giovedì 14 ottobre 2010

che fatica!!!

Al momento mi trovo costretta al letto, tiro su col naso ogni 5 secondi circa e la mia gola ha rivestito una delle sue pareti di carta vetrata, così tanto per allietare l'ambiente. In effetti il tempo fuori dalla finestra è il mio ideale: uggiose nuvole accarezzano il cielo ed in lontananza si sente odor di pioggia; dalla cucina sento ancora il lavandino metabolizzare l'acua insaponata delle ultime stoviglie e mi fa compagnia gorgogliando allegramente.
Sto maledicendo silenziosamente l'amico che giovedì sera mi ha fatto il dolce regalo di qualche microbo di raffreddore...lunedì glielo restituisco con tutta la squadra che ha fatto profiferare nel mio debole corpicino.

Intanto la prima settimana di corsi è finita, e la protesta dei ricercatori ancora aleggia nelle nostre aule ricche di cultura. Quest'anno è l'ultimo della laurea triennale, e per certi versi sono ogni giorno pervasa da questa strana euforia di vittoria, quando invece sono ancora all'inizio di tutto: ogni tanto mi fermo a prendere il respiro, mi guardo davanti e vedo ancora tutta una vita da vivere ricca di emozioni, esperienze e lotte da vincere; poi mi guardo indietro e mi rivedo a 5 anni quando un bambino mi traumatizzava tirandomi i capelli, a 10 quando la maestra mi disse all'esame delle elementari che nella vita non si procede solo con la simpatia, a 13 quando sul palco del liceo Montale diedi nuovamente vita a Rizzo di Grease, a 14 quando per la prima volta i miei genitori vennero richiamati il sabato mattina da una professoressa (di matematica per giunta), a 17 quando ebbi il mio primo ragazzo...una bestia, a 19 il primo giorno di università quando Ester mi chiese dove fosse l'aula 3, e due settimane fa quando entrando nel suo studio chiesi alla professoressa Cassisa di farmi da relatrice per la mia tesi di laurea...che fatica per arrivare sin qui...eppure ci sono, e devo continuare perchè c'è ancora tanto da scoprire.

Intanto continuo di tanto in tanto a rilassarmi in cucina e ad impastare energicamente; già ho tante richieste da parte dei miei compagni di corso, così mi darò da fare questo week end...sempre che risca ad alzarmi dal letto.
Questi muffins invece li ho preparati per la mammina più bella del mondo: la mia dolcissima Chiaretta e il suo vivacissimo Elia Santiago...il fagottino più sorridente sulla faccia della terra. Ho tentato di rendere questi pasticcini dolci come lui, ma è ovviamente impossibile.

Muffins Integrali alle Pere

Ingredienti (per 12 muffins circa):
- 250 gr di farina integrale 00
- 130 gr di zucchero di canna
- 90 gr burro fuso
- 1 uovo
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 vanillina
- 250 gr di latte intero
- 2 pere abate non troppo mature

Preparazione:
Come di consuetudine per i muffins in una ciotola mescolate tutti gli ingredienti secchi, in un'altra sbattete leggermente l'uovo con il latte e aggiungete il burro fuso tiepido (non troppo caldo altrimente cuocerebbe l'uovo).
Lavate ed asciugate le pere, togliete loro la buccia, tagliatele a spicchi e poi a cubetti, e mettele infine in un piatto finchè non serviranno (onde evitare di farle annerire potete cospargerle con qualche goccia di succo di limone).
Incorporate gli ingredienti liquidi in quelli secchi mescolandoli il minimo indispensabile (non preoccupatevi se l'impasto non è perfettamente liscio), aggiungete le pere e date un'ultima girata.
E' giunto il momento di riempire gli stampini dei muffins con poco impasto (mi raccomando non riempite troppo gli stampi altrimenti il muffin straborda e diventa friabile).
Infornate in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti e servite sia tiepidi che freddi.




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