giovedì 28 gennaio 2010

A Carnevale ogni dolce vale


Carnevale almeno per me è sinonimo di frappe, ed in particolar modo delle frappe della mia mammina, che sono una ricetta molto particolare: queste non sono le classiche frappe belle toste e strafritte che si trovano nelle pasticcerie, e che per il mio stomaco sono molto indigeste; sono bensì delle frappe ultra leggere e fragranti e che si sciolgono in bocca al primo assaggio...
Per me è importante cedervi questa ricetta, infatti essa segna tutta la mia infanzia: mia madre, nonostante sia molto brava in cucina, non è una patita della preparazione dei dolci; tuttavia ci sono due ricette che sono la sua specialità: la torta di mele (un giorno vi racconterò anche quella), e le frappe.
Anche mia nonna, che è il mito della cucina di casa, la donna del focolare, non è mai riuscita a farle in quel modo (anzi non riusciva proprio a farle in generale) e le si leggeva in faccia l'espressione goduriosa che le donavano.
Quest'anno ho partecipato anch'io alla preparazione, per la prima volta, perciò sono delle frappe ancora più speciali.

Frappe di mammà
(circa 240 kcal per 100 g)

Ingredienti (per circa 30 frappe):
- 1 uovo
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 punta di cucchiaino di burro
- 1 cucchiaio di latte
- buccia di un limone grattugiato
- grappa q.b. (noi stavolta abbiamo usato il rum)
- farina q.b.
- olio di semi di arachide per friggere

Preparazione:
Lavorare inizialmente burro e zucchero, e mano mano aggiungere tutti gli ingredienti in quest'ordine: uovo, latte, limone, grappa e farina.
La farina va aggiunta quanta l'impasto l'assorbe; vedrete che l'impasto smetterà da solo di assimilarla. Infarinate lievemente una spianatoia e cominciate a lavorarlo col palmo della mano per circa 15 minuti, infine dividete in tre l'impasto. Stendete una per una le pallette di impasto e mi raccomando: stendetele parecchio; la sfoglia dev'essere un'ostia, leggerissima e sottile. Con la rotellina tagliate della strisce.

Mettete a scaldare tre dita d'olio di semi di arachide in una pentola, e fate una prova con un pezzettino di sfoglia: quando galleggia e comincia a friggere l'olio è pronto.
Per friggere le frappe, dovete versarle in verticale una per una in modo tale che non si sovrappongano; queste saliranno subito a galla e cominceranno a friggere. Dopo molto poco aiutandovi con due forchette giratele e fatele friggere sul lato opposto; a questo punto usate il mestolo bucato per scolare l'olio in eccesso e metterle sulla carta assorbente.

Non vi preoccupate se le prime sono bianchicce, perchè probabilmente l'olio non era caldo abbastanza...son buone comunque.
Servitele spolverate di zucchero a velo.





Ho voluto inoltre apportare un contributo alla tradizione: nessuna tra le mie due adorate matriarche è mai riuscita a fare delle castagnole decenti; quant'anno invece grazie a Giallo Zafferano abbiamo trovato la ricetta giusta: mammà ha impastato gli ingredienti, ed io ho lavorato la pasta. Eccovi dunque anche le:

Castagnole
(circa 260 kcal per 100 g)

Ingredienti (per circa 30 castagnole):
- 40 g burro (oppure 1-2 cucchiai olio)
- 200 g farina
- 1/2 bustina lievito per dolci
- scorza grattugiata di 1/2 limone
- 1 cucchiaio di Rum (la ricetta romagnola originale prevede il Mistra' cioè il liquore all'anice)
- 1 pizzico sale
- 2 uova piccole
- 1 bustina di vanillina
- 50 g di zucchero
- olio di semi di arachide per friggere

Preparazione:
Lavorate in una ciotola il burro con lo zucchero e mano mano aggiungete un uovo per volta e la farina; per ultimi la vanillina, il sale , la scorza grattugiata del limone, il rum e il lievito; lavorate gli ingredienti fino ad amalgamarli, poi trasferite l'impasto su di una spianatoia leggermente infarinata e impastate fino ad ottenere un composto morbido (ma non molle) liscio e compatto.
Impastate come si impasta il pane, lavorandolo col palmo della mano. Lasciate riposare l'impasto per qualche minuto e poi formate dei cordoncini di pasta dello spessore di un paio di centimetri circa e tagliateli a pezzetti grandi come delle grosse nocciole (o degli gnocchi).
Formate con i palmi delle mani delle palline, e friggetele un po’ alla volta in abbondante olio e a fiamma bassissima (così da permettere loro di cuocere all'interno, altrimenti si brucerebbero e basta), rigirandole nella padella finchè risulteranno ben gonfie e dorate (anche lievemente
imbrunite) e cominceranno a galleggiare. Se non siete sicuri provate con le prime tre castagnole così da scoprire i tempi di cottura.
Una volta pronte, fate asciugare le vostre castagnole su un foglio di carta assorbente, e ripassatele in un cumulo di zucchero semolato.





2 ciliegine:

Anonimo ha detto...

eh brava ciliegina!
ti volevo giusto contattare per chiederti consigli sulle frappe!!
appena do quest'esame mi cimento anche in questa ricetta!!
a presto!!
Flamy

Croac on 3 febbraio 2010 alle ore 17:36 ha detto...

Ahahahah!!! Se vuoi le facciamo assieme tesoro, tanto anch'io sto quasi a fine esami (domani un orale e tra una settimana l'ultimo della serie T___T); In ogni caso in bocca al lupo per tutto!!!
Un bacio enorme XO