domenica 20 settembre 2015

"E quindi uscimmo a riveder le stelle"

Come promesso, siamo giunti ad una nuova domenica, e con una nuova domenica arriva un nuovo dessert! Sì stiamo ufficialmente tornando in carreggiata, e non nego che la cosa mi galvanizzi parecchio. Rimettere le mani in pasta mi rende libera, tranquilla, felice...scegliere un ricettario dalla libreria, comporre la ricetta predestinata, pianificare la spesa, partire alla ricerca dei giusti ingredienti, scegliere la musica giusta per cucinare, chiedere alla mia fidata aiutante (la mamma) se è libera e se anche la cucina è libera, e cominciare a pesare finalmente gli ingredienti: 
"quanta farina?"
"180 grammi"
"ah ok, il burro?"
"me ne attocchetti 65g?"
"sì, va bene. Quanta farina?"
"ma...te l'ho detto...180 grammi..."
"eh vabbè dai la vecchiaia!"
e così via...
Ogni volta è una barzelletta sia che io sia sola, sia che io sia in compagnia della vice mamma, ed ogni volta c'è un ingrediente chiave che rende la pietanza che piano piano si sta creando tra le mie mani o nel forno una creazione unica, aiutata dalle mani di tanti. E come l'altra volta qui ci sono le mani fatat di Erica.

Erica è una signora Polacca, è la vicina di casa dei miei nonni, nella casa Toscana. Una donna che non si ferma mai, ad ogni ora la senti sfaccendare per casa, e quando non la senti è perché è al lavoro, oppure nell'orto, oppure con le galline a raccogliere uova fresche. E sei sicura che se è andata nell'orto ritornerà con qualcosa per te: che siano delle gigantesche zucchine, o delle piccole zucche arancioni che ancora profumano di sole caldo e aria fresca, o delle uova fatte da galline che hai effettivamente incontrato, viste zampettare libere su di un prato, sentito fare coccodè nel bel mezzo della giornata. L'ultima volta che siamo stati in Toscana, in concomitanza con il nostro rientro su Roma, Erica si è presentata alla nostra porta con due enormi barattoli: uno di marmellata di ciliegie (che ahimé non sono proprio riuscita a conservare per un dolce e che alloggia nel mio frigo quasi agli sgoccioli dato che è stato protagonista delle mie colazioni da allora), l'altro strabordante di sciroppo con altre ciliegione che galleggiavano allegre al suo interno. Il secondo è il protagonista di questa ricetta che vi presento oggi ed anche di quella dell'ultimo post (che trovate qui). Pronti?

CROSTATA di RICOTTA e CILIEGIE 

Ingredienti: 
per la frolla:
- 180g farina 00
- 65g burro
- 75g zucchero semolato
- 2 tuorli d'uovo
- 1 cucchiaio di latte
- vanillina
- 3g lievito in polvere
- 1 pizzico di sale
per la farcia:
- 500g ricotta vaccina
- 3 cucchiai di zucchero semolato
- 1 uovo
- 2 albumi
- 1 pizzico di sale
- scorza grattugiata di mezzo limone di Amalfi
- ciliegie sciroppate q.b.

Procedimento:
Setacciate assieme su di una spianatoia la farina con il lievito e la vanillina tentando di formare un piccolo montarozzo. Praticate un foro al centro ove andrete a sbattere i due tuorli d'uovo con lo zucchero ed il pizzico di sale, amalgamate col cucchiaio di latte se il compost è troppo duro. Aggiungete il burro portato a temperatura ambiente e tagliato a tocchetti, impastate nel più breve tempo possibile. Una volta formatosi un panetto omogeneo di frolla, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per una buona mezzora.

Nel frattempo preparate la farcia: montate gli albumi con il pizzico di sale a neve ferma, mentre in una ciotola sbattete la ricotta fresco con lo zucchero e l'uovo intero. Aggiungete la scorza del limone e una volta montati anche gli albumi avendo cura di amalgamarli alla ricotta con un movimento che va dal basso verso l'alto per non smontarli. Infine inserite le protagoniste: le ciliegie assieme a qualche cucchiaiata del loro sciroppo. Riponete in frigo coperto.

Tirate fuori la frolla dal frigo e stendetela su di una spianatoia; adagiatela su di uno stampo precedentemente imburrato ed infarinato, forate con i rebbi di una forchetta, coprite con della carta forno e dei pesetti di ceramica (non avendoli io uso dei legumi tipo ceci o lenticchie) per evitare che in cottura la frolla lieviti troppo. Infornate per 20 min a 180°.

Una volta tirata fuori la base di frolla e raffreddatasi, coprite con la farcia di ricotta e cospargete di stelline di frolla (o quello che volete voi ;) ). Rimettete in forno a 180° per altri 15 min.

Ed quindi uscirete a riveder le stelle...








martedì 15 settembre 2015

Sembrava più semplice...

...Decisamente più semplice. 

Alzarsi ogni mattina alla stessa ora, lanciarsi in doccia anche se fuori fanno 2 gradi e spogliarti è l'ultimo dei tuoi pensieri, trovare dei vestiti adeguati perché il pigiama non è contemplato come divisa da lavoro, salutare il cuscino (unico tuo amante degli ultimi mesi) con una tenera lacrimuccia, passare nove ora barricata in quattro spesse mura sotto terra davanti lo schermo di un computer (unica parte vagamente positiva, mi sto riscoprendo abbastanza geek), convivere con un buon 70% di persone che vedono la vita in maniera nettamente diversa da come la vedi tu e soffrirne, subire paternali a iosa perché effettivamente sei una pasticciona e sei anche l'ultima ruota del carro (combinazione vincente), competere con colleghe molto più brave, belle, simpatiche ed intelligenti di te, riporre nel tuo segretissimo armadio immaginario nascosto il tuo lato fricchettone, il tuo lato nerd ed anche quello un po' "birichino" perché non verrebbero comunque mai accettati ed infine scoprire un lato oscuro pronto a divorarti che fino all'altro giorno era ben nascosto sotto ad un graaaaaaande tappeto.

Ed insieme a tutto questo bagaglio di negatività voler trovare il tempo per fare sport, dimagrire, mangiare sano, vedere tutti gli amici, trovarne dei nuovi, salvare il mondo, sconfiggere la fame, imparare a volare e soprattutto cucinare cose buone che non verranno mai mangiate perché la dieta comanda sempre!

Ma che diamine ai dolci non si può proprio rinunciare (e come ai dolci anche ad un bel piatto di fettuccine fresche, ovvio), il tempo lo si trova prima o poi specie se ti regalano interessanti materie prime quali uova fresche di giornata fatte da una gallina che hai effettivamente incontrato e visto scorrazzare libera per un prato ed un barattolone pieno di un liquido rossastro nel quale si vedono galleggiare piccole sferette ciccione che giocano a rincorrersi nel loro succo. 

E quindi facciamola questa torta!

TORTA CIOCCOLATO E CILIEGIE

Ingredienti:
- 200g cioccolato fondente 
- 250g ciliegie sciroppate (fate ad occhio, tanto non sono mai abbastanza)
- 3 uova fresche
- 200g burro
- 200g farina 00
- 170g zucchero di canna
- 1 bustina di lievito vanigliato
- 1 pizzico di sale

Preparazione:
In un pentolino antiaderente sciogliete a bagnomaria il cioccolato tritato grossolanamente ed il burro tagliato a tocchetti avendo la premura di lasciarne un po' per imburrare la teglia.

Nel mixer o con una buona dose di olio di gomito, sbattere le uova assieme allo zucchero di canna e al pizzico di sale fino a far raddoppiare loro il volume; aggiungere a piccole dosi la farina setacciata assieme al lievito ed una volta ottenuto un composto omogeneo aggiungere a fino anche il cioccolato fuso.

Infine versate le ciliegie sciroppate accompagnate da qualche cucchiaiata del loro succo ed amalgamate per benino. 

Imburrate ed infarinate una teglia rettangolare, o puramente rivestitela di carta forno, od ancora meglio acquistatene una in silicone, versatevi il composto ed infornate in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti.

Vale SEMPRE la prova dello stecchino! Se esce fuori pulito, allora è cotta!











È sacrosanto dedicare un'ora ogni tanto a qualcosa che amiamo...io amo impastare, sbattere con le fruste, affettare, decorare, fotografare...regalarmi del tempo per scrivere qui, a voi, una volta ogni tanto è l'atto più gioioso che mi riesca, più puro e semplice, più importante che possa fare...e spero che chi assaggerà questa morbida torta ne assaporerà tutta la sua complessità.
E come sempre, bon appetit!