mercoledì 27 febbraio 2013

La Signora Anna...

Tutte le mattina, la sveglia alle 6 puntualmente comincia a suonare. La mia mi sveglia con lo starnazzare delle oche in uno stagno....assordante ed inutilmente snervante, però mi fa sembrare di essere immersa nella natura. Ti alzi e ti dirigi verso la cucina: un bicchiere d'acqua, un fugace e poco chiaro sguardo alla finestra, una tazzina di caffè caldo ed un frutto. Torni in camera. Così comincia la giornata. Un ritmico alternarsi tra me, mia madre e mio padre, che ci scambiamo i nostri turni in bagno e davanti agli specchi di casa e così incominciamo a carburare ed a dare un senso alla giornata.

E` quasi ora di uscire di casa, controlli sul computer se l'autobus ha intenzione di passare a breve, e come al solito becchi quello delle 7:22, quindi hai 3 minuti (al massimo 4) per mettere il cappotto, la sciarpa, chiudere la borsa, spegnere il computer, scapicollarti per le scale del palazzo e correre alla fermata del bus, ma come ogni mattina e contrariamente a tutte le tue aspettative, non si sa come ce la fai a prenderlo.

Hai sempre un libro di riserva in borsa, come Rory di "Gilmore Girls" che per andare a scuola la mattina si portava appresso tutta la sua biblioteca personale per affrontare il viaggio in bus.

Rory: Questo zaino è troppo piccolo!
Lorelai: Quello zaino non è piccolo, prendi solo i libri di scuola e lascia gli altri.
R: Ho bisogno di tutti i libri io!
L: Edna St. Vincent Millay?
R: Lo leggo sull'autobus.
L: Ah, e Fawlkner?
R: Leggo anche quello.
L: Portane con te uno solo...
R: No, perchè questa è una biografia, ed a volte quando sono sull'autobus, non voglio leggerla perchè in realtà ho voglia di leggere una novella; viceversa se non mi appassiona la novella, la sostituisco con una biografia.
L: E questo di Gore Vidal cos'è?
R: Questo lo leggo mangiando!
L: Lascia quello di Vidal o quello di Fawlkner...non ha bisogno di due novelle.
R: Quello di Vidal è saggistica...
L: Ahah ma quello della Welty non è ne un saggio ne una biografia, è un'altra novella, lascia questa!
R: Eheh sono racconti!
("Gilmore Girls" S02E07)

Sali sul bus, scendi, sali, scendi, sali ed infine dopo 1 ora e mezza scendi definitivamente; una veloce scorsa all'orologio, tanto per assicurarsi di essere in tempo, e alla fine riesci ad oltrepassare l'entrata di De Lollis ed entri nel vialetto dalle piante squadrate che pare portare naturalmente al Dipartimento. Entri.

Entri, e trovi un sorriso. Trovo che sia davvero difficile avere una persona che tutte le mattine, che stia bene o che stia male, che ci sia o meno il sole, sia capace di donarti un buongiorno incorniciato da un sincero sorriso. Questa è lei: la Signora Anna. La Signora Anna è la portinaia del dipartimento: lei passa le sue giornate sfaccendando avanti ed indietro per il dipartimento, subendo le sfuriate di quello  o quell'altro professore, consolando studenti spauriti, leggendo qualche romanzo. E` una donna dalle mille sfaccettature ed anche dotata di una impressionante semplicità, colei che c'è sempre eppure non si vede mai, la persona che tiene in piedi il baraccone, insomma! La persona capace di portarti i profumatissimi limoni che crescono nel bel mezzo del suo giardino.

La torta l'abbiamo già vista, fatta, annusata e mangiata; ci abbiamo anche ballato sopra pizziche e tarante, e la ricetta la ritrovate qui. Stavolta era diversa però, c'era Anna al suo interno, è lei che teneva assieme tutti gli ingredienti e li cullava con l'aroma dei suoi limoni, è lei che lega tutto, come sempre, come tutte le mattine della nostra vita.

Grazie Signora Anna.




sabato 23 febbraio 2013

L'India in tavola




Ma ne vogliamo parlare? NE VOGLIAMO PARLARE? Vogliamo parlare della fame zozza sotto stress? Quella fame per cui vaghi in giro per casa, come un'anima in pena, aprendo il frigo, ante della cucina, sportelli del salone, cassetti di cui in precedenza ignoravi l'esistenza e che per la fame si materializzano solo per farti perdere tempo? Ma soprattutto vogliamo parlare di quelle volte che rivolti casa come un calzino e NON-TROVI-NULLA??? Perchè sei contraria al cibo spazzatura e quindi non compri merendine e biscottazzi iper-calorici, cheeseburger, piatti pronti, ed in special modo non li compri perchè se cicciocuscinosa quindi eviti di nasconderti tentazioni per casa...

Sì vabbè però io c'ho fame e quindi? Come lo risolvo il problema? E in quel momento nella tua testa si formano dei piani di azione per cui ti travesti con paraorecchi, cappelli ed occhiali da sole, ti intrufoli in incognito nel primo super mercato a portata di mano e fai razzia di pizze surgelate, gelati e tavolette di cioccolata; ciò tuttavia implica togliersi il tutone da casa e ciabatte, cosa che sotto esami E` SEVERAMENTE VIETATO FARE!!! Togliendo la tutona si disperdono nell'aere tutte le nazione acquisite, le 30 pagine di appunti scritti in 5 ore scoloriscano e tornano in bianco e muori. Allora ti accogi di avere un telefono in casa, e che peraltro funziona! Quindi pensi di ordinarti cinese a domicilio (cosa che, sì lo ammetto, talvolta ho già fatto, ma in genere a cena con gli amici e non tristemente da sola a casa in pigiama), ma una volta che ti figuri l'immagine ti sembri una vera e propria disperata, e metti da parte anche quell'idea. Infine ti ricordi che sai cucinare...

Dietro casa ho la fortuna di avere uno dei più buoni ristoranti indiani di Roma, e talvolta lo frequento a cena con gli amici, e se c'è una pietanza che mi ordino proprio sempre quella è la Baingan Bharta: una crema di melanzana morbida e saporita, coccolosa e calda...apro il frigo...c'è una melanzana...

Baingan Bharta

Ingredienti (per 1 persona):
- 1 melanzana
- 1 spicchio d'aglio
- 1 cipolla
- curry, paprika forte, zenzero in polvere
- sale&pepe
- passata di pomodoro

Preparazione:
In forno preriscaldato al massimo cuocete per circa 45 min la melanzana precedentemente lavata, mondata, spaccata a metà, intagliata e condita con sale, pepe nero macinato fresco ed olio.
Una volta che la polpa di melanzana è morbida e succosa, scavatela dall'involucro della buccia di melanzana e fatela soffriggere in una padella dove già sono caldi olio, cipolla affettata fina e lo spicchio d'aglio schiacciato. 
Aggiungete tutte le spezie, fate saltare brevemente a fiamma alta per fare insaporire, ed aggiungete la passata di pomodoro.
Fate cuocere una 15ina di minuti a fiamma bassa ed a fine cottura frullate il tutto.




Sì lo ammetto, è una ricetta molto occidentalizzata, e molto alla "quello che c'è in casa" (al posto dell'aglio si dovrebbe mettere la celeberrima pasta d'aglio indiana che sinceramente non so fare, ed aggiungere qualche cucchiaiata di yogurt denso, ma ho preferito evitare perchè il nostro yogurt non è di certo quello indiano), però davvero gustosa, e vi assicuro che ho pranzato solo con questa crema spalmata su qualche fetta di pane o qualche cracker.

Presa dalla ventata d'oriente entrata in casa mia, e attirata dal sacchetto di spezie Tandoori Masala che ho comprato al mercato mesi fa, mi sono ingegnata nel fare il Pollo Tandoori.

Pollo Tandoori

Ingredienti:
- 700 g di pollo (sovraccoscia, o cosce)
- 400 g yogurt intero
- misto di spezie tandoori masala
- 2 limoni
- sale

Preparazione:
Intagliate accuratamente il pollo nelle parti carnose e vicino alle ossa (di modo che la marinatura che farete a breve entri ovunque e cuocia per bene il pollo). In una bacinella mettete il pollo intagliato ed irroratelo di sale e succo di limone, avendo la cura di accompagnare la marinatura con le mani in tutte le fenditure del pollo. Lasciate marinare dalle 2 alle 3 ore in frigo (avendo cura di girare il pollo un paio di volte).

Intaglio del pollo
Marinatura in sale e limone

Una volta fatta la prima marinatura, tirate il pollo fuori dal frigo e cospargetelo di yogurt e spezie tandoori, e di nuovo massaggiate il pollo portando la crema di yogurt e spezie in tutti gli intagli. Lasciate marinare nuovamente per altre 5/6 ore in frigo, coperto da un coperchio o pellicola,



Aggiunta delle spezie




Marinatura con yogurt e spezie
Integliamento


A questo punto disponete il pollo su teglia coperta da carta forno, ed irrorate con poche cucchiaiate di marinatura (senza esagerare altrimenti in cottura rimarrà tutto troppo liquido). Infornate in forno preriscaldato al massimo per 15/20 min.



A metà cottura rigirate il pollo, irrorate con il sugo e continuate la cottura. Se vedete che il sugo non si assorbe, accendete anche il grill avendo cura di controllare ed inumidire spesso il pollo.



Vi consiglio questa pagina, da cui ho preso la ricetta, molto accurato e con un video di un cuoco indiano simpaticissimo che spiega in un inglese davvero buffo come fare il pollo tandoori. Davvero vi consiglio sia la ricetta che il video ;D

sabato 9 febbraio 2013

La prima volta non si scorda mai...

Più che per la ricetta in se, in questo post voglio celebrare la particolarità dell'evento. In quest'occasione mi sono resa effettivamente conto di quanto ognuno di noi cresca culinariamente in modi diversi: ad esempio quand'ero bambina tutti i miei adorabili compagnucci di scuola mi raccontavano di mangiare a casa la sera con mamma e papà i celeberrimi "Sofficini"; ora voi direte *vabbè, per così poco, ti sei risparmiata un cancro allo stomaco!*, però ad una bambina di 8 anni fa un po' effetto sapere che tutti mangiano una cosa che tu non hai nemmeno notato al supermercato. Sta di fatto che, non so come, ma ho impietosito mia madre ed una sera a cena dalla cucina arrivava un odore diverso dal solito, metà fritto metà croccantoso (e non fate finta di non aver capito, lo sappiamo tutti qual è l'odore "croccantoso"!!!), un odore di mozzarella che si abbandona al calore del forno, di sugo pieno di conservanti, eccetera. A questo punto sarebbe bello che finissi la storia con me che entro in cucina e scopro che mi madre aveva appena fatto arrosto di vitella con patate, invece banalmente concluderò la storia con me che entro in cucina nel preciso istante in cui mia madre china sul forno tira fuori una teglia ricca di mezzelune sorridenti e succose; le ho mangiate con gusto, affamata e contenta...le mangiai quel giorno e mai più...

Questo per dire che la prima volta arriva sempre, magari più tardi rispetto ad altri, ma arriva. E così è successo tre giorni fa: la prima volta che ho mangiato un'omelette. Le uova le ho mangiate in tutte le forme: strapazzate, in camicia, alla coque, sode, all'occhio di bue, ma l'omelette MAI!!! Forse perchè non è tradizione in casa, o perchè non piace ai miei genitori, o semplicemente perchè quando hai due uova in mano la prima cosa che pensi non è omelette...sta di fatto che alla veneranda età di 23 anni io non l'avevo ancora mangiata. Inoltre erano giorni e notti che sognavo di riscaldarmi tra due lembi di soffice uovo sbattuto aromatizzato al sale e pepe invece che nel piumone viola del mio letto. Ovviamente la ricetta è semplice come può sembrare:

Omelette

Ingredienti:
- 2 uova
- sale & pepe (anche altre spezie se vi piace sperimentare)
per il ripieno usate tutti gli scarti che avete in frigo, a me erano rimasti raminghi i seguenti ingredienti:
- bresaola di tacchino
- pomodori secchi

Preparazione:
Con una frusta sbattere velocemente le uova con sale e pepe fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Mettete su fuoco medio una padella piatta per crepes unta d'olio (per ungerla uniformemente, versarvi qualche goccia d'olio e spandete con della carta assorbente), ed una volta che è molto calda versarvi le uova facendo sì che ricoprano l'intera superficie della padella. 
Con una spatola provate ad alzarne i lembi, se si staccano potete provvedere a farcire metà della omelette con il ripieno che avete scelto e ricoprirla con l'altro lato vuoto della omelette. 
Finite di cuocerla alzando la fiamma.

Servite accompagnata da verdurine fresche e crude.