domenica 14 febbraio 2016

Prima o poi questa ricetta ve la dovevo pur raccontare...

Ho temporeggiato, preso tempo, inventato scuse, raccontatovi altre ricette, ma niente...prima o poi sarebbe arrivato il giorno in cui vi avrei raccontato de LA ricetta. Forse in qualche post l'ho anche citata, ve ne avrò parlato di tanto in tanto, mi sarà scappata detta ed in pochi se ne saranno accorti ed ancora meno avranno approfondito l'argomento...ed eccoci qua.

Questa ricetta io me la ricordo da quando sono nata: entravo la domenica nell'androne del palazzo di mia nonna, che già si sentiva l'odore (lei abita al 4° piano per capirci), e due larghi sorrisi si palesavano sul viso dei miei genitori ed uno dei due diceva "l'ha fatto...sì, l'ha cucinato...". Ed io lo confesso (e l'ho sempre detto) non è tra le pietanze che preferisco del repertorio di nonna (io sono fan dei tortelloni ricotta e spinaci al ragù), però in quanto degna erede dell'arte culinaria di mia nonna prima o poi mi toccava prendere lezioni, perché a casa mia è un must, un gigante sacro, una divinità.

Ecco che un mese prima di Natale mi sono piantonata in casa di mia nonna a prendere lezioni, e il 24 dicembre ero in cucina a sfaccendare come una posseduta...senza grandi risultati. Volevo aspettare che mi riuscisse alla perfezione questo piatto, ma non ho sinceramente avuto tempi corti e poca materia prima quindi per ora è stato eseguito sole due volte: la prima supervisionata dalla mia maestra, capo nonna; la seconda da sola, e non è riuscito al massimo (mi dicono causa l'uso di una teglia sbagliata).

Oggi io vi tramando questo gioiello di famiglia, come segno di amore in questo San Valentino:

IL CONIGLIO IN PORCHETTA 
di Nonna Fenisia


NOTE (giusto per sapere a cosa state andando incontro):
1. Per il compimento di questa ricetta avrete bisogno di 3 giorni...assicuratevi di avere l'agenda libera;
2. L'ingrediente FONDAMENTALE per questa ricetta è il finocchietto selvatico (lo trovate nei baracchini di spezie al mercato, forse anche da NaturaSì ed in similari negozi bio), senza di esso questa ricetta non ha senso, state cucinando altro;
3. Le foto che troverete di seguito potrebbero ledere la vostra sensibilità.

Ingredienti:
- 1 coniglio piccolo;
- 5 patate;
- 1/2 cipolla;
- finocchietto selvatico come se piovesse;
- olio e.v.o.
- peperoncino, sale;
- salvia, rosmarino;
- filo di cotone.

Preparazione:

NOTA: Come acquistare il coniglio
Il mio consiglio è di prenotarlo prima, ed eccovi le istruzioni su come farvelo preparare: un coniglio medio-piccolo, giovane (è più morbido), NON disossato quindi con tutte le ossa ed il costato, che sia intaccato su tutta la spina dorsale e sulle cosce e con interiora a parte (vi servono, ma evitatevi scene del crimine in cucina e lasciatelo fare agli esperti).

Giorno 1: La lavanda
La sera del primo giorno verso le 18h lavate e sciacquate bene il coniglio  e le sue interiora in acqua fredda, cambiando l'acqua più volte. Lasciate in ammollo qualche ora.
Prima di coricarvi sciacquatelo nuovamente e rimettetelo in ammollo in acqua fredda tutta la notte.

Giorno 2: La stenditura e la farcitura
La mattina appena svegli prima di prendere il caffè (così sarete ancora ben storditi e non vi renderete bene conto di star lavando un cadavere di coniglio...scusate ma a me fa ancora impressione magari voi siete più coraggiosi), sciacquate abbondantemente un'ultima volta e lasciate ad asciugare su una gratella od appeso allo scolapiatti il povero animale per qualche ora, il tempo affinché sia ben asciutto.

Non sprecate questo tempo prezioso ed approfittatene per cuocere la farcia: In una padella saltate la cipolla tagliata a tocchetti piccoli con abbondante olio, due patate anch'esse tagliate a tocchetti piccoli, cui aggiungerete anche le interiora del coniglio tagliate a tocchetti. Insaporite con sale, rosmarino e finocchietto.

La Farcia
Riprendete il coniglio, massaggiatelo con olio in tutte le cavità comprese le intaccature eseguite dal macellaio, e con abbondante finocchietto. 


Coniglio insaporito

Cospargere di sale. Una volta freddatasi la farcia utilizzatela per riempire l'interno del coniglio, e cucite le aperture con del filo di cotone.

Riempire il coniglio
Cucire il coniglio




















Riponete il coniglio in una teglia ricoperta di carta forno e di nuovo conditelo con olio, finocchietto, peperoncino, salvia e rosmarino. Copritelo e lasciatelo insaporire una notte.

Giorno 3: La cottura
Infornate la teglia scoperta in forno preriscaldato a 200° e lasciate cuocere 30 min. Allo scadere del tempo tirate fuori il coniglio, giratelo su se stesso, e cospargetelo con le rimanenti patate che avrete precedentemente tagliato a bastoncino e lasciate in ammollo in acqua e sale per un'oretta, ben scolate ed asciugate. Insaporite con olio e finocchietto e col sugo che avrà tirato fuori il coniglio in cottura, e rimettete al forno per altri 30 min o fino a fine cottura. Quando il coniglio sarà pronto tiratelo fuori, se le patate sono cotte tirate via anche loro, viceversa lasciatele cuocere finché ce ne sarà bisogno anche da sole. Servite tiepido.






In questo giorno di San Valentino vi ho rivelato una delle ricette più importanti della mia vita...usatela con oculatezza, e con le persone giuste, ve ne prego. Che l'amore vi accompagni ogni giorno della vostra vita. E come sempre...Bon apetit!

0 ciliegine: