare in cima alla vostra vellutata.

Altrimenti, ho provato anche ad accompagnarli con questi (made by Il Pranzo di Babette):


Porri alla Curcuma

Ingredienti:
- 2 porri
- 1 spicchio d'aglio schiacciato
- 1 pizzico noce moscata
- 1 striscia di buccia di limone
-1 cm di stecca di cannella
- il succo di 1/2 limone
- 1/2 cucchiaio di curcuma
- 1/2 cucchiaio di pepe nero macinato fresco
- 1/4 cucchiaio di sale grosso
- 1/2 cucchiaino di sale fino
- 1 cucchiaio d'olio d’oliva

Preparazione:
Lavate i porri e spuntateli eliminando radici e foglie in eccesso. Tagliateli a tocchi belli grossi.
Scaldate dell’acqua in una pentola che possa poi contenere i porri e quando sobbolle unite l’aglio schiacciato, il sale grosso, il pepe (non tutto), la buccia di limone, la cannella, la noce moscata e metà della curcuma.
Dopo qualche minuto che bolle unite i porri e cuocete per almeno 15 minuti (all'incirca finchè non saranno teneri...punzecchiateli con una forchetta). Scolateli e fateli raffreddare cercando di espellere delicatemente l’acqua.
Per il condimento il condimento: sbattete l’olio con il limone, la curcuma rimanente e il pepe nero appena macinato. Disponete i porri in una terrina e conditeli con l’emulsione e lasciateli riposare in frigorifero per almeno 7-8 ore, meglio tutta la notte, (io ho resistito 5 ore...poi me li so pappati) prima di consumarli.

sabato 10 aprile 2010

Libertà = Golosità

Okkei, fermi tutti, reggetevi forte...i miei mi hanno lasciata sola per ben 10 giorniiiiiiiiiiiiiiii!!! Non ci posso credere!!! Se ne sono andati a Capoverde per concedersi una vacanza dalla routine quotidiana...di 10 giorniiiiiiiii!!! Bè ormai avrete capito che sono abbastanza anormale, e piuttosto che organizzare festini, comprare litri di birra (oddio forse se di qualità pure pure un pensierino ce lo farei...), distruggere casa mia, o assordare i vicini con musica spaccatimpani (nel mio caso MUSE a palla, e anche questo tuttavia lo farei), preferisco chiudermi in casa ad oziare...o meglio studiare. La settimana prossima mi cominciano gli esoneri, ed in effetti è un bene che se ne siano andati proprio ora, così non incontreranno per l'ennesima volta il mio alter-ego bestiale che esce fuori puntualmente ad ogni sessione d'esame.
Tanto per citare, non so se avete presente la serie "Una Mamma per Amica": è un periodo che me la sto riguardando, ed in un episodio Lorelay (la mamy) lascia a casa da sola Rory (la figlia) per un week-end; questa piuttosto che passare una notte col boyfriend (okkei questo proprio non è il mio caso, me ne rendo conto XD) preferisce fare il bucato "come piace a lei"...Mamma e figlia:

L: "Ora parliamo di quello che farai tu stasera: organizzerai una festa, non è vero? Inviterai motociclisti e fannulloni che mi distruggeranno la casa!"
R: "Farò il bucato, guarderò la tv, ordinerò una cena indiana e andrò a letto."
L: "E poi arriveranno i motociclisti e i fannulloni che distruggeranno casa!"
R: "Mi addomenterò sul divano con la televisione accesa."
L: "Scusami, e qando arrivano i motociclisti e i fannulloni? Rory, tu devi fare qualcosa di brutto quando la mamma è fuori città: è la regola! Hai visto il film Risky Business? Ora, non ti chiedo di fare come Tom Cruise, ma che ne dici di organizzare qualche piccola bisca..."
R: "Sì, guarda farò il possibile."
L: "Te ne sarei grata!"

E non è finita qui...più tardi col suo ragazzo Din:

D: "Ah stasera pensavo, visto che tua madre non ci sarà, potrei fare un salto..."
R: "Oh...stasera veramente pensavo di interpretare il ruolo dell'eremita..."
D: "Perchè?"
R: "Non so, a J. D. Salinger piace molto."
D: "Non vuoi che venga da te?"
R: "No, non è questo. E' solo che non mi capita quasi mai di avere la casa tutta per me, e visto che mia madre non c'è, ho pensato che potrei fare il bucato come piace a me; sai non soltanto separare i bianchi dai colorati, ma separare i colori in scuri, medi e chiari; con le magliette bianche separate da quelle con la scritta tipo "rockstar", "il male", oppure "Kafka è stato qui".."
D: "Vuoi stare da sola per fare il bucato?"
R: "...E guardare la tv, e mangiare il cibo indiano che io adoro ma che a mia madre fa schifo, e andare a letto presto, e...sei arrabbiato?"

Non posso credere al fatto che qualcuno abbia davvero scritto queste parole...mi hanno intervistata? Mi hanno spiata? Mi leggono nella mente!!! (molto poco egocentrico da parte mia...). Sta di fatto che ieri sera stavo rivedendo proprio questa puntata e mi pareva quasi di essere entrata nella serie tv. In ogni caso mi sentivo un po' a terra perchè sono uscita solo oggi da 4 giorni di influenza ed avevo bisogno di un po' di dolcezza; prendendo spunto da Fiofiò, dato che mamy prima di partire si è premunita di riempirmi il frigo di frutta e verdure, tra cui 500 g di succose fragole terracina (mamy ti amo!!!), ho creato questi:

Muffins alle Fragole
(circa 180 kcal per muffin)


Ingredienti (per 6 muffins):
- 200 g farina 00
- 50 g zucchero di canna
- 1/2 bustina di lievito
- 100 ml latte
- 50 g burro fuso
- 1 uovo
- 100 g fragole
- 1 pizzico di sale ed uno di bicarbonato

Preparazione:
In una terrina versare tutti gli ingredienti asciutti, quali: farina setacciata, lievito, sale, bicarbonato, e zucchero di canna. Mescolarli tutti con una cucchiaia di legno e creare una fontana.
In un piatto altresì versare tutti gli ingredienti umidi, quindi sbattete l'uovo con una forchetta, assieme al latte, e il burro fuso (ma leggermente raffreddato, altrimenti si cuoce l'uovo).
Versare a poco a poco gli elementi liquidi nei solidi e mescolare brevemente giusto per amalgamarli ed evitare la formazione di grumi.
Tagliare le fragole a pezzettini piccoli ed unirli all'impasto girare sempre con il cucchiaio di legno per pochissimo.
Versare negli stami di silicone (oppure imburate e infarinate gli stampi classici, oppure nei pirottini di carta) e infornare a 180° per 30 min lasciando riposare in forno spento per altri 5 min a fine cottura. Sfornare e lasciar raffreddare.


domenica 4 aprile 2010

Happy Easter






Buona Pasqua
a tutti voi,

che ogni tanto vi affacciate in questo mio piccolo mondo fatato
e sapete apprezzare i piccoli piaceri della vita...

sabato 3 aprile 2010

Pizza...ma perchè si chiama pizza???

A me sembra più un panettone gigante...e formaggioso...
Residuo della tradizione umbra, da bimba ero convinta fosse di tradizione toscana, dato che mia nonna mi faceva trovare la colazione pasquale con uova sode, salame a tocchi, pizza al formaggio e ciambellone all'anice ogni volta che soggiornavamo a Poderetto in occasione di questa festività.
Piccola nota: Poderetto è un'altra delle località della mia infanzia; i miei nonni paterni sono di origini toscane (profonda maremma) ed hanno una casetta in una località sperduta al sud di Grosseto (proprio a pochi km dal confine col Lazio) che si chiama Poderetto: un agglomerato di una 15-ina di case senza l'ombra di un negozio, una bottega, nè niente. Solo recentemente i genitori del mio amico d'infanzia che abita laggiù hanno messo su un Bed&Breakfast/Restaurant che hanno allestito in casa loro (se vi interessa: La Locanda della Picciolana), ma nulla più vi è ad alleviare la solitudine di quei lochi ameni a parte le dolcissime Irene, Ismene, Veronica, Pia, Luciana, Siviglia, ecc...le dolci vecchiette che mi hanno accudita da piccola e che sopportavano le sciocche rappresentazioni estive di noi tre bambini alla ricerca disperata di svago (ora che abbiamo le macchine il problema non si pone più...ahahahahah).
Torniamo a noi: non avrei mai pensato, nemmeno nei miei sogni più entusiastici, che sarei mai riuscita a sfornare una cosa del genere...invece, grazie al mio guru per i lievitati Anice&Cannella, sono riuscita anche stavolta.

Pizza di Pasqua al Formaggio

Ingredienti:
- 5 uova
- 500 g di farina (250 g di tipo 0, 250 g di tipo manitoba)
- 100 ml di acqua
- 25 g di lievito di birra
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 cucchiaino di sale (assaggiare in base al formaggio che avete messo)
- 1 cucchiaino di pepe nero appena macinato (anche di più, ed inoltre io ho aggiunto una spolveratina di noce moscata)
- 5 cucchiai di olio evo (quello vero der contadino!!!)
- 50 gr di strutto
- 250 g di formaggio grattugiato (125 g Parmigiano Reggiano e 125 g Pecorino Romano)

Preparazione:

fase 1: preparare l'impasto

In primis prepariamo il lievito sciogliendolo in un bicchiere (consigliato di plastica) assieme all'acqua tiepida ed allo zucchero, e lasciarlo fermentare una decina di minuti.
Nel frattempo preparare il montarozzo di farina in una insalatiera molto grossa, facendo un buco al centro dove andrete a colare il lievito fermentato; fateci cadere un po' di farina dai bordi e create una pasta molliccia (quasi fosse quella del ciambellone). Mi raccomando: NON impastate tutta la farina, perchè il lievito deve rimanere separato da essa. Adesso coprite con altra farina sempre senza impastare così da isolare dall'aria il panetto, e lasciate crescere 40-50 min.
Mentre attendete che il lievito decida cosa fare da grande, preparate l'impasto formaggioso sbattendo le uova, col sale, il pepe, i formaggi grattugiati ed infine l'olio: lasciar amalgamare i sapori nella terrina coperto da pellicola o piatto.

fase 2: impasto e lievitazioni

Quando la farina sopra al lievito sarà tutta screpolata unire mano a mano l'impasto di uova e formaggio e finalmente impastare con la farina.
Impastare bene e alla fine unire lo strutto morbido a piccole dosi. Impastare bene e a lungo (io ci ho combattuto una 20-ina di minuti). L'impasto deve rimanere morbido, magari fate attenzione a non superare i 600 g di farina.
Lasciatelo riposare a temperatura ambiente per 45 min coperto da un canovaccio, quindi mettelo nella teglia dove andrete a cuocerlo alta, stretta e svasata, ben unta, e far lievitare in luogo caldo fino al bordo della teglia (il luogo migliore è il forno acceso a 30° massimo per una 50-ina di minuti).

NOTE sullo STAMPO:
Lo stampo consigliato da Anice è quello in alluminio (detto caldaietta, mia nonna lo usa per cuocerci la pasta...ma il suo era troppo grande così ho usato lo stampo da soufflè) di altezza 12 cm, base inferiore 16 cm, e base superiore 21 cm.

fase 3: cottura

Preriscaldate il forno a 200° lasciandolo un poco aperto (incastrate uno strofinaccio sulla parte superiore della bocca), così che l'interno del forno non sia eccessivamente caldo e i bordi siano invece arroventati; posizionate due teglie (io una teglia al piano di sotto ed una griglia a quello di sopra). Appena è ora di infornare, mettete sulla griglia (che starà a metà altezza del forno) la pizza, e versate velocemente un bicchiere d'acqua sulla teglia che previdentemente avrete messo sotto. Chiudete il forno e lasciate cuocere a vapore per 45 min senza mai aprire.
Prova dello stecchino, e se non è pronta lasciate qualche altro minuto (max 5 min).

NOTA:
E' consigliato aspettare 4 giorni prima di gustarla così da lasciar amalgamare bene i sapori. Fatevi forza!!!

La mia ha fatto un bel crostone marrone sopra, spesso circa 4 mm, infatti all'inizio pensavo mi fosse uscito un mattone dal forno; tuttavia tagliandola, abbiamo scoperto che nascondeva un morbido e friabile ripieno. Semmai dovessi rifarla ci metterò più pepe nero e più noce moscata.