sabato 28 gennaio 2012

Una Suprème per un Supremo amico


Capitano in genere tutti assieme: festività, esami, compleanni, richieste affamate di amici e colleghi....e come dice De Andrè: "e se la gente lo sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita e ti piace lasciarti ascoltare".
Stessa cosa secondo me vale per la cucina, non trovate? Tu sei e sarai sempre l'amica cuoca, la donna dei dolci, la gentile vecchietta (quando sarò vecchietta...) che regala caramelle ai bambini al parco...e perchè rinunciare a tali nominativi quando sento che mi calzano del tutto a pennello, mi descrivono a pieno...
Ma tornando a noi l'evento è stato il compleanno di un caro, o per meglio dire Supremo come ho voluto lasciar intendere dal titolo del post, amico che ha compiuto la bellezza di 23 anni: fiorenti, creativi, ricchi, pieni di affetto. Per l'occasione come non rispondere al suo appello: " una, una sola, una unica, una succulenta e cioccolatosa, torta...". E allora famo sta torta:

Suprème Cioccolato e Mandorle

Ingredienti:
- 250 g cioccolato fondente
- 50 g mandorle tritate
- 100 g farina 00
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- 120 g burro
- 180 g zucchero
- 3 uova grosse
- 1/2 bicchierino di brandy
- 2 pizzichi di sale
per la glassa:
- 250 g cioccolato fondente 
- 50 g burro

Preparazione:
Preriscaldate il forno a 180°.

Lasciate sciogliere, ed in seguito raffreddare, il cioccolato fondente a bagnomaria. A parte preparate gli ingredienti secchi mescolando la farina, le mandorle tritate finemente, il lievito setacciato, ed il sale. A parte lavorate a crema burro (morbido a temperatura ambiente) e zucchero, cui, una volta pronto, andrete ad aggiungere uno per volta i tuorli delle uova. Andate ad aggiungere loro il cioccolato fuso ormai freddato ed amalgamate a dovere, seguito dal composto di farina e dal brandy. Montate a neve le chiare d'uovo rimaste assieme ad un altro pizzico di sale ed incorporteli all'impasto mescolando dal basso verso l'alto così da non smontarli.

Versate l'impasto in una tortiera con cerniera da 24 cm di diametro circa precedentemente imburrata ed infarinata. Infornate la torta per circa 40 min, e fate sempre la prova dello stecchino. 

Sfornate e lasciate freddare un'oretta su di una gratella.

A parte preparate la glassa lasciando sciogliere a bagno maria il cioccolato assieme al burro a malgamando continuamente con una spatola. Una volta sciolto il tutto, lasciate freddare un poco amalgamando sempre con la spatola, finchè la glassa non rimanga più densa di quando era calda; allora cominciate a versarla sulla torta aiutandovi a spalmarla uniformemente sulla sua superficie con la spatola.

NOTA: sarebbe stata ancora più buona se l'avessi farcita con una crema di cioccolato o con della nutella, o ancora meglio con una crema al mascarpone, ma non avendo molto tempo ho evitato. Voi però provateci e ditemi come vi è uscita!!!






domenica 22 gennaio 2012

'A Pizza...2!!!

Ciliegina è una bambina fortunata: ciliegina può studiare (diritto concesso a pochi effettivamente nel mondo), può giocare, può vivere serenamente la sua giovane vita, ma soprattutto ciliegina ha delle amiche. Le amiche di ciliegina sono davvero speciali. Pensate che quando la vostra ciliegia preferita è stata dichiarata dottoressa in matematica, queste amiche sono arrivate con uno scatolone enorme di cartone, ed anche pesante; quando ciliegina lo vide tra le sue braccia fu invasa da mille pensieri: "Oh santo cielo! Cosa sarà mai? Sarà un missile, sarà un principe azzurro in miniatura, sarà un enorme gatto roscio!!!". Aprendolo in tutta fretta e con grande foga, si ritrovò tra le piccole braccia due bottiglioni d'acqua da 1 litro e mezzo l'uno.
"Ciliegina cara, non ti fermare all'apparenza, guarda bene cosa c'è sul fondo della scatola!", disse una delle amiche. Allora togliendo prima una e poi l'altra bottiglia, scorsi sulla base di questa grande scatola un foglietto tutto colorato il quale recitava: "Se non si è capito, si parla di PIZZA!!!".

Tutta questa farsa per raccontarvi che sono talmente una ragazza fortunata da avere delle amiche che per la laurea mi hanno regalato un corso di cucina della durata di 2 giorni per fare la pizza alle scuole del Gambero Rosso...quale regalo più grande e più adatto? Ora che ho una tecnica per fare la pizza fatta in casa, le voglio condividere con voi.

Il corso è stato tenuto dal famoso chef Pino Arletto, il quale dopo una lezione di pura teoria su farine, lieviti, acque e sali, ci ha fatto provare a fare un impasto per la pizza che abbiamo lasciato a lievitare nella scuola una notte ed inseguito abbiamo steso e cotto il giorno dopo. Voglio condividere con voi tutto ciò che abbiamo imparato in queste due splendide lezioni.

I tipi di impasti sono due: indiretto e diretto. Il primo è quello che vi propongo in questo post, ed è quello che lievita un giorno intero in frigo e che più si adatta ai nostri stomaci in quando la percentuale di lievito minore e grazie ai tempi di lievitazione ha più tempo per fare gas da solo invece che farlo nei nostri stomaci. Il secondo è quello che si prepara la mattina per la sera stessa e varia in tipi di farina e quantità di lievito...magari ve ne parlerò in un altro post.

La Pizza di Pino Arletto
(Impasto INDIRETTO)

Ingredienti (1 teglia standard):
- 200 g farina 00
- 200 g farina manitoba
- 300 g acqua del rubinetto fredda
- 7 g lievito di birra secco
- 10 g sale fino
- 10 g olio e.v.o.
- semola di grano duro

Preparazione:

fase 1: Impasto

Mixare in una bowl i due tipi di farine. In un'altra ciotola contenente 200 g d'acqua versare i 7 g di lievito e con le dita mescolare fino a farlo parzialmente sciogliere.
Versare l'acqua con lievito nella bowl con le farine ed impastare tenendo una mano sulla bowl così da tenerla ferma e con l'altra mano poter lavorare l'impasto. Procedete in questa maniera finchè l'impasto non sia omogeneo.

A questo punto portare l'impasto su spianatoia e lavorare tenendo una mano sulla base della pasta e con l'altra manovrare come in figura senza strappare la suddetta pasta.


Acqua con lievito e farine
Impastare












Portare su spianatoia
Impastare senza strappare













La pasta come dev'essere una volta impastata
Impastare senza strappare











A questo punto, riportare la pasta nella bowl ed aggiungere il sale, che andrete a far assorbire dalla pasta tenendo sempre "una mano sulla bowl così da tenerla ferma e con l'altra mano poter lavorare l'impasto", ed una volta che la bowl è pulita riportare la pasta su spianatoria e far del tutto assorbire il sale e rendere la superficie della pasta liscia.


Versare il sale

La pasta è liscia
Dopo aver messo il sale

Riportare la pasta nella bowl ed aggiungere l'olio; lavorare la pasta fino al completo assorbimento dell'olio.

Aggiungere l'olio
Farlo assorbire dalla pasta












Fatto ciò, aggiungere gli ultimi 100 g d'acqua fredda, e NON VI SPAVENTATE!!! La pasta adesso si sfilaccerà tutta e più che pizza sembrerà una mozzarella in lavorazione; se insisterete nel lavorarla si sfarrà del tutto fino ad ottenere una pasta appiccicosa, e così dev'essere.

La pasta si sfilaccia

Aggiungere l'acqua

Impastare



La pasta è pronta per il frigo
La pasta è appiccicosa













Una volta che la pasta è come nella foto potete procedere nell'impellicolarla (non risparmiate in pellicola perchè se durante la lievitazione entra aria, è tutto da buttare) nella bowl in cui l'avete lavorata e lasciate riposare in frigo per 24h (ovviamente aprite il meno possibile il frigo durante la lievitazione).

fase 2: Togliere la pasta dalla bowl

Ebbene son passate 24h e la vostra pasta è raddoppiata (si spera): togliete la pellicola e straccate con le mani la pasta dai bordi della bowl come in figura; una volta del tutto staccata capovolgere la bowl e scaraventare la pasta sulla spianatoia, su cui avrete già sparso abbondante semola per non far appiccicare la pasta, senza confondere il sotto ed il sopra della pasta.

Capovolgere la bowl
Com'è la pasta una volta tolta dal frigo
Staccare con le mani la pasta dai bordi


A questo punto dobbiamo formare una specie di palletta, come si fà? C'è una tecnica apposita:
1. prendere con le dita i due lembi esterni della pasta;
2. praticare un giro di 180° cosi da intrecciarli;
3. ripetere l'operazione con gli altri due lembi rimasti flosci;
4. con le mani praticare una cresta sulla pasta così da chiudere le "cuciture";
5. portare delicatamente il nord della pasta verso il sud così da chiudere la palletta del tutto.
6: mettere la palla da un lato della spianatoia, cospargere di abbondante semola e coprire con un panno di cotone.

2. Giro di 180°
1. Prendere i due lembi esterni della pasta
2. Intrecciarli



4. Praticare la cresta


6. Palletta pronta
5. Portare delicatamente il nord verso sud


 Perchè la semola? Perchè non si brucia in cottura e dona un piacevole colore dorato alla pasta.

fase 3: Stesura della pasta

Dopo aver fatto riposare la pasta dai 10 ai 30 min (si deve afflosciare sulla spianatoia), riprendetela e cospargetela di altra semola. Cominciate a premere delicatamente con le ultime falangette delle dita dal centro verso i lati della pasta o viceversa, così da stenderla.

Premere con le ultime falangi delle dita
Le falangi giuste














NON TIRATE LA PASTA mi raccomando, altrimenti si ritirerà da sola e non riuscirete più a lavorarla. Se la state tirando ve ne accorgete perchè la pasta sembrerà rugosa.

fase 4: Integliamento

Una volta stesa e datagli una forma rettangolare apposta per la teglia, procedete nel seguente modo:
1. posate una mano sulla pasta a palmo rivolto verso il basso;
2. coprite con un lembo della pasta questa mano;
3. girate il palmo della mano verso l'alto e con l'altra mano (sempre a palmo rivolto verso l'alto), andate velocemente sotto il lembo di pasta opposto così da sostenerla;
4. portatevi con la pasta sopra la teglia e srotolate le mani verso l'esterno senza tirare la pasta;
5. adattate la pasta alla teglia sempre senza tirarla: con una mano tenete la pasta e con l'altra premete al bordo;

4. Srotolare le mani verso l'esterno

1. Posare una mano sulla pasta
2. Coprire la mano con un lembo di pasta
5. Aggiustare sulla teglia


5. Con una mano tenete la pasta e con l'altra premete al bordo














Tentate di non formare i cosiddetti "bordi a crostata", cioè non lasciate i bordi della pizza sul bordo della teglia, ma devono stare alla stessa altezza.

fase 5: In forno

Condite la pasta a piacimento (seguendo un paio di regole sulle note a fondo pagina), ed infornate sul fondo del forno preriscaldato alla massima temperatura (cottura sopra e sotto non ventilato) per 15 min girando la teglia a metà cottura. Il tempo di cottura dipende dai vostri forni quindi con l'esperienza imparerete a capire il vostro forno, ad esempio: gli ultimi 5 min di cottura devo sollevare la teglia sulla parte più alta del forno altrimenti non si cuoce sulla superficie ma solo sotto e mi viene mezza cotta.



CURIOSITA' e NOTE  a PIE' di PAGINA:

Parliamo di condimenti: in che ordine si mettono, quali ingredienti è meglio usare, etc...ed iniziamo inoltre dalla pizza che proverete tutti, la margherita. Come prima cosa NON usate la passata di pomodoro, bensì sono consigliati i pelati in scatola che andrete a frullare assieme a sale ed olio; fatto ciò aggiungete qualche foglia di basilico e lasciate riposare qualche ora così che il sugo si insaporisca a dovere; versate mestolate di sugo sulla pizza già integliata ed infornate (poichè è già condito il sugo, non necessitate di altro olio a crudo). Un minuto prima di servire tirate la pizza fuori dal forno e mettete tocchetti di mozzarella sulla sua superficie assieme a qualche foglia di basilico, reinfornate qualche minuto ed infine servite. La mozzarella consigliata? Non treccia, no fiordilatte, no bufala: consigliato il filone di mozzarella per pizza che si trova in qualche supermercato. Se volete usare proprio il fiordilatte, qualche ora prima tagliatelo a tocchi, strizzatelo con le mani e mettetelo a scolare in frigo con un peso sopra. Se non volete rinunciare neanche alla bufala, la dovete mettere a strisce a crudo una volta che la pizza è già cotta e non dovete re-infornarla.

Se mettete salsiccia o speck o qualsivoglia salume (ma anche le acciughe), non dovete aggiungere il sale dopo aver messo i salumi altrimenti viene troppo saporita la pizza; ad esempio per la pizza funghi e salsiccia mettete prima la mozzarella a tocchetti, poi i funghi champignon (pochi altrimenti fanno troppa acqua e la pizza fatica a cuocersi), il sale ed infine i tocchi di salsiccia (belli grossi perchè il salume si restinge in cottura).

Lo speck ed il prosciutto crudo si asciugano in cottura quindi vanno sempre protetti con sopra uno strato di mozzarella; viceversa sarebbe meglio metterli a crudo a mo' di crostino.

Le patate, almeno nei forni casalinghi non si cuoceranno mai del tutto, è quindi preferibile sbollentarle prima qualche minuto e poi tagliarle a fette molto sottili.

giovedì 5 gennaio 2012

Un primo dell'anno...SPUMEGGIANTE!!!

Non so se s'è inteso il mio tono alla Jim Carrey in The Mask nella sua dolce abitudine di esprimere la sua gioia e vitalità urlando a destra ed a manca "SPUMEGGAINTE!!!"...vabbè detto ciò, voi voglio oggi narrare del mio Capodanno 2012. Sì lo so sono banale: passano le feste ed io mi metto a raccontare solo di ciò che ho fatto/cucinato durante le feste; se tuttavia anche voi (forse in effetti qualcuno l'ha fatto) è stato a cucinare per un paio di giorni nell'occasione appunto di queste festività, è quasi impossibile non raccontare delle proprie prodezze...

Ebbene quest'anno il capodanno s'è fatto nella mia maison, e le opzioni erano due: fare ognuno qualcosa e portarla alla cena, o (come dubitare) fare una colletta e lasciare a me il piacevole onere della cucina. Ed ecco dunque che mi sono messa un paio di giorni ai fornelli per sfornare qualche pseudo prelibatezza. Ecco il menù:

Menù

Antipasti
Bruschette con stracchino e dadolata di peperoni in agrodolce
Bruschette con crema di tonno maionese e capperi
Tranci di pizza ripieni
Torta di erbette e feta

Primi
Pasta fredda ai pomodorini, mozzarella e basilico
Cous cous con caponata di verdure

Secondo
Verdure gratin al forno

Dolci
Torta cacao ed amaretti
Pandoro ripieno di crema al cioccolato con colata di cioccolato fuso e smarties

Gli antipasti sono molto semplici: prendete dell'ottimo pane di lariano, abbruscatelo poco prima di servirlo. Sulla prima metà spalmate fettine sottili di stracchino e versate una cucchiaiata di dadolata di peperoni. Come si fa la dadolata di peperoni? In una padella anti-aderente far sfrigolare a fuoco basso uno scalogno tritato in olio evo, aggiungete due peperoni tagliati a dadini, condite e lasciate rosolare con un paio di cucchiai di zucchero di canna grezzo (demerara). Far saltare e lasciar freddare.
Sulla seconda metà delle bruscette spalmate una crema semplicissima ottenuta frullando 3 cucchiai di maionese con una scatoletta di tonno e 4/5 capperi.


Per i tranci di pizza: comprate una teglia di pizza bianca, tagliatela in piccoli tranci e farcitela con varie cose. Io personalmente ho prediletto quattro ripieni: prosciutto e mozzarella, mortadella, frittata di zucchine e stracchino e rucola (stracchino e rucola era davvero sublime!!!).


Infine la torta di ebette e fetta: lessate vagamente delle cime di rapa (o della cicoria o altra erba di campo), e una volta scolate ripassatele in padella con aglio olio e peperoncino abbondante. A parte stendete una sfoglia di pasta briseè, mettetela su uno stampo, bucatene la base con i rebbi di una forchetta ed andate ad infornare a 180° per 10 min coperta da carta forno e legumi secchi. Una volta sfornata farcite con la verdura ripassata e ricoprite di tocchetti di feta fresca. Infornate per latri 10/15 min e lasciate freddare prima di servire.


Anche le paste erano davvero banali: per la prima (pasta fredda ai pomodorini, mozzarella e basilico) lessate nel tempo di cottura 1 kg di pennette (eravamo in 15 quindi 1 kg ci serviva tutto), appena scolate le andrete a versate in una ciotola capiente, le condirete con abbondante olio evo ed andrete subito a condire con basilico e mozzarella. Una volta freddata un po' andrete anche ad aggiungere pachino spaccati e lasciate riposare coperta fino al servizio.






Per il cous cous preparate un'abbondante caponata: in una pentola far soffriggere un paio di scalogni a fette in olio evo, aggiungete patate, melanzane, zucchine e peperoni a tocchi e lasciate cuocere coperti una decina di minuti; condite con sale, curry e paprika forte e lasciate saltare scoperti un'altra decina di minuti. A parte preparate il cous cous (seguite le istruzioni sulla scatola) ed infine unite cous cous e caponata quando sono ancora caldi, aggiungete abbondanti foglie di basilico e lasciate riposare coperto.




Verdure gratin al forno: tagliate a listarelle zucchine e peperoni, ed a fette sottili patate e cipolle bianche. Posate su una teglia ricoperta di carta forno, condire con olio e sale grosso e pan grattato abbondante (se volete anche un pizzico di peperoncino). Infornate in forno già caldo intorno ai 200° e lasciate cuocere 15 min. Gli ultimi 5/10 min accendete anche il grill e lasciate sfrigolare girando le verduere di tanto in tanto. Servite tiepide.



Adesso il pezzo forte:
Torta Cacao ed Amaretti

Ingredienti:
- 125 g amaretti
- 3 uova
- 100 g farina 00
- 100 g zucchero a velo
- 100 g burro
- 2 cucchiai cacao amaro
- 1 pizzico di sale

Preparazione:
Una volta portato a temperatura ambiente il burro, lavorarlo a crema con lo zucchero a velo, ed aggiungete i tuorli della uova. Aggiungete, una volta amalgamato il composto, lo zucchero a velo, il cacao e la farina setacciata col lievito. Aggiungete anche gli amaretti ben sbriciolati e di nuovo rendete il composto omogeneo. Adesso si montino a neve ben ferma con un pizzico di sale gli albumi delle uova ed aggiungerle al composto mescolando dal basso verso l'alto per non smontarle.

Imburrate ed infarinate uno stampo da circa 22 cm di diametro e versate al suo interno il composto, livellate col dorso di un cucchiaio ed infornate a 180° per 30 min. Sfornate e lasciate freddare. Decorate con cacao e scaglie di cioccolata.

Infine per il pandoro agite nella seguente maniera: scartate un pandoro, tagliatelo in orizzontale in 4 parti e farcite con una crema pasticcera al cioccolato (che trovate qui); ricomponete il pandoro sfalzando le stelle. Sciogliete altro cioccolato con qualche goccia di latte ed ancora caldo andatelo a versate dalla cima del pandoro fino alla fine. Decorate con smarties.

  

Chiedo venia per le foto: non capisco che raptus sia capitato alle mie mani quella notte per creare questi obrobri...vi assicuro che non ero ubriaca...Comunque alla fine è stat davvero una piacevole serata: tranquilla, divertente, musicata, e con arrabbiature da giochi da tavola...ed ovviamente le immancabili stelline di capodanno ;D
Buon anno a tutti quanti!!!