giovedì 28 gennaio 2010

A Carnevale ogni dolce vale


Carnevale almeno per me è sinonimo di frappe, ed in particolar modo delle frappe della mia mammina, che sono una ricetta molto particolare: queste non sono le classiche frappe belle toste e strafritte che si trovano nelle pasticcerie, e che per il mio stomaco sono molto indigeste; sono bensì delle frappe ultra leggere e fragranti e che si sciolgono in bocca al primo assaggio...
Per me è importante cedervi questa ricetta, infatti essa segna tutta la mia infanzia: mia madre, nonostante sia molto brava in cucina, non è una patita della preparazione dei dolci; tuttavia ci sono due ricette che sono la sua specialità: la torta di mele (un giorno vi racconterò anche quella), e le frappe.
Anche mia nonna, che è il mito della cucina di casa, la donna del focolare, non è mai riuscita a farle in quel modo (anzi non riusciva proprio a farle in generale) e le si leggeva in faccia l'espressione goduriosa che le donavano.
Quest'anno ho partecipato anch'io alla preparazione, per la prima volta, perciò sono delle frappe ancora più speciali.

Frappe di mammà
(circa 240 kcal per 100 g)

Ingredienti (per circa 30 frappe):
- 1 uovo
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 punta di cucchiaino di burro
- 1 cucchiaio di latte
- buccia di un limone grattugiato
- grappa q.b. (noi stavolta abbiamo usato il rum)
- farina q.b.
- olio di semi di arachide per friggere

Preparazione:
Lavorare inizialmente burro e zucchero, e mano mano aggiungere tutti gli ingredienti in quest'ordine: uovo, latte, limone, grappa e farina.
La farina va aggiunta quanta l'impasto l'assorbe; vedrete che l'impasto smetterà da solo di assimilarla. Infarinate lievemente una spianatoia e cominciate a lavorarlo col palmo della mano per circa 15 minuti, infine dividete in tre l'impasto. Stendete una per una le pallette di impasto e mi raccomando: stendetele parecchio; la sfoglia dev'essere un'ostia, leggerissima e sottile. Con la rotellina tagliate della strisce.

Mettete a scaldare tre dita d'olio di semi di arachide in una pentola, e fate una prova con un pezzettino di sfoglia: quando galleggia e comincia a friggere l'olio è pronto.
Per friggere le frappe, dovete versarle in verticale una per una in modo tale che non si sovrappongano; queste saliranno subito a galla e cominceranno a friggere. Dopo molto poco aiutandovi con due forchette giratele e fatele friggere sul lato opposto; a questo punto usate il mestolo bucato per scolare l'olio in eccesso e metterle sulla carta assorbente.

Non vi preoccupate se le prime sono bianchicce, perchè probabilmente l'olio non era caldo abbastanza...son buone comunque.
Servitele spolverate di zucchero a velo.





Ho voluto inoltre apportare un contributo alla tradizione: nessuna tra le mie due adorate matriarche è mai riuscita a fare delle castagnole decenti; quant'anno invece grazie a Giallo Zafferano abbiamo trovato la ricetta giusta: mammà ha impastato gli ingredienti, ed io ho lavorato la pasta. Eccovi dunque anche le:

Castagnole
(circa 260 kcal per 100 g)

Ingredienti (per circa 30 castagnole):
- 40 g burro (oppure 1-2 cucchiai olio)
- 200 g farina
- 1/2 bustina lievito per dolci
- scorza grattugiata di 1/2 limone
- 1 cucchiaio di Rum (la ricetta romagnola originale prevede il Mistra' cioè il liquore all'anice)
- 1 pizzico sale
- 2 uova piccole
- 1 bustina di vanillina
- 50 g di zucchero
- olio di semi di arachide per friggere

Preparazione:
Lavorate in una ciotola il burro con lo zucchero e mano mano aggiungete un uovo per volta e la farina; per ultimi la vanillina, il sale , la scorza grattugiata del limone, il rum e il lievito; lavorate gli ingredienti fino ad amalgamarli, poi trasferite l'impasto su di una spianatoia leggermente infarinata e impastate fino ad ottenere un composto morbido (ma non molle) liscio e compatto.
Impastate come si impasta il pane, lavorandolo col palmo della mano. Lasciate riposare l'impasto per qualche minuto e poi formate dei cordoncini di pasta dello spessore di un paio di centimetri circa e tagliateli a pezzetti grandi come delle grosse nocciole (o degli gnocchi).
Formate con i palmi delle mani delle palline, e friggetele un po’ alla volta in abbondante olio e a fiamma bassissima (così da permettere loro di cuocere all'interno, altrimenti si brucerebbero e basta), rigirandole nella padella finchè risulteranno ben gonfie e dorate (anche lievemente
imbrunite) e cominceranno a galleggiare. Se non siete sicuri provate con le prime tre castagnole così da scoprire i tempi di cottura.
Una volta pronte, fate asciugare le vostre castagnole su un foglio di carta assorbente, e ripassatele in un cumulo di zucchero semolato.





martedì 26 gennaio 2010

E' tornata la cioccolataaaaaa °ç°


Ebbene, la situazione è la seguente: è una settimana che non metto il mio nasino fuori dalla porta di casa, e mi sta venendo la scoliosi a forza di stare china sui libri di Fisica, ma oggi finalmente ho fatto l'esame orale e...25!!!Ce l'ho fatta, uno di meno dei tre che dovevo dare...certo il voto non è altissimo, ma essendo io la signora della mediocrità, ci si può ben accontentare.
Bè comunque la depressione aleggiava alle mie spalle da giorni per la paura del fallimento, la preoccupazione era alle stelle, la quota di caffè giornalieri era arrivato a 6!!! O_____O
Insomma dovevo staccare la spina ogni tanto, e ne ho dunque approfittato in una dolce pausa post-pranzum per partecipare al contest di deleciously:

In occasione del contest "...da leccarsi le dita", presento la dolcissima e cioccolatosissima:

Torta al Cioccolato & Amarene Sciroppate
(circa 300 kcal per 100g di torta)

Ingredienti:
- 130 g di frollini secchi al cacao
- 75 g di burro fuso freddo
- 500 g di ricotta di pecora fresca (è la migliore per i dolciumi)
- 80 g di zucchero semolato
- 2 uova
- 200 g di cioccolato fondente al 60 %
- 150 g di amarene sciroppate denocciolate ben scolate (ho usato quelle della Fabbri)

Preparazione:
Imburrate uno stampo a cerniera di 22 cm di diametro, tritate finemente nel mixer i biscotti al cioccolato assieme al burro fuso, versate il composto nello stampo, livellatelo col palmo della mano o con un cucchiaio e mettete in frigo a solidificare per circa 30 minuti.
Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria, ma nel frattempo lavorate a crema con le fruste elettriche la ricotta e lo zucchero (e non ve la mangiate tutta...io un po' ho attinto però, lo confesso ><), aggiungete un uovo alla volta continuando a montare con la frusta, incorporate un pò alla volta il cioccolato fuso tiepido e amalgamate bene; aggiungete infine le amarene sciroppate sgocciolate e mescolate delicatamente a mano con una spatola. Personalmente ho voluto aggiungere un po' di sciroppo, ma non ne mettete troppo altrimenti durante la cottura potrebbe uscire dalle cerniere dello stampo. Riprendete lo stampo dal frigo e versate dentro il composto, livellate con una spatola e mettete in forno preriscaldato a 180° per circa 50 minuti. Sfornate la torta e lasciatela raffreddare bene. Non vi preoccupate se poco dopo che l'avete sfornata si sgonfia leggermente; toccando infatti la superficie noterete che comunque l'impasto è bello sodo. Mettetela poi in frigo per almeno 3 ore, o meglio ancora fino al giorno dopo.




La ricetta originale è di Dolceviola, e non posso che dirle...GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEE!!! Sono stati attimi di dolcezza pura, in cui il mondo appare più bello e meno spaventoso. L'esame di fisica sembrava una bazzecola...tre ore dopo ero nello stato di prima dell'assaggio, però almeno tre ore è durato...

Ma adesso tocca a voi: andate sul godurioso blog di deleciously (cliccando sul bannerino qui sotto), e godete, oltre che della mia, delle altre splendide ricette a base ovviamente di CIOCCOLATO!!!



p.s. un sentito ringraziamento credo sia dovuto anche alla stessa deleciously, per l'opportunità che ci ha dato di godere di tutte queste dolcezze cioccolatose; spero che il contest sia un successone!!! ;D

venerdì 22 gennaio 2010

Come al solito all'ultimo momento


Giorni fa sono capitata per puro caso sul blog di Susina (un blog delizioso, mi sono subito innamorata della grafica semplicissima e delle foto splendide!!!) e curiosando tra le ricette mi sono imbattuta nel suo primo contest sul thè che guarda caso scade...TRA UNA SETTIMANA!!!
Ho sempre visto quelle meravigliose ricette che hanno come ingrediente segreto qualche foglia o qualche goccia di thè, uno di quei thè sconosciuti che vendono solo quelle nascoste bottegucce tra i vicoli romani (e non solo); e di conseguenza mi sono sempre chiesta con che criterio si riuscisse ad abbinare del tè alla carne o ad un bel piatto di pasta (oh mammina cara son proprio italiana...non mi scrollo di dosso il gusto mediterraneo, sono limitata).
Da brava tea addicted mi sono rimboccata le maniche e mi sono scervellata tutta la notte per tentare di inventare qualcosa da fare a base di thè, finchè ho avuto l'illuminazione:

Crema Aromatizzata al Thè Nero
(circa 150 kcal per coppetta)

Ingredienti (per 2 coppette):
- 250 ml di latte
- 6g di thè nero
- 1 uovo
- 2 cucchiai di zucchero (mascobado integrale di canna)
- 1 cucchiaio di fecola
- 1 bustina di vanillina

Preparazione:
Scaldare il latte senza bollirlo e mettervi in infusione il thè per 5 minuti.
Sbattere i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa poi unirvi la fecola mescolando continuamente. Filtrare il latte e versarlo sul composto di uova, girando sempre per
amalgamare bene. Aggiungere la vanillina e mettere su fuoco bassissimo mescolando per non formare grumi. Far sobbollire per 3 minuti (o meglio fino alla consistenza che volete) e poi versarla in 2 coppette. Farla raffreddare e tenere in frigo.
Dopo parecchie ore che sarà rimasta in frigo avrà la consistenza di un budino, e magari potreste dargli una spolverata di cacao amaro in polvere o cannella, o fate vobis XD.

Ovviamente non potevo servire la crema da sola, e così ho abbinato questi:

Biscotti Aromatizzati al Thè Nero
(circa 38 kcal per biscotto)

Ingredienti:
- 100 g di farina
- 50 g di burro
- 50 g di zucchero (25 di semolato e 25 a velo)
- 1 uovo
- 1 pizzico di lievito per dolci
- 1 cucchiaino di thè nero
- un pizzico di sale

Preparazione:
Preriscaldare il forno a 180°.
Setacciate la farina con lo zucchero e il tè e disponetelo a fontana, al cui centro aggiungerete uova, burro fuso, sale e lievito. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo (aggiungendo farina finchè la chiede * ).
Stendere l'impasto con un mattarello dandogli lo spessore di circa 1 cm e ritagliarlo con le apposite formine. Poggiare i ritagli ottenuti su della carta forno e infornare per circa 10 minuti, assicurandosi che i biscotti non diventino troppo bruni o troppo duri.





*per "finchè la chiede" intendo questo: l'impasto quand'è molle e necessita di essere lavorato, deve essere arricchito con altra farina finchè l'impasto stesso smetterà di assorbirla. In quel momento vuol dire che la pasta è pronta per essere stesa.

E così, tutto ciò è stato fatto di fretta, solo in onore del contest:



mercoledì 20 gennaio 2010

Io ve l'avevo detto...


Vi avevo avvertiti che d'ora in poi la mia cucina sarebbe stata solo: MUFFINS!!! Ed infatti ho mantenuto la parola: 2 ricette differenti nel giro di tre giorni...quando mi fisso, mi fisso.
Girando per le varie ricette di muffins della raccolta di Pan di Panna (trovate il link a sinistra del blog), cercavo qualcosa di diverso e soprattutto di salato, perchè come già detto più volte, qua a casa non ho dei fanatici dei dolciumi, bensì degli avidi consumatori di salumi, salami, e salati!!! Ma non potevo nascere in un'altra famiglia??? Vabbè tralasciando ciò...
Sono così fortunata da possedere ben due mezze forme di pecorino sardo, di due stagionature diverse, che tuttavia in casa non sono consumati perchè questo genere è TROPPO salato (ve l'ho detto che sono tutti schizzinosi quaggiù!!! ><), ed in effetti ha un sapore parecchio forte, ma a me piace molto (peccato io non lo possa mangiare causa dieta T____T). Comunque ho trovato una deliziosissima ricetta di Sabrine d'Aubergine di:

Muffins Salati alle Melanzane & Pecorino Sardo
(circa 175 kcal per muffin)

Ingredienti (per circa 8 muffins):
- 175 g farina 00
- 50 g pecorino sardo grattugiato
- 1 melanzana viola
- 1 cipollotto fresco
- 1 spicchio d'aglio
- 6/7 foglie di basilico
- 1 pizzico di maggiorana tritata
- 1 pizzico di timo macinato
- 150 ml di latte
- 1 uovo
- 2 cucchiai d'olio extra-vergine d'oliva
- 1 bustina lievito per torte salate
- 1 pizzico di bicarbonato
- sale e pepe q.b.

Preparazione:
Accendete il forno a 210°.
Tagliate gli estremi delle melanzane, lavatele e tagliatele a metà nel senso della lunghezza e stendetele su una teglia coperta da carta forno. Incidete con un coltellino la superficie formando una griglia, spennellatele con poco olio, salate e pepate. Mettetele ad intenerirle in forno per circa 45 min (non c'è bisogno che aspettiate che il forno raggiunga la temperatura, quando siete pronti infornatele). Quando saranno pronte, lasciatele raffreddare un po’ ed infine scavatele con un cucchiaio per estrarne la polpa.
Sciacquate le foglie di basilico e di maggiorana, mondate la cipolla e l’aglio (vi consiglio di eliminare il centro dell'aglio). Mettete tutto nel bicchierone del minipimer assieme alla polpa delle melanzane, il pecorino, il timo, sale e pepe, e frullate.
Mescolate in una ciotola la farina, il bicarbonato e il lievito setacciato.
Sbattete insieme le uova, il latte e l’olio ed aggiungeteci infine la crema di melanzane.
Versate a cucchiaiate i farinacei nella ciotola con gli ingredienti liquidi; mescolate velocemente, lasciando il composto un po’ granuloso. Riempite gli stampini ed infornate per 20/25 minuti (finché non saranno dorati in superficie e gommosi e morbidi al tatto).

Sabrine consiglia di profumare ulteriormente con dei semi di sesamo o di girasole prima di infornare.





Oh santo cielo son davvero favolosi...e così spumosi!!! Penso che stasera me ne papperò uno anch'io, nonostante la dieta...magari rinuncio alla merenda ed alla mela post-cenam, allora forse non sgarrerò troppo...spero.
Tra l'altro, appunto per stare nei canoni della mia dieta, ho deciso di contare le calorie degli alimenti che preparo, e tramite il sito calorie.it la cosa è molto semplice.
Come scritto sopra ognuno di questi muffin contiene ben 175 kcal (a crudo), ed in effetti non sono nemmeno troppi...in teoria equivalgono a circa 160 g di petto di pollo (poco più di una porzione di petto di pollo che spetta ad una donna adulta).

NOTA: Noterete che vi avanzeranno gli involucri cotti di melanzana, cosa farne??? A me è venuta una golosissima idea:

Spaghetti agli spaghetti di melanzana

Ingredienti (per 2 persone):
- buccia di una melanzana
- olio extra-vergine d'oliva
- 1 spicchio d'aglio
- 1 peperoncino
- sale
- 3/4 foglie di basilico
- pan grattato q.b.
- 30 g mozzarella (fior di latte, ma sarebbe meglio provola affumicata)
- polpa di pomodoro in barattolo
- 200 g spaghetti (varietà vermicelli)

Preparazione:
Soffriggete la buccia di melanzana tagliata a listarelle (per lungo) in padella antiaderente ricoperta d'olio caldo in cui già soffrigge uno spicchio d'aglio ed un peperoncino. Aggiungete le foglie di basilico, salate e versate dopo un po' di tempo 3/4 di barattolo di polpa di pomodoro e lasciate cuocere a fuoco lento.
Nel frattempo cuocete gli spaghetti al dente (i vermicelli Barilla richiedono una cottura di 11 minuti, voi fateli cuocere per 10), scolate e versate la pasta scolata nella padella col sugo. Mantecate e aggiungete la mozzarella precedentemente tagliata a tocchetti e il pan grattato.
Finite di mantecare e quando la mozzarella comincia a filare, spegnete il fuoco ed impiattate.

Niente foto, perdonatemi, perchè li ho fatti di fretta e mi sono scordata di fotografare. Inoltre non li ho nemmeno assaggiati perchè avevo già mangiato abbastanza (è un po' una bomba questo piatto). Bon appetit!!!

martedì 19 gennaio 2010

Muffins alla riscossa!!!


E' vero, ho disertato la preparazione di muffins per troppo tempo, lo ammetto. Ma adesso le cose torneranno come una volta perchè in pratica resterò per un mese intero chiusa in casa a studiare per tentare di passare gli esami. Questo perchè, sì ho passato gli esoneri (eh già li ho passati tutti davvero, sono al settimo cielo XD), tuttavia questi mi esonerano solo dalla parte scritta, dovrò dunque sostenere comunque una prova orale (la peggior tortura sulla faccia della terra). Non so se conoscete la sensazione che si prova un giorno o la notte prima di dover dare un orale: il sangue ribolle in corpo al pensiero di dover affrontare una persona dieci mila volte più preparata di te, che ti interroga sulla materia su cui magari ha dato la tesi di laurea, eccetera. Il giorno dell'esame, nel momento in cui ti appropinqui alla cattedra del professore, dimentichi tutto ciò che hai tentato di studiare in un ristrettissimo lasso di tempo, ed è come se il mondo ti crollasse addosso, perchè hai paura di deludere le persone che contano su di te, e anche di deludere te stessa; non sei mai pronta abbastanza, non riesci mai a sapere tutto, non sai mai cosa ti potrebbero mai chiedere...CHE ANSIA!!!

Torniamo ai muffins: dato che ho avuto un bel giorno tutto per me dopo tre lunghi ed estenuanti esoneri, all'ora di pranzo (com'ero solita fare), ho preparato veloce veloce questi:

Muffins al Limone & Zenzero

Ingredienti (per circa 6 muffins):
- 120 g di farina
- 1 cucchiaino di lievito
- 50 g di zucchero
- 1 vanillina
- 1 uovo
- 60 g di burro fuso
- 75 ml di succo di limone (=2 limoni, ma forse è meglio uno solo ed un po' di buccia grattugiata)
- un pizzico di sale
- 1 pizzico di bicarbonato
- zenzero

Preparazione:
Preriscaldare il forno a 180°.
In una ciotola capiente versare la farina, il lievito, il bicarbonato, lo zucchero, la vanillina, ed il sale. Mescolare bene per evitare che si formino grumi. In una terrina più piccola sbattere l'uovo, il burro fuso e il succo di limone. Versare questo composto nella farina e amalgamare mescolando velocemente.
Spolverare con un bel po' di zenzero (assaggiate l'impasto per vedere se vi piace).
Riempire gli stampi e infornare per 25 minuti.



Morbidi, spumosi, e....aspri!!! Ma se vi piace (come a me) non è troppo, sono al punto giusto, e penso proprio perchè lo zenzero abbia smorzato l'aspro dei limoni...è particolare, no??? Limone e cannella come sarebbe? Me l'appunto così lo posso provare la prossima volta...se già sapete, o siete intenzionati a provarci fatemelo sapere mi raccomando!!!



Purtroppo non beneficerò io sola di questa prelibatezza, ma la condividerò con le colleghe di mamma, e per l'occasione ho decorato un barattolino di vetro:





Tenuto sotto controllo dal mio adoratissimo e vigilissimo CIRO...oh my darling CIRO...



sabato 16 gennaio 2010

Crostata per lo studio in compagnia


Ed infine arrivarono gli esoneri: uno dei due so già di averlo superato, mediocremente, ma è sempre superato; un altro è in attesa di essere corretto; infine il terzo avrò modo di assaporarlo Lunedì, ma non influirà sui miei voti dato che lo faccio solo per sport (non avendo passato il primo, in teoria non potrei accedere al secondo, ma andrò comunque a vedere a che livello arriva la mia preparazione...sono proprio una ragazza diligente ù____ù).
Per quello di Lunedì ci siamo preparate insieme io e le mie dolcissime compagne (ed in effetti la mia preparazione è molto ma molto scarsa), e per l'occasione ho preparato una crostata favolosa; è venuta un bijoux soprattutto grazie al fatto che ieri al supermercato ho trovato le celeberrime e stra-citate nel mio blog Amarene Fabbri, perciò eccole in questa facile versione:

Crostata alle Amarene

Ingredienti:
per la frolla:
- 250 g di farina
- 125 g di burro
- 125 g di zucchero
- 1 uovo
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 1/2 fialetta di aroma alla vaniglia (Paneangeli)
- cannella
per la crema pasticcera:
- 350 ml di latte
- 1 tuorlo
- 100 g di zucchero
- un pezzo di buccia di limone
- 35 g di farina (io fecola)
- 100 g di amarene sciroppate (non del tutto sgocciolate)
- l'altra 1/2 fialetta di vaniglia
- cannella

Preparazione:
per la frolla:
Impastare in una ciotola burro (a temperatura ambiente) spezzettato, zucchero e uovo. In un'altra terrina mescolate farina, sale, lievito e cannella. Setacciate a cucchiaiate il composto di farina nel composto di burro. Impastare fino ad ottenere un panetto che non si attacca alle mani. Avvolgere la pasta nella pellicola e metterla in frigo per almeno 30 minuti.
per la crema:
Nel frattempo che la pasta sosta in frigo, preparare la crema. Montare il tuorlo con lo zucchero, unire la farina, la buccia di limone (intera) e mescolare bene. Unire a poco a poco il latte. Mettere sul fuoco al minimo e lasciar cuocere fino ad ebollizione mescolando in continuazione. Vi accorgerete quando sarà pronto, non vi preoccupate...ad un certo punto si addensa tutto in una volta. Far raffreddare e togliere la scorza di limone.

Dividere la frolla ormai fredda a metà e imburrare ed infarinare uno stampo per crostata da 22-24 cm circa. Stendere una parte dell'impasto in una sfoglia sottile e rivestire lo stampo. Cospargere il fondo della torta con le amarene ed un bel po' del loro sciroppo (lo sciroppo serve ad insaporire un po' di più la frolla). Coprire con la crema e poi chiudere con l'altra metà di pasta frolla.
Infornare per 40 min a 180° e servire fredda.





Bè...torno ad esonerarmi XD

mercoledì 13 gennaio 2010

Eliminando pane vecchio e stress


ore 12.45: ho appena finito di lavare i piatti dopo un lauto pasto a base di bistecca, carote e pomodorini ed infine una succosissima mela.
Domani ho un esonero (di Geometria Analitica per inciso), e detta francamente, so davvero poco...ho seri problemi con la Topologia (ma chi non ne ha, a parte i genietti del dipartimento). Sto a quota 3 caffè e sto per metterne su un altro in questo preciso istante. Dopodomani inoltre ho un altro esonero (Fisica Generale 1, altra pezza) ma lì forse saprei cavare fuori qualcosa dal mio cervello...non lo voglio dare per scontato però.
Insomma è una giornata tragica, e come ogni "giorno pre-esame" che si rispetti raggiungo un livello di nervosismo sovrumano.
Presa da un raptus di follia spalanco lo scompartimento del pane e mi trovo davanti un sacco di pane raffermo (c'è chi si scorda sempre di finire prima il pane vecchio e poi cominciare il filone nuovo >_>). Onde evitare di gettarlo al secchio, mi ricordo magicamente di aver letto in giro per blog di una torta a base di bane, e così mi sono messa alla tastiera ed ho cominciato a cercare nell'etere informatico, finchè non trovo una ricetta base, con pane raffermo tra gli ingredienti, e decido di ricamarci sopra per cercare di scaricare l'eccessiva tensione...
E nasce così:

Torta di Pane

Ingredienti:
- 160 g di pane raffermo
- 400 g di latte parzialmente scremato
- 1 uovo
- 2 cucchiai di zucchero di canna (mascobado integrale dell'altromercato)
- 1 bustina di vanillina
- scorza di un limone grattugiata
- cannella q.b.

Preparazione:
Tagliate il pane a cubetti in una terrina e bagnatelo col latte caldo (quasi bollente); mescolate con una cucchiaia di legno e grattateci sopra la scorza di limone (ricordate di lavare il limone XD). Frullate col frullatore ad immersione.
Fatto ciò in un altro piatto sbattete l'uovo con lo zucchero e la vanillina, e una volta incremositosi versatelo nella terrina col pane. Spolverate l'impasto con la cannella e date un'ultima mescolata.
Versate l'impasto in una terrina di 20 cm di diametro, cospargete con altro zucchero e se volete spolverate anche con scaglie di mandorla.
Consiglio inoltre di arricchire con tocchetti di frutta di stagione, per esempio ora come ora ci sarebbe stata benissimo un po' di mela golden o qualche pera abate, o magari uvetta e pinoli...
Infornate a 180° per 45 minuti, e...voilà!!!




Tra qualche ora ne porterò una fettona alla mia nonnina malata, con un profumato thè al lampone ed echinacea (Twinings), cercando di aiutarla a riprendersi...
Buono studio a tutti, cari amici!!!

Questa ricetta partecipa alla giustissima raccolta di Vale, "Il pane secco...non si butta":



martedì 12 gennaio 2010

Dopo le feste: dolce ipocalorico!!!


Bè è ovvio darsi una regolata dopo le schifezze assimilate durante le feste. Ho ripreso ben 2.5 kg, ed ovviamente si sono disposti in maniera perfettamente curvilinea nei punti più giusti...avete capito dove -_____-.
Bè, detto ciò, non voglio rinunciare a preparare le mie dolcezze, mi dovrò dunque limitare ad un dolce a settimana (preferibilmente nel weekend), ed oltretutto non troppo ricco; sono tuttavia indecisa su quest'ultimo punto, perchè sono sempre più convinta di essere innamorata della creazione piuttosto che della consumazione (anche se non è che mi faccia proprio schifo papparmi ciò che preparo XD), e dunque convinta di saper resistere alla tentazione di divorare la torta a morsi: la assaggerò per verificare che non sia velenosa, ma non andrò oltre. Inoltre a casa quasiasi cosa io faccia non viene apprezzata: è troppo carica, è pesante, è poco cotta, lo è troppo, oddio quantè spezie..insomma non va mai bene; se invece la porto all'università vedo tante feccette felici e guanciotte che arrossiscono al solo primo assaggio, e allora: i miei compagni beneficeranno delle mie creazioni (stra-cariche di burro, stra-profumate, stra-tutto!!!).
Ma veniamo a noi: a proposito di ricette ipocaloriche ho voluto provare una frolla che sia più digeribile, ed ho abolito il burro. La ricetta base l'ho presa a dolc&amara, ma ho apportato parecchie modifiche:


Frolla allo Yogurt

Ingredienti:
- 300 g di farina 00 (250 g di farina 00 e 50 g di maizena)
- 100 g di yogurt greco (bianco classico prodotto dai miei fermenti lattici vivi)
- 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 150 g di zucchero (solo 100 g)
- 1 uovo
- 1 cucchiaino di lievito
- 1 bustina di vanillina
(- 1 pizzico di sale)


Preparazione:
Si mescolano inizialmente zucchero e uovo, si aggiunge lo yogurt, ed infine l'olio. In una terrina mesolare farina, maizena, lievito, sale e vanillina ed a cucchiaiate setacciarli nel composto liquido fino ad esaurimento. Si otterrà cosi un impasto morbido, non appiccicoso (come invece dovrebbe essere la pasta frolla classica). Riponete nel frigo per mezz'ora in un piatto e coperto da pellicola. Trascorso questo tempo stendete la pasta su una spianatoia aiutandovi col mattarello.
Ora: io l'ho usato per fare una crostata, ma a mia modesta opinione, non è per nulla adatta. Per me l'ideale utilizzo di questa frolla e per dei biscotti, che proverò presto (vi aggiornerò).





mercoledì 6 gennaio 2010

I bis-cornetti della Befana


La cara e dolce Befana che mi accompagna per mano nella vita da anni, è passata per casa mia anche quest'anno. La storia della mia Befana è curiosa: vedete, a casa mia Babbo Natale non è mai esistito; lui passava per tutte le case dei miei parenti, ma a casa mia non si fermava mai (diciamo che mio padre è un uomo molto pigro -____-). Nonostante ciò avevo un'ottima sostituta: la Befana, che puntualmente ogni anno depositava sotto il mio alberello una ricca calza piena di peluches, dolciumi, anche carbone, ecc. Tra queste cose mi lasciava anche una letterina, nella quale mi augurava un buon anno, mi raccomandava di essere brava e di non esagerare coi dolci che mi aveva portato (tra cui l'immancabile barattolino di Nutella, l'unico in tutto l'anno T____T). All'inizio non volevo credere nell'esistenza della mia personale Befana e continuavo a sostenere che fosse ma madre; però mi accorsi che la lettera che mi lasciava sempre era scritta con una calligrafia diversa da quella della mamma, ed inoltre una notte, dopo aver lasciato una tazza di latte da scaldare e un piattino di biscotti per lei sul tavolo della cucina, sentii lo schiocco del fornello che si accendeva. Mi convinsi così che la Befana esistesse davvero.
E tutt'ora, dopo 20 anni di duro lavoro, ancora mi riempie la calza e mi scrive la letterina...anche se quest'anno invece della calza ha usato un paio dei miei pantaloni -____-.
Ho trovato insomma al mio risveglio un paio di pantaloni con dentro una frusta elettrica da cucina (e oltre che frusta è anche trita-tutto, frullatore, e impastatore), un timer da cucina a forma di torta, un pacchetto di liquirizia (la spezzatina, la mia preferita °ç°), e la letterina!!!


Per ricambiare la dolcezza della Befana, ho preparato la colazione: sveglia alle 7, caffè, e...

Cornetti
(di Anna Moroni)

Ingredienti:
- 125 g (1 vasetto) di yogurt bianco (io ho spremuto i miei fermenti lattici XD)
- 250 g di farina
- 125 g di burro fuso
- 1/2 bustina di lievito
- 1 pizzico di sale
(- vanillina
- 50 g di zucchero)


Preparazione:
Lavorarli in ordine o nel mixer o a mano fino ad ottenere u impasto molto soffice e morbido (grazie al burro fuso), ma malleabile.
Stendere a cerchi e tagliare degli spicchi da riempire con marmellate a piacere o mieli o anche cioccolata. Messi i ripieni arrotolare gli spicchi partendo dalla base.
Disporli su una teglia ricoperta di carta forno ed infornarli per 20 minuti (a me ne sono serviti 40) a 180° finchè non si sono colorati.

NOTA: in realtà non sono dei veri e propri cornetti. I cornetti hannno una pasta che necessita di lievitare e riposarsi per parecchie ore. Questi sono usciti fuori come dei biscotti a forma di cornetto (tra l'altro io li ho fatti anche molto piccoli), però ce li siamo mangiati ugualmente accompagnati da una profumata tazza di thè al mandarino.





Spero che la Befana si sia fermata anche nelle vostre case, e che vi abbia portato tanto amore e una letterina!!!

Buona Epifania!!!

martedì 5 gennaio 2010

Un dolce che può cambiare il mondo

Come detto più volte, essendo inverno, non ho a disposizione una vastissima gamma di frutta da dolce, così mi giro e mi rigiro quei pochi frutti che mi concede la stagione. Nonostante la sua semplicità, trovo che questa torta possa risolvere i problemi del mondo: immaginate una tavolata dell'ONU, e tutti i parlamentari in giacca e cravatta ognuno con una fetta di questa torta davanti ed accompagnata da una tazza di thè fumante...poco dopo non potrebbero far altro che abbracciarsi e ballare sui tavoli per riuscire ad esprimere la gioia che stanno provando.
Ma vaneggiamenti a parte, se volete rendere questa delicatezza veramente eccezionale, acquistate lo "zucchero integrale di canna" dell'altromercato; è l'unico zucchero sulla faccia della terra che divorerei a cucchiaiate (ed io non sono una fan dello zucchero); trovo che dia alla torta una marcia in più.

Torta Mele & Noci

Ingredienti:
- 2 uova
- 120 g zucchero (integrale di canna dell'altromercato)
- 150 g farina 00
- 1 bustina di lievito
- 60 g burro fuso
- 1 mela grossa (sono meglio le mele Golden che sono più dolci)
- noci q.b. (io circa una decina)
(- cannella)

Preparazione:
Preriscaldate il forno a 180°.
Sgusciate le noci e tagliate a tocchetti la mela. Improfumate in una ciotola la mela con poca cannella e un cucchiaino di zucchero, e lasciatecela fino al momento dell'uso.
Sbattete le uova con lo zucchero, ed una volta amalgamati aggiungete il burro fuso (un po' freddato) . Aggiungete la farina ed il lievito setacciati ed una volta uniformato il tutto le mele e le noci spezzettate e per ultima, ma non meno importante, un'abbondante spolverata di cannella. Imburrate ed infarinate una tortiera da 20 cm di diametro, versate l'impasto e infornate per 45 minuti circa. Fate la prova stecchino prima di sfornare.
Se volete una decina di minuti prima che la cottura sia ultimata potete cavare la torta dal forno e depositare 5 mezzi gherigli di noce e spolverare col delizioso zucchero; re-infornate per gli ultimi 10 minuti, e...voilà!!!





Come dice Tortino al Cioccolato (eh sì la ricetta è tutta sua), nei momenti in cui siete abbattuti, fuori piove a dirotto, non avete voglia di studiare, oppure siete in depressione pre-esame (like me T_____T), donatevi una coccola!!! Ci ho messo 10 minuti ad impastare tutti gli ingredienti (peccato per i 45 di cottura...però potete fingere di studiare in quel lasso di tempo XD).
Buona notte Internet...

sabato 2 gennaio 2010

L'irrefrenabile impulso di fare dolci


Bè, ormai le feste son finite (aspetto la Befana, ma in genere per quella non facciamo i mega-pranzoni), ed io mi devo assolutamente rimettere a dieta, anche se è molto difficile da quando ho ricominciato a mangiare dolci su dolci e schifezze su schifezze. E' come se il mio stomaco si fosse allargato esponenzialmente, è come se il buco dell'ozono si trovasse nella mia pancia, eccetera...

Quindi: CHIUDIAMO QUESTO BARATRO!!!
Oggi ho fatto colazione con yogurt e marmellata di ciliegie, un caffè ed un Muffin Cioccolato & Baileys avanzato dal capodanno; a pranzo 400g di spinaci e 100g di pomodori ciliegini; infine a cena un Muffin Salato avanzato anche lui dal capodanno; ma in effetti non so cosa ve ne potrebbe importare...scusate ma cerco solo complici...><

Torta di Pinoli & Uvetta

Ingredienti:
- 125 g di burro fuso
- 250 g di zucchero di canna
- 2 uova
- 350 g di farina 00
- 1 bicchiere di latte
- 1 bustina di lievito
- 1 bustina di vanillina
- 50 g di pinoli
- 45 g di uva passa
- liquore Maraschino
- 1 pizzico di sale
- cannella

Preparazione:
Separare tuorli e chiare delle uova. Mettere a mollo nel Maraschino pinoli ed uvetta.
Lavorare il burro fuso con lo zucchero, aggiungere uno alla volta i tuorli d'uovo. Aggiungere gradatamente la farina intervallata col latte in cui avrete sciolto il lievito, ed infine il sale, la vanillina e la cannella.
Amalgamare delicatamente all'impasto le chiare battute a neve i pinoli e l'uvetta (con tutto il liquore in cui erano a mollo).
Versare in una teglia imburrata ed infornare a 180° per 45/50 minuti.





Accidenti sentivo il maraschino dall'altra parte della casa, però gli dà un profumino particolare. La cannella inoltre le dà un tocco delicato. Vi avverto che questa è più una cake da colazione o da thè delle 5pm, ciò nonostante l'ho servita post-pranzum dato che non è eccessivamente pesante.
Bon Apetit!!!