mercoledì 15 settembre 2010

rinascita

Okkei...adesso tocca rivoluzionare un po' tutto il sistema: ho passato domenica notte supina sul letto ad occhi sbarrati verso il soffitto a braccia aperte...in preda all'ansia per l'esame del giorno dopo, un esame di cui ho provato 3 scritti e 2 orali, e che finalmente ho superato. Non mi è mai successo di rimanere sveglia tutta la notte in preda ai brutti pensieri e ad una spaventosa tachicardia: non pensavo di poter essere così pessimista, e di poter essere così spaventata da ciò che mi avrebbe aspettato il giorno dopo...Sta di fatto che questa brutta nottata è trascorsa, e che tuttavia ogni volta che torno col pensiero a domenica mi sale il panico per paura che mi possa ri-accadere: non voglio mai più sentirmi così male, e soprattutto per una cosa così insignificante come un esame; tocca cambiare vita.
Bando alle ciance...dopo minimo un mese che non mettevo più le mani in pasta, ho ricevuto una benedizione dalla carissima Erica: Erica è la compagna di Vittorio, il nostro vicino di casa in Toscana (vi ho già parlato di Poderetto); nella maremma è ancora d'uso il baratto: tu mi fai un favore, io ti regalo un cesto di pomodori; mi inviti a cena, io ti porto cetrioli appena colti e uova fresche; mia nonna ancora oggi quando va a trovare parenti o amici, porta in regalo caffè, zucchero o biscotti dolci perchè giustamente in tempi di guerra erano beni di lusso (mica come per noi, che è pane quotidiano). Quest'anno Erica ci ha voluto donare un barattolo di marmellata di ciliegie (che purtroppo non era sottovuoto e che quindi ho dovuto gettare), e un buonissimo succo di mirtili con mirtilli annessi (questo invece sottovuoto, e buonissimo...slurp). Ovviamente una metà del barattolo me la son goduta il giorno stesso che mi è arrivata, e l'altra metà l'ho conservata per la:

Crostata di Mirtilli

Ingredienti:
per la frolla:

- 250 g farina 00
- 125 g burro freddo
- 125 g zucchero
- 2 uova fresche
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di bicarbonato
per la farcia:
- 250 ml succo di mirtilli con annessi mirtilli
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 cucchiaio di farina
- 1 cucchiaino di cannella in polvere

Preparazione:

fase 1: la frolla


Mettere nel mixer in quest'ordine: la farina, il burro freddo a cubetti, le due uova una alla volta, lo zucchero, il sale ed il bicarbonato. Portate su una spianatoia infarinate e lavorate brevemente con le mani. Incartate in pellicola e riponete in frigo per 30 min circa.

fase 2: la farcia

Mescolate in un piatto fondo il succo di mirtilli ed in mirtilli, aggiungete farina, zucchero e cannella. Amalgamate bene e riponete anch'essa in frigo per mezz'ora.

fase 3: composizione

Una volta trascorso il tempo necessario, tirate fuori la frolla, stendetene la metà e copriteci una teglia precedentemente imburrata ed infarinata di circa 24 cm di diametro (io ce l'ho di silicone quindi niente imburraggio ed infarinaggio XD); a questo punto togliete dal frigo anche la farcia e riponetela all'interno della base di frolla. Stendete l'altra metà della frolla e coprite la superficie della crostata. Sigillate bene e rimettete in frigo per un'altra mezz'ora.

fase 4: infornare

Preriscaldate il forno a 180° e passata la mezz'ora togliete la teglia dal frigo e mettetela in forno per 35 min circa (fate sempre la prova dello stecchino). La frolla mi è venuta particolarmente fiabile, e ne sono molto soddisfatta; se tuttavia la preferite più morbida, fate cuocere 25-30 min...dovrebbe essere ugualmente cotta.


Questa ricetta l'ho tratta liberamente dal numero di Sale&Pepe di Agosto.

mercoledì 25 agosto 2010

Cenetta tra Ragazze


Ed eccola di ritorno dalla grande...architettonica??? Ebbene son tornata dalla bellissima Praga, che mi ha fatto venire il torcicollo: ogni palazzo è un'opera d'arte e non si può far a meno di stare sempre col naso per aria; tuttavia è carente su altri punti di vista, ma di questo vi voglio parlare in un altro post...ci sarà un intero post dedicato a Praga, ve l'assicuro.
Ma torniamo a noi: prima della grande partenza, mi sono ritrovata con le mie care amiche per una cenettina all'insegna delle grandi confessioni...allettate dalla vodka alla pesca (che si è bevuta tutta la mia sorella-compagna-di-viaggio-ecc...te possino...).
Sono stata tre interi giorni a scervellarmi sul menu, e dalle fornaci della mia mente è uscito questo:

Antipasto:
- Muffins alle mandorle e piselli
- Quiche alle zucchine e ciliegini
- Frittatona ai ciliegini

Primo:
- Caponata accompagnata da riso basmati

Dessert:

- Cheesecake al cocco
- Torta fredda alla crema di cannella

Sorvolando sui dessert, che sono stati un vero fallimento (spero a causa del frigo che freddava poco e non della mia incapacità). volevo postarvi la quiche e la frittata che sono stata una vera rivelazione.

Quiche alle Zucchine & Ciliegini

Ingredienti:
per la base:
- 250 g farina 00
- 125 g burro freddo
- 1/4 cucchiaino di sale
per la farcia:
- 1 zucchina
- 10 pomodori ciliegini
- 100 g ricotta
- latte q.b.
- 1/2 cipolla tropea
- curry
- sale

Preparazione:

fase 1: preparare la base


Mettere nel mixer la farina, il sale e il burro, lasciare amalgamare ed aggiungere 2 cucchiai d'acqua freda (se il composto è ancora granuloso aggiungete altra acqua). Prendete la pasta lavoratela tra le mani brevemente per darle la forma di una palla, avvolgete in pellicola trasparente e riponete in frigo per 40 min (meglio 1 ora). Preriscaldate il forno a 180° ed imburrate uno stampo da crostata da 24 cm (io ho lo stampo di silicone).

fase 2: preparare la farcia

Mettere in una padella antiaderente la mezza cipolla tagliata a fettine assieme ad un cucchiaio d'olio ed un paio di cucchiai d'acqua, lasciar rosolare ed aggiungere la zucchina tagliata a rondelle, un pizzico di sale e coprire con un coperchio. Lasciar cuocere a fuoco lento una ventina di minuti girando di tanto in tanto, e aggiungere anche un pizzico di curry. Lasciar cuocere finchè è necessario.
Tirate fuori dal frigo la base e stenderla lasciandola alta per 5 mm circa e rivestiteci lo stampo. Una volta cotte le zucchine disponetele sul fondo della base. Lavate i ciliegini e tagliateli a metà disponendoli a cerchi sulla base col lato tagliato verso il basso. Lavorate la ricotta con un goccio di latte così da formare una crema densa e cospargete anch'essa sulla base così da coprire le verdure.

fase 3: infornare

Infornare la quiche per 45 min circa controllando sempre con il trucco dello stecchino. Quando la crosta e la superficie della quiche saranno dorate, potete sfornare.


Frittata di Ciliegini

Ingredienti:
- 10 ciliegini
- 3 uova
- 2 albumi
- erba cipollina
- sale & pepe

Preparazione:
Separare tuorli ed albumi. Lavare i ciliegini e tagliarli a metà. Ungere una teglia di porcellana con dell'olio e corpargere di pan grattato. Adornare il fondo della teglia con i ciliegini (parte tagliata verso il basso) e cospargere con un po' di erba cipollina.
Sbattere i tuorli d'uovo con sale e pepe ed a parte montare a neve ferma gli albumi; unire mescolando dal basso verso l'alto ed applicare sui ciliegini. Mettere altra erba cipollina ed infornre a 180° per 25 min circa finchè la superficie non sarà croccantina.

NOTA: Per renderla più gustosa potete aggiungere qualche fettina di cipolla e qualche dadino di emmental (purtroppo avevo ospiti che non gradivano il formaggio XD).





La base della quiche l'ho presta da "Il libro d'oro dei dolci" edito da Mondadori...che paradossalmente contiene anche ricette salate XD
Abbiamo passato una splendida serata pre-partenza, finchè il baileys non mi ha nauseata -___-

mercoledì 11 agosto 2010

Cipolle Rosse...

Me l'ero ripromesso non appena fossi tornata a casa dopo la Tuscia, ed eccola qui...nonna tornando dalla Calabria ci ha regalato una bustona di cipolle di Tropea, non poteva trovare regalo più azzeccato!!!
La ricetta corredata da tante curiose informazioni, l'ho trovata su Lo spicchio d'aglio, andate a dargli un'occhiatina ;D

Marmellata di Cipolle di Tropea

Ingredienti (per 1 vasetto):
- 1/2 kg di cipolle rosse di Tropea (già nettate)
- 100 ml di aceto di mele
- 125 g di zucchero bianco
- 125 g di zucchero di canna

Preparazione:

fase 1: prima marinatura

Pulire le cipolle eliminando lo strato esterno di consistenza cartacea. Scartare quelle non perfettamente integre. Tagliarle a metà per il senso della lunghezza, eliminare la parte interna se di colore verde ed affettarle molto finemente. Mettere le cipolle in un'ampia ciotola di vetro (la plastica può essere tossica nelle lunghe marinature...potete ovviare con la porcellana), unire l'aceto, mescolare e lasciar riposare per 4 ore coperto con uno strofinaccio mescolando accuratamente con due cucchiai ogni ora circa.

fase 2: seconda marinatura

Aggiungere i due tipi di zucchero, mescolare e lasciar riposare altre 4 ore, sempre mescolando ogni ora.

fase 3: cottura

Mettere le cipolle in una pentola di acciaio e farle cuocere a fiamma dolce, mescolando di tanto in tanto, per 30-40 minuti (a me è stata necessaria 1 ora intera). Io ho voluto aggiungere un po' di profumi, ovvero una foglia d'alloro, due chiodi di garofano e un po' di pepe nero macinato lì per lì. La marmellata deve risultare fluida, ma non troppo acquosa. Fate la prova col piattino freddo: mettete un piattino in frigo, tiratelo fuori solo per fare la prova; mettete un cucchiaino di marmellata sul piattino e se questa scivolain modo compatto sul piattino è pronta, altrimenti fate cuocere ancora.

fase 4: sterilizzazione

Auto-sterilizzazione: appena è pronta metterla nei vasi ben puliti, chiuderli con capsule nuove e ribaltare i vasetti in modo che avvenga il processo di autosterilizzazione. Lasciarli capovolti finché non si saranno raffreddati. Quando si ribaltano dovranno aver formato il vuoto. Se così non fosse procedere con la sterilizzazione in pentola.

Sterilizzazione in pentola: avvolgere i vasi con degli stracci puliti, metterli in una capace pentola in modo che non si muovano ed unire acqua fredda fino ad averne almeno una decina di centimetri sopra i vasi. Mettere sul fuoco e far bollire per 30 minuti calcolati da quando l'acqua comincia a bollire vistosamente. Trascorso il tempo indicato spegnere il fuoco e lasciare i vasetti a raffreddare nell'acqua.



Conservare in luogo fresco e asciutto, possibilmente al buio. Il periodo migliore di preparazione è quello di agosto/settembre ed è possibile consumare la marmellata fin da subito, non appena si sarà ben raffreddata, ma è meglio attendere almeno un mese per permettere che si amalgamino a dovere i sapori. Non conservarla oltre i 6 mesi. Una volta aperta conservare in frigorifero e consumare entro 7-10 giorni.

Domani parto per Praga...sono in ansia come l'anno scorso per andare a Londra. Tra l'altro sono tremendamente sfortunata: l'anno scorso la pandemia d'infuelanza in Inghilterra e quest'anno gli alluvioni nell'europa del nord...l'anno prossimo??? Dublino sarà sommersa per effetto dello scioglimento dei ghiacciai. Mi farò sentire presto per condividere un po' di emozioni e foto della grande città a metà tra l'antico ed il moderno!!!

martedì 3 agosto 2010

Eccoci di ritorno da una trasferta nella cara, dolce e rustica Maremma; finiti gli esami, ho accompagnato i nonni nella casetta in Toscana. Noi durante le vacanze estive ci rifugiamo tra le accoglienti braccia della località Poderetto (frazione di Sorano, provincia di Grosseto), amena località ai piedi delle macchie toscane contante di 17 abitazioni e 18 abitanti fissi (27 nel periodo estivo), nessun negozio, nessuna bottega, nessuna attività ricreativa a parte ammirare il paesaggio circostante (ugualmente sollazzante, devo ammetterlo, in particolar modo al tramonto su una sdraio con un bel romanzo). Tre volte a settimana passa il fornaio, una volta la verdura, un'altra articoli per la casa e di tanto in tanto un simpatico marocchino che vende vestiti alle signore anziane.
Poderetto è la culla dei miei ricordi d'infanzia: lì sono cresciuta con i miei amici Simone e Marina, lì ho visto fare la ricotta da Irene, decantare "Il Cavalier Marino" da Irio, governare le galline da Ismene, innaffiare con dolcezza i fiori della madonnina da Veronica, suonare la fisarmonica da Vittorio...è un luogo incantato, ricco d'amore. Ovviamente cambia tutto col tempo, ma non voglio intristire nessuno.



Quest'anno, salendo in Maremma, ho saltato il compleanno di mamma, così che ho voluto organizzare un festicciola alla sua venuta (son venuti a riacchiapparmi l'altroieri): abbiamo accatastato due tavoli sgangherati con altrettanto sgangherate sedie, raccolto un po' di persone del paese, e acceso il fuoco alla base di un mucchietto di ceppi di legno. Abbiamo passato alla brace un po' di braciole, della pancetta, una salsiccetta a testa e parecchie fette di pane, e così la serata è diventata davvero piacevole, allettata dalla mia:

Peaches Tart

Ingredienti:
per la tart:
- 150 g di farina 00
- 75 g di burro
- 6 cucchiai di acqua fredda
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- 1/2 fiala di aroma alla vaniglia
- 1 pizzico di sale
per il ripieno:
- 50 g di farina
- 50 g di zucchero
- 50 g di burro
- 1 uovo
- sale
- 3 pesche gialle

Preparazione:

fase 1: preparare la base


Mettere le pesche in freezer per mezz'ora circa.
Intridere farina e burro in una grande ciotola e amalgamare con le dita. Aggiungere zucchero e sale ed a poco a poco l’acqua fredda e mescolare con un cucchiaio di metallo velocemente in modo che il burro non si sciolga troppo. Versare l'aroma vanigliato. Su una spianatoia infarinata impastare il tutto velocementee mettere a riposare in frigo per 1 ora circa.

fase 2: preparare il ripieno

Nel frattempo togliere le pesche dal freezer, sbucciarle e tagliarle a fettine.
Per il ripieno battere (nel mixer o in un piatto) la farina, lo zucchero, il burro e le uova fino a rendere l’impasto vaporoso.
Togliere la pasta dal frgo e stenderla con un mattarello rendendola molto sottile, quindi rivestire una teglia rotonda precedentemente imburrata ed infarinata con la pasta.
Versare il ripieno sulla base, ricoprire con le fettine di pesche decorando a proprio piacere. Se dovesse avanzare della pasta si può utilizzare decorando la crostata formando una grata oppure sbriciolarla a mo' di crumble, o se è parecchia stenderla nuovamente e corpire la crostata.

fase 3: infornare

Cuocere in forno circa 40 minuti a 170° fino a quando la superficie non risulta dorata ma ancora morbida. Gli ultimi 10 min li si può fare col grill. Lasciar raffreddare. Una volta sformata si può decorare cospargendo di zucchero a velo. Lasciar riposare prima di servire.





Come si può notare le tovaglie sono diverse, e questo perchè la prima crostata l'ho cotta a microonde, e quindi non si è minimamente cotta...l'ho servita così...che figura barbina ho fatto!!! Mamma tuttavia mi ha pregato di rifargliela, così che appena tornati a roma sono corsa al super mercato, ho fatto spesa, ed ho ri-fatto la crostata...stavolta cotta...
Un'ottima scusa per festeggiare il compleanno per la terza volta, vero mamy? Questo fiore è per te...

Auguri



lunedì 19 luglio 2010

Interlude

Chiedo umilmente perdono...
non scrivo dall'anteguerra, me ne rendo conto, però cucinare sta diventando un'impresa colossale. E' una battaglia da cui spero non uscirò sconfitta: in primis non ho finito ancora gli esami, ma diciamo che intravedo la fantomatica luce al finire del tunnel oscuro che mi ha avvolta nell'ultimo mese e mezzo...giovedì, nel bene o nel male, finisce tutto; in secundis sta diventando veramente difficile trovare qualcuno cui proporre ciò che cucino: non andando più a lezione non li posso portare all'università (ed anche lì una volta che li porto la maggior parte mi rifila il classico "no scusa, sto a dieta"...dopotutto è quello che dico anch'io, ma io sto veramente a dieta); la mia nonnina è diventata diabetica, dunque non ho il cuore nemmeno di farglielo vedere un dolce, sapendo quant'è golosa; ai miei genitori sapete che non piacciono i dolci; ai miei amici non li propongo più perchè o mi dicono che sono troppo carichi, o che sono troppo elaborati, vabbè insomma non vanno mai bene; mi rimane solo la mia sorellina, ma anche lei presto si stuferà di sorbirsi tutti i miei muffins e le mie torte strane...
A parte ciò appena finiti gli esami voglio provare a fare qualcosa, peccato che dopo due giorni devo già partire per quel di Poderetto (Toscana)...

Changing argument...ieri per scappare dalla città qualche (afosa) ora, ce ne siamo adati in quel di Cerveteri (molto fuori Cerveteri), in particolare volevamo andare al ristorante La Fienatora, ma abbiamo trovato chiuso, e così girovagando in macchina per quel de I Terzi ci siamo ritrovati di fronte ad un cartello sgangherato che annunciava Agri Ristoro Nonna Consiglia ed incuriositi abbiamo seguito l'indicazione (tipo Alice che rincorre in Bianconiglio). Siamo capitati in uno spiazzo semi-desolato dove troneggiavano una casa ed un piccolo locale tutto in legno con dei gazebo all'esterno...diciamocela tutta: volevamo fuggire. Il coraggio ha preso il sopravvento ed abbiamo chiesto se fosse possibile pranzarvi e loro ci hanno fatto accomodare nella casetta di legno (sotto ai gazebo era veramente impossibile...tirava un vento sahariano).
Da qui il detto "L'apparenza inganna"...nonostante le nostre comuni Prime Impressioni, siamo rimasti impressionati da quella cucina semplice ma al contempo originale. Il menù è fisso, ed è settimanale, ed a noi son capitati: un giro di antipasti di formaggi, salumi, verdure grigliate e non, bruschette TUTTO di produzione loro e biologica; un primo di rigatoni alla carbonara; un secondo di fagiano al mascarpone; insalata con peperoni e formaggio alle noci; crostata e caffè.
Un pranzo ricco, semplice e sublime.
La particolarità di questo agri ristoro è che è vincolato a servire i prodotti esclusivamente fabbricati in casa con il proprio bestiame; infatti affacciandovi dalla casupola avreste potuto vedere le squadre di oche di ogni tipo, fagiani, galline, pecore, caprette, una bellissima cinghialessa in-maialata di nome Alice (un incrocio tra un cinghiale ed un maiale) e una sfilza di piante appena nate che circondavano i recinti.
I formaggi sono eccellenti (prevalente di latte di pecora o capra, poichè non hanno mucche), i salumi altrettanto, e c'è una sola parola per descrivere questo posto: genuino.
La cuoca è una madre di due figlie che 4 giorni e mezzo su 7 fa l'avvocato, e dal venerdì sera alla domenica cucina nel suo agri ristoro; suo padre è il macellaio-formaggiaio-cameriere-tutto fare dell'agri ristoro. Purtroppo hanno aperto da un solo mese, e ciò spiega l'aspetto spartano e le prime impressioni completamente errate, ma stanno già evolvendosi: presto usciranno dal bozzolo. Probabilmente ci tornerò presto (spero)...sono questi i posti che vanno aiutati a crescere, perchè diciamocela tutta: in Italia la gente non sa più mangiare.



agri...ristoro Nonna Consiglia
Via le Macchiozze, 0 - Loc. I Terzi - Cerveteri (Rm)
aperti: venerdì a cena, sabato pranzo e cena, domenica a pranzo su prenotazione
cell. 320.2516307
e-mail: guerramonica2@gmail.com